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Serie A, fatti e personaggi della 5ª giornata

Serie A, fatti e personaggi della 5ª giornata

Redazione

22.09.2016 ( Aggiornata il 22.09.2016 11:42 )

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La Juventus dà quattro schiaffi alle polemiche dopo il pari interno con il Siviglia e il ko di San Siro e si riprende il primato pochi giorni dopo averlo perso. Complice un Cagliari rimasto a guardare, la squadra di Allegri ha fatto incetta di reti, godendosi dei marcatori inediti, come Rugani e Dani Alves, al primo centro in bianconero, e in parte Lemina (è in realtà autorete di Ceppitelli). Oltre all’immancabile Higuain, ovviamente. Quattro reti, quattro marcatori diversi, che mandano in secondo piano la scarsa vena realizzata di Dybala in questo inizio di stagione. Scorpacciata di marcature anche per la Roma, con Totti ad illuminare ancora il prato dell’Olimpico, Salah ed El Shaarawy a fornire gol e assist, Dzeko a realizzare la sua prima doppietta di questo campionato. Formazione enigmatica, quella giallorossa. In casa, una macchina da guerra: quattro gol all’Udinese, tre alla Sampdoria, quattro al Crotone. Fuori casa, un’utilitaria: un pari e una sconfitta. Risalgono le milanesi: entrambe vittoriose nel week end, hanno ottenuto un successo anche in questo turno di metà settimana, portandosi a dieci punti l’Inter, a nove il Milan. Dalla depressione all’euforia, grazie alle reti di Mauro Icardi e Carlos Bacca, sempre più decisivi nelle sorti dei loro club. L’argentino, dopo la doppietta di Empoli, è ora in testa alla classifica marcatori con sei gol; il colombiano segue con cinque, in compagnia del napoletano Callejon, rimasto a secco nello 0-0 di Genoa-Pescara. Curioso che il Napoli stia vincendo solo quando lo spagnolo va a segno: non era andato in gol nel 2-2 di Pescara, mentre aveva regolarmente timbrato nei successi contro Milan, Palermo e Bologna. Perde la leadership, Maurizio Sarri, ma il pareggio esterno contro il coriaceo Genoa di Ivan Juric è un punto tutto sommato buono. Resta la consolazione di essere l’unico team ancora imbattuto del campionato. Nei quartieri nobili della graduatoria, c’è anche il Chievo, a dieci punti come Roma e Inter. Come l’anno scorso dopo, dopo 450’ di gioco. Nei veneti, stanno mancando gli attaccanti (zero gol finora), ma a Maran strabastano i gol dei Cacciatore e dei Gamberini, dei Castro e dei Birsa. Il terzo posto è il giusto premio per una squadra che gioca ormai in piena sintonia e che non ha compiuto febbrili stravolgimenti in sede di mercato. In questa quinta giornata, spicca il gol di Simone Verdi: l’attaccante del Bologna, che sta finalmente spiccando il volo, ha segnato alla Samp una rete di rara bellezza, sbloccando nel finale di tempo l’anticipo delle 18.30. Un gol che assieme a quello di Destro a inizio ripresa ha permesso ai felsinei, impeccabili tra le mura amiche, di avere ragione su una Sampdoria al terzo stop consecutivo, il primo veramente meritato. Menzione finale per il Torino: l’undici piemontese ha ottenuto un punto a Pescara nonostante l’inferiorità numerica, che ha visto la formazione di Mihajlovic giocare prima in dieci (rosso per Acquah) e poi in nove (rosso per Vives). Non è ancora il vero Toro, sostiene il tecnico, ma sicuramente si vede già il carattere tipico della tradizione granata, unica compagine della colonna di destra ad avere la differenza reti in attivo. Giovanni Del Bianco

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