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Serie A, fatti e personaggi della 9ª giornata

Serie A, fatti e personaggi della 9ª giornata

Redazione

24 ottobre 2016

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Fuga rientrata: la Juventus, con il secondo ko subito a San Siro torna a una sola partita di margine dalle inseguitrici, passando da cinque a due punti di vantaggio su un Milan che con la sua linea verde (gran gol di Locatelli, grande parata in extremis di Donnarumma) sta andando oltre le più rosee aspettative e su una Roma, ancora una volta in versione-macchina da gol (ventitré gol segnati finora: nei cinque campionati maggiori d’Europa hanno fatto meglio solo Barcellona e Monaco) e con un Dzeko che ha già eguagliato i gol totali dello scorso campionato. Madama torna da Milano con la tripla rabbia della sconfitta, del gol annullato a Pjanic e dell'infortunio a Dybala: un sabato sera da dimenticare e archiviare. Il Milan al contrario era atteso dalla prova del nove e ha brillantemente superato il test: Montella aveva ottenuto qualche punto fortunoso fino a questo momento, ma con la prestigiosa vittoria sulla Juventus dimostra di meritare la classifica di vertice, che a inizio campionato in pochi avevano previsto. Torna a vincere anche il Napoli, dopo tre sconfitte consecutive tra campionato e Champions: la squadra di Sarri si gode i tre punti conquistati allo Scida, che finalmente ha ospitato una partita di Serie A (di Callejon il primo gol in massima serie di questo stadio), ma deve ancora fare i conti con un Gabbiadini sotto pressione e cacciato dopo mezz’ora per un fallo di reazione. Contro l'Empoli, il tecnico dovrà inventare nuove soluzioni d'attacco. Il ko a Bergamo affossa l’Inter, quattordicesima in classifica e tre volte battuta nelle ultime tre uscite di campionato. De Boer ha le ore contate e forse il turno infrasettimanale potrebbe essere la sua unica carta da giocare, dal momento che cambiare tecnico a 48 ore da un nuovo match non rappresenta di certo il massimo della programmazione. Al Meazza, mercoledì sera arriverà un Torino in grande forma e reduce dalla partita più bella della domenica: il 2-2 contro la Lazio lascia tutti scontenti, ma è anche il giusto risultato per due compagini meritatamente al quinto posto (per entrambe sei partite di fila senza sconfitte). L’Atalanta, archiviate le difficoltà delle prime giornate, si sta godendo il ruolo di ammazza-grandi e Gasperini ha ottenuto contro la sua ex Inter il quarto risultato utile consecutivo. Gli ultimi tre incontri in particolare segnalano lo stato di forma della squadra, capace di raccogliere sette punti tra Napoli, Fiorentina ed Inter. Gol (Muriel e Rigoni), autogol (Izzo), traverse (Silvestre e Muriel), un gol annullato (Pandev), un rigore parato (Perin su Quagliarella) e persino un guasto alla goal-line technology: nel derby di Genova, che ha visto la Samp tornare ad un successo che mancava addirittura dalla seconda giornata, è successo di tutto. Giampaolo non si giocava il posto, ma di certo un'ulteriore sconfitta avrebbe aperto molte crepe sul suo futuro, anche perché la sua squadra è attesa ora dal difficile trittico Juventus-Inter-Fiorentina. Al di là della bruciante sconfitta, il Genoa non esce ridimensionato dalla partita di sabato: le compagini hanno giocato alla pari e poi c'è la buona notizia che Pavoletti sta rientrando definitivamente (già nel derby ha messo i brividi alla retroguardia blucerchiata). In coda, si segnala ancora il mal di gol dell’Empoli: la formazione di Martusciello non va a segno per la sesta gara consecutiva e finora ha siglato la miseria di due reti in nove giornate, per altro tutte e due nella stessa partita, quella vinta contro il Crotone. Lo stesso Crotone che, nemmeno ora che ha ritrovato il suo stadio, ha potuto festeggiare la prima vittoria in A. Certo, davanti c'era il Napoli. Rimane comunque una classifica preoccupante, che va ben oltre lo scotto da pagare dell'esordio nella massima serie. Gli uomini della giornata sono di certo Locatelli per l’eurogol rifilato alla Juventus (a proposito: due gol nei primi due tiri nello specchio in Serie A per il giovane rossonero); Kalinic e Bernardeschi, tripletta il primo, doppietta il secondo, autori della pioggia di reti caduta su Cagliari (primo stop interno per Rastelli); Muriel, per essere rinato proprio nella delicata sfida contro il Genoa: Thereau per aver segnato la doppietta al Pescara che ha consegnato la prima vittoria a Delneri sulla panchina dell’Udinese; Verdi per la punizione-capolavoro segnata al Sassuolo. Meritano una menzione tra le storie belle di giornata anche Eusebio e Federico Di Francesco: per la prima volta nella storia della Serie A si sono affrontati padre e figlio (martedì ci sarà il bis in Brescia-Vicenza di Serie B, dove si affronteranno Bisoli padre e figlio). Tra i “flop”, inseriamo Izzo per l’autogol decisivo contro la Samp, anche se arrivato su uno sfortunato rimpallo più che per delle colpe reali; Gabbiadini per il rosso ottenuto a Crotone; il portiere palermitano Posavec, disastroso nel posticipo dell’Olimpico; la difesa ballerina del Cagliari, che non è riuscita a reggere l'urto di una ritrovata Fiorentina; tutta l’Inter di Frank de Boer, ripiombata nella sua crisi dopo l’illusoria vittoria di Coppa sul Southampton. Giovanni Del Bianco

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