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Serie A, promossi e bocciati dell’11ª giornata

Redazione

02.11.2015 ( Aggiornata il 02.11.2015 01:34 )

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PROMOSSI MATI FERNANDEZ I viola ritrovano la vetta della classifica con un’affermazione netta sul Frosinone. Sugli scudi il cileno, perennemente nel vivo dell’azione. Mette i brividi su diversi calci piazzati, serve l’assist a Rebic e Gonzalo Rodriguez (bellissimo gol di tacco) e si procura il calcio di rigore. KHOUMA EL BABACAR Il senegalese trova il quarto gol di questo campionato e quando parte titolare raramente delude. Contro il Frosinone, realizza con un cucchiaio dal dischetto. SAMIR HANDANOVIC Ancora una volta dietro alle vittorie dell’Inter si cela una grande performance del portiere sloveno. Nel big match contro la Roma para di tutto dicendo di no a Dzeko, Maicon, Florenzi e Salah. MARCELO BROZOVIC Stravince il duello con Pjanic e si fa valere nelle due fasi di gioco, ripetendo il bel match di Bologna. Mancini ha un elemento di valore in più. JUAN CUADRADO Risolve il derby della Mole propiziando il gol di Pogba e segnando in pieno recupero il gol-partita. Il colombiano permette alla Juventus di ritrovare un po’ di serenità in vista dell’impegno di Champions. Parte dalla panchina, ma entra presto in campo, perché Allegri lo inserisce all’11’ quando si fa male Khedira, cambiando modulo da 4-3-1-2 a 4-3-3. MATTIA PERIN Il Napoli non segna per la seconda volta in questo campionato. Il motivo risiede nella grande prestazione del portiere rossoblù attento in più occasioni e determinante nel risultato di Marassi. Tante parate, diverse delle quali di elevata difficoltà. DIEGO PEROTTI Il numero 10 del Genoa è ovunque. Lo vedi in avanti a ispirare l’attacco e un momento dopo in difesa ad aiutare i compagni. Inesauribile. ROBERTO DONADONI Probabilmente neppure lui si aspettava un debutto simile al Bologna. I rossoblù travolgono l’Atalanta, ritrovano Destro in versione bomber e tornano a sorridere. La Serie A dà il bentornato a un allenatore preparato come l’ex Ct della nazionale. ALESSIO CERCI Il Milan è in ripresa e rivede l’alta classifica. Il miglioramento in classifica della squadra coincide con quello del ritrovato numero 11, schierato largo a destra nel tridente. Propizia il vantaggio contro la Lazio, colpisce un palo e si dimostra una spina nel fianco della difesa avversaria. GIACOMO BONAVENTURA L’ex atalantino sta crescendo sempre più e ormai è insostituibile: nel posticipo con la Lazio dipinge due assist. Il cartellino giallo gli farà però perdere la sfida contro la sua vecchia squadra. MASSIMO ZAPPINO Ne incassa quattro dalla Fiorentina, ma non ha colpe in nessun gol. Esordire in Serie A a 34 anni, dopo una carriera nei campi di B e C rimane comunque una bella storia di calcio, in fin dei conti non troppo diversa da quella opposta di Donnarumma. BOCCIATI MIRALEM PJANIC Troppo nervoso. Lascia i suoi in dieci e per colpa di una grossa ingenuità si perderà il derby in programma la prossima settimana. FEDERICO MARCHETTI La Lazio cade in casa, dove finora non aveva sbagliato un colpo, al cospetto di un Milan in serata sì. Una mano ai rossoneri però la dà il portiere, colpevole in due casi: una respinta sbagliata e un’uscita a vuoto causano due reti avversarie. ANTONIO CANDREVA Cosa sta succedendo al calciatore della nazionale? Non incide, ha poche idee, non ha ancora trovato il gol e per l’ennesima volta viene sostituito (solo contro l’Atalanta ha disputato un match intero). E in più, Kishna, che entra al suo posto, dà la svolta all’attacco di Pioli. CARATTERE TORINO Secondo incontro sfumato in pochi giorni nei minuti di recupero. Dal 3-3 col Genoa alla sconfitta con la Juve, il Toro paga ancora dazio in extremis. E contro i bianconeri la sconfitta rischia di ripercuotersi anche sul morale. Negli ultimi undici derby, ben cinque sono stati persi con gol negli ultimi dieci minuti di gioco. Il famoso “cuore Toro” a maggior ragione deve battere fino alla fine in partite come questa. CYRIL THEREAU Nel pomeriggio degli 0-0 deludono gli attacchi (non) visti al Friuli. Ma se il Sassuolo aveva l’attenuante della trasferta, ci si attendeva invece qualcosa di più dall’Udinese. Di Natale prova a regalare qualche lampo di classe, il suo partner combina molto poco. E la gara scorre via tra gli sbadigli. CARPI-VERONA Partita piatta, nella quale domina la paura. Le ultime due della classifica danno vita a uno 0-0 sin troppo scialbo. Giovanni Del Bianco @g_delbianco

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