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La nazionale inglese che fallisce per colpa del Boxing Day

Redazione

29.12.2015 ( Aggiornata il 29.12.2015 10:46 )

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L'ultima trincea di chi difende le vacanze natalizie dei calciatori italiani, inferiori come giorni a quelle dei deputati ma sbagliate come periodo, è che l'Inghilterra sia andata incontro a ripetuti fallimenti nelle grandi competizioni per nazionali proprio a causa della mancata pausa nel periodo più freddo dell'anno. Traduzione: più stress, più infortuni, minore possibilità di curare la preparazione atletica per il rush di fine stagione. E pazienza se all'ultimo Mondiale le nazionali di Prandelli e Hodgson sono tornare a casa dopo il primo turno... Anche nel 2010 l'Italia di Lippi uscì al primo turno, mentre l'Inghilterra di Capello arrivò almeno agli ottavi perdendo con la Germania nella partita del gol-non gol di Lampard. Nel 2006 Lippi fu invece campione del mondo, mentre la squadra di Eriksson arrivò ai quarti perdendo ai rigori dal Portogallo. Situazione di nuovo invertita nel 2002: Trapattoni fuori negli ottavi con la Corea del Sud, Eriksson nei quarti con il Brasile di Ronaldo, poi campione del mondo. Insomma, con il senno di poi si può dimostrare qualsiasi tesi ma certo è che quello dell'Italia che nei grandi appuntamenti fa sempre più strada dell'Inghilterra è un falso mito: il fatto che in mille trasmissioni televisive gli 'esperti' ripetano questo concetto a mo' di kyrie eleison non lo rende più vero. Fra Coppa di Lega ed FA Cup, è invece vero che in media un nazionale inglese che giochi in Inghilterra ha più partite sul suo contachilometri del suo collega italiano, ma stiamo parlando di quattro o cinque. Ma torniamo all'Italia, dove quest'anno nemmeno c'è stata la solita discussione esterofila, nonostante i buonissimi risultati di pubblico della serie B il 27 dicembre. Anche dando per scontato che queste due settimane (in realtà una, considerando gli allenamenti) di riposo servano, non si capisce perché non possano essere spostate a metà gennaio quando le temperature medie sono più basse che a fine dicembre. La certezza è che gran parte degli addetti ai lavori, non solo la vituperata Associazione Calciatori, sia interessata a farsi le vacanze nei periodi in cui tutti sono in vacanza, invece che andare verso il proprio pubblico quando questo pubblico ha più tempo libero per vedere calcio dal vivo, magari andando anche in trasferta. Non si vendano però i propri alberghi già prenotati come un grande favore fatto a Conte. Twitter @StefanoOlivari

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