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Cannonieri cadetti / Stefan Schwoch

Cannonieri cadetti / Stefan Schwoch

Redazione

28.11.2015 ( Aggiornata il 28.11.2015 08:59 )

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Un bomber vero, che avrebbe meritato di più per la sua capacità realizzativa. Stefan Schwoch nasce a Bolzano il 19 ottobre 1969. Il cognome è dovuto alle origini polacche di papà Gianfranco. Il suo primo assaggio di calcio vero avviene nel suo Trentino con le maglie di Passirio Merano e Benacense Riva. Ha già segnato qualche rete quando nel 1989 viene acquistato dalla SPAL in C2, ma viene subito rispedito in Interregionale al Crevalcore. Quello che poteva rappresentare il prosieguo di una carriera senza acuti, si rivela invece il primo passo importante. Diciamolo, di un percorso agonistico lento. Ma costante. La mossa decisiva sta nel suo spostamento dalla fascia al centro: a Crevalcore comincia a segnare, ben 30 reti in un biennio. Sale di un gradino a Pavia, si conferma a Livorno ed arriva l’exploit di Ravenna: con 21 gol trascina il club alla promozione in B e così, a 27 anni, debutta in cadetteria contribuendo poi alla salvezza. Schwoch diventa uno degli attaccanti più ambiti della categoria e se lo accaparra Zamparini per il suo Venezia. Altre 17 segnature e, con il traguardo dei 30 anni a vista, finalmente arriva la Serie A. Fa in tempo a realizzare due gol, prima di lasciare definitivamente il primo piano del calcio italiano a gennaio 1999. Destinazione Napoli. Nel secondo torneo in maglia azzurra lascia il segno 22 volte, conquistando di nuovo la promozione. Ma i partenopei, evidentemente non fidandosi, lo liquidano per cederlo al Torino sempre in B. L’annata granata fa da preambolo all’ultima fermata: Vicenza. Schwoch invecchia bene, alla sua maniera, segnando sempre. Si ritira al termine del campionato 2007-08 a 38 anni suonati, mancando di sole 8 reti il record di tutti i tempi della Serie B appartenente a Giovanni Costanzo. La cifra totale di 260 marcature nell’arco della parabola agonistica, sebbene imponente, non rende giustizia ad uno dei più corretti e concreti attaccanti italiani dell’ultimo ventennio. Da cinque anni è il D.S. del Vicenza. Fabio Ornano

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