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Il trofeo Armando Picchi del 1971

Il trofeo Armando Picchi del 1971

Redazione

20.01.2016 ( Aggiornata il 20.01.2016 08:19 )

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Cosa aggiungere all’inserto di Carlo F. Chiesa sul campionato 1970-71, attualmente in edicola con il Guerino? Il trofeo Armando Picchi, organizzato da Federcalcio e Lega alla memoria del libero della Grande Inter e tecnico - emergente - della Juventus, scomparso nel maggio 1971. Venne disputato dal 19 al 26 giugno con la formula del girone all’italiana con partite di sola andata e finale in gara unica, giocata nella Capitale tra le prime due classificate. Parteciparono al torneo i nerazzurri, la Vecchia Signora, Cagliari e Roma. L’ultimo atto mise di fronte i giallorossi e la Beneamata, con le altre mai vittoriose. Furono i capitolini a sollevare il trofeo, grazie alla rete di Renato Cappellini, prodotto del vivaio dell’Inter nella stagione che regalo’ ad Angelo Moratti la prima Coppa dei Campioni. Nell’annata seguente andò in prestito al Genoa per poi rientrare ad Appiano Gentile. Fino al 1968, quando vestì la maglia del Varese. Accolto da Armando Picchi, trasferitosi nella "Città Giardino" dodici mesi prima a causa dei contrasti con Helenio Herrera. Trovo’ il vecchio capitano nella doppia veste di allenatore-giocatore, pronto a disputare l’ultima stagione agonistica. E il Mago? Nella stagione successiva al trionfo europeo della Nazionale lasciò l’Inter per trasferirsi alla Roma, regalandole la seconda Coppa Italia. Ma il secondo campionato sulla panchina giallorossa fu deludente, anche a causa delle cessioni di Fabio Capello, Luciano Spinosi e Fausto Landini che provocarono pesanti contestazioni della tifoseria. "HH" venne sostituito dopo la sestultima giornata dal tecnico della Primavera Luciano Tessari, portiere giallorosso negli anni Cinquanta ed ex allenatore delle giovanili del Milan (sotto la sua guida il Milan ha conquistato l’unico campionato Primavera). Futuro braccio destro di Nils Liedholm dal 1979, quando accettò la proposta di Dino Viola (fu proprio Tessari a convincerlo). E dieci anni prima del ritorno a Roma fu proprio il Barone ad ereditare la panchina del Varese da Armando Picchi. Riportando il club lombardo nella massima serie. Fu quello il punto di svolta della carriera da tecnico. E allora era destino che il trofeo Picchi venne vinto proprio dai giallorossi. Disputato solo in quella edizione, causa sovrapposizione di date con la finale di Coppa Italia. Originariamente il torneo prevedeva la partecipazione delle prime due classificate in campionato e le prime due della coppa nazionale. Antonio Capotosto

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