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Serie A, promossi e bocciati della 37ª giornata

Serie A, promossi e bocciati della 37ª giornata

Redazione

09.05.2016 ( Aggiornata il 09.05.2016 09:00 )

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PROMOSSI LUCA TONI Si congeda con un gol e un palo, il vecchio bomber. Sblocca il posticipo contro la Juventus trafiggendo Neto con un cucchiaio dagli undici metri. Un modo speciale di chiudere la carriera. Merita la standing ovation del Bentegodi e il giro di campo finale. GONZALO HIGUAIN Ormai non ci sono più parole. Va a segno ancora una volta (è a 33, raggiunto Angelillo; mancano due centri al record di Nordahl) e si conferma il trascinatore del Napoli. Colpisce anche il palo dalla distanza. Il Napoli è a un passo dal secondo posto in classifica. MAREK HAMSIK Che segni Higuain o che lo faccia Callejon, la costante è una sola: il passaggio vincente è opera dello slovacco, espressosi a livelli altissimi anche a Torino. JESUS JOAQUIN SUSO Doppietta d’autore per lo spagnolo, che a Genova sta facendo vedere ciò che non gli è stato possibile mostrare a Milano: bello in particolare il colpo a giro valido per lo 0-2. Dopo due anni e mezzo, il capoluogo ligure torna ad essere rossoblù. LEONARDO PAVOLETTI Due derby e tre gol. Non male lo score dell’attaccante genoano in merito alla stracittadina genovese. Dopo neanche tre minuti di gioco sfrutta un cross di Ansaldi e sblocca la partita. Suoi i tocchi decisivi per Suso in occasione delle altre due marcature. Pensaci, Conte. TOMAS RINCON Il genoano è una furia e va a nozze con il ritmo compassato della Sampdoria, ancora una volta svogliata e pigra. Il centrale venezuelano, assieme a Rigoni e Dzemaili, domina la linea mediana prevalendo sul trio Soriano-Fernando-Palombo. Lavora tanti palloni e fa ripartire l'azione. MIRALEM PJANIC Segna e fa segnare. Da una sua pennellata nasce il gol di Rüdiger nel primo tempo; nella ripresa, segna capitalizzando l’assist di Totti e toccando quota dieci reti. IVAN PERISIC Altro uomo di giornata a firmare un gol e un assist è il centrocampista croato dell’Inter, determinante nel successo di sabato contro l’Empoli. Il Mancio blinda il quarto posto. FEDERICO MARCHETTI Il portiere della Lazio neutralizza due calci di rigore, aiutando la Lazio a tornare dall’Emilia con tre punti. Una prestazione che lo rilancia anche in chiave-nazionale. ANTONIO CANDREVA Arriva a quota dieci reti in campionato, toccando la doppia cifra per il terzo anno consecutivo. MATTEO POLITANO Entra al posto di Sansone e segna un gol pesantissimo: permette infatti al Sassuolo di contro-sorpassare il Milan al sesto posto e condanna il Frosinone alla Serie B. MANUEL PASQUAL e GIANPAOLO BELLINI Due bandiere si congedano dal proprio pubblico. Il primo lascia Firenze e la Fiorentina dopo undici stagioni nelle quali è approdato anche in nazionale. Il secondo lascia invece Bergamo e l’Atalanta dopo ben diciotto campionati: lo fa trasformando il calcio di rigore dell’1-1 contro l’Udinese, gentilmente offertogli dal rigorista ufficiale Diamanti. FROSINONE L'undici di Stellone retrocede in Serie B, ma meritano un applauso la dignità della squadra e la serenità con cui il pubblico ha accettato il verdetto del campo. BOCCIATI JERRY MBAKOGU Il gol segnato nel finale non basta a riscattare la domenica orribile sua e del Carpi. Due rigori sbagliati nella stessa partita, proprio nel match che riporta la sua squadra in zona retrocessione con soli 90’ da giocare. AMADOU DIAWARA Si fa cacciare dal terreno di gioco dopo soli dodici minuti e per somma di cartellini gialli. Il giovanissimo guineiano, spesso tra i migliori del Bologna, questa volta complica la partita ai suoi e infonde coraggio al Milan. ROBERTO SORIANO Nel derby d’andata era stato decisivo con una doppietta, in quello di ritorno è un fantasma e le poche volte che entra nelle sortite d’attacco della Samp sbaglia tocchi anche facili. VINCENZO MONTELLA La sua Sampdoria si salva grazie alle buone notizie provenienti dagli altri campi, non certo grazie alle “prodezze” dei propri interpreti. La stagione per i blucerchiati è stata faticosa e piena di affanni, il disastro del derby rientra persino nella logica di un’annata da dimenticare al più presto. NIKOLA KALINIC Tanto letale nel girone d’andata, quanto incerto in quello di ritorno. Contro il Palermo si divora due occasioni da gol, ma alla fine sono errori non così gravi: per la Fiorentina lo 0-0 era sufficiente ad accedere alla prossima Europa League. ALEX SANDRO Il terzino bianconero provoca il rigore con cui Toni sblocca l’incontro e nel finale si fa espellere dall’arbitro Maresca. Serata storta per la Juve, k.o. dopo sei mesi. Giovanni Del Bianco

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