Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Leicester, Ranieri ha aperto la porta del sogno

Leicester, Ranieri ha aperto la porta del sogno

Redazione

03.05.2016 ( Aggiornata il 03.05.2016 16:11 )

  • Link copiato

Provateci. Provateci fino in fondo e credeteci sempre. In tutti i campi della vita”. Il lascito di Claudio Ranieri è, paradossalmente, più grande dell’impresa che ha portato a termine alle 23 di lunedì 2 maggio, quando il fischietto dell’arbitro Clattenburg è entrato in funzione. Un gol di Eden (Hazard), mai anonimo come in questa stagione, ha spedito in paradiso il Sor che s’è fatto Sir: partoritela voi una simile sceneggiatura. Al momento della firma (luglio 2015) ha immediatamente aperto la porta del sogno pur essendo sprovvisto del passepartout, correggendo i difetti della realtà che per voce dei tifosi si presentava tutt’altro che benevola. “Negli ultimi tempi non ha fatto niente”, “Qualcuno sa quando uscirà il calendario di Championship del prossimo anno?” e via dicendo. E invece ha divorato squadre ben più blasonate sin dalle prime giornate come, a loro tempo, fecero in Italia il Cagliari di Riva, il Verona di Bagnoli o la Samp di Boskov e in Inghilterra il Nottingham di Clough. Più recenti le storie del Kaiserslautern di Otto Rehhagel – suo anche il titolo europeo del 2004 alla guida della Nazionale greca -, del Wolfsburg di Dzeko, Zaccardo e Barzagli o del Montpellier di Giroud. Il merito di Claudio Ranieri è anche quello di aver sottoposto all’attenzione del grande pubblico storie irreali, quella di Vardy e del suo passaggio dalla fabbrica all’area di rigore o quella di Mahrez, portato a Leicester dalla seconda serie francese per due spicci (cercato nel 2014 anche dal Torino) e diventato un prezioso brillante da custodire in cassaforte. Già dimenticata la sua unica presenza al Mondiale brasiliano. Contro il Belgio Riyad era in campo, ma i nostri occhi erano solo per Hazard, proprio il ragazzo che ieri ha fatto saltare dalla sedia "il vecchietto". E, nella cronaca, anche la curiosità. La ventata di sorpresa è stata tale che le casacche del capitano Morgan o del portiere Schmeichel vivranno, per volere di Ranieri, accanto a quella che Pelé indossò durante il celebre film ‘Fuga per la vittoria’. Succede a Castellabate, comune del Salernitano, che ospita il Museo del Calcio ‘Andrea Fortunato’.

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi