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Spalletti-Roma, minestra da riscaldare bene

Spalletti-Roma, minestra da riscaldare bene

Redazione

13.01.2016 ( Aggiornata il 13.01.2016 10:56 )

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Al di là del valore di Luciano Spalletti, è incredibile che venga esonerato Rudi Garcia e che invece rimangano al loro posto i preparatori atletici, Norman e Lippie, che gli sono stati imposti da Pallotta. Ma è proprio ciò che sta succedendo: si vede che in questa stagione la Roma ha sempre finito le partite in crescendo, le apparenze ingannano. Spalletti ha firmato fino al 2017 dopo l'incontro a Miami con il presidente giallorosso, l'amministratore delegato Zanzi e il direttore generale Baldissoni (convitato di pietra Sabatini, che avrebbe proseguito con Garcia ed in ogni caso non avrebbe scelto Spalletti ma un traghettatore vero e proprio), consapevole del fatto che in Italia per motivi diversi le strade di altri grandi club erano sbarrate e tali sarebbero rimaste. Nessuna promessa mirabolante a parte americana, anche perché Spalletti non era la prima scelta di Pallotta (impossibile per evidenti motivi Ancelotti, la sua idea a inizio stagione era di aspettare l'indeciso Conte) e soprattutto non dirige un allenamento dal marzo di due anni fa, cioè dall'esonero da parte dello Zenit. Di solito le minestre riscaldate nello sport non funzionano, la statistica parla chiaro, ma anche restringendo il discorso agli allenatori di calcio si possono trovare alcuni esempi di segno positivo senza andare nella preistoria: Heynckes al Bayern Monaco (Champions League vinta nel 2013, a oltre vent'anni dalla sua prima esperienza in panchina nel club), Capello al Real Madrid (con una Liga vinta a 10 anni di distanza dalla prima), Lippi alla Juventus (due scudetti e una finale di Champions nella sua seconda vita bianconera), Mourinho al Chelsea (una Premier League prima dell'esonero di questa stagione), lo stesso Mancini che in un'Inter che deve far tornare i conti è andato oltre le aspettative. Inoltre Spalletti in quelle quattro stagioni e rotti in cui ha guidato la Roma ha fatto molto bene ma non è andato oltre la conquista di due Coppa Italia, quindi la 'fame' dovrebbe essere rimasta. E una rosa di livello ottimo (a inizio anno avevamo scritto 'da scudetto', ma se capissimo di calcio scommetteremmo sulle partite invece di scriverne) dovrebbe aiutarlo. E quindi? Garcia non è stato più il miglior Garcia dopo la partita con la Juventus dello scorso campionato e soprattutto dopo l'esonero annunciato già da mesi, ma questo non toglie che fino al derby anche una Roma atleticamente mal messa fosse pienamente in corsa per il titolo, al di là di una Champions onorata qualificandosi per gli ottavi e di un certo stile che l'allenatore francese ha mantenuto fino alla fine. Insomma, l'esonero sarebbe stato soltanto una questione di tempo e non si poteva continuare a giocare in un Olimpico deserto (anche se la contestazione silenziosa è soprattutto contro la società) per mesi. Spalletti ha un carattere molto particolare, del genere 'Abbiamo vinto, hanno perso', che non sempre entusiasma i giocatori più forti e, a dirla tutta, nemmeno chi lo deve ingaggiare (esempio facile: più volte contattato da Galliani, più volte accantonato da Berlusconi). Ma nell'ambiente giallorosso ha lasciato grandi ricordi, come dimostrano le prime reazioni dei tifosi, anche se nell'immediato i ricordi non basteranno a far girare la squadra al massimo per più di 45 minuti. Le minestre si possono comunque riscaldare anche bene, quindi con il senno di oggi si tratta della miglior scelta possibile. Twitter @StefanoOlivari

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