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Napoli, lezione a domicilio e pensiero stupendo

Napoli, lezione a domicilio e pensiero stupendo

Redazione

05.10.2015 ( Aggiornata il 05.10.2015 10:49 )

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Non pronunceremo quella parola tanto odiata da Sarri, però l'impressione che sta regalando l'ultimo Napoli è più che positiva e la testa dei tifosi sogna. Quattro sono le chiavi che rafforzano il pensiero stupendo. DIFESA: un solo gol subito tra Europa League e campionato in sei partite. La scalata alla gloria parte sempre da dietro, come da tradizione. Il lavoro che l'ex allenatore dell'Empoli sta compiendo sul reparto è encomiabile, soprattutto quando si ha a che fare con giocatori che presi singolarmente sono parecchio inferiori a molti colleghi che vestono un'altra maglia. Non eccellono dal punto di vista tecnico - anzi, a volte sfiorano il ridicolo -, non sono in grado di creare i presupposti per far ripartire l'azione, ma Albiol e Koulibaly sembrano aver trovato la giusta dimensione. Pressing e linea sempre alta insieme agli esterni ora funzionano, a dispetto delle prove (fallite) nel match di settembre contro l'Empoli. Allora c'era Chiricheș a far reparto con lo spagnolo, si era solo all'inizio e la prima rete di Saponara dimostrava come il metodo di Sarri fosse in parte rimasto sulle lavagne tattiche. ALLAN: era stato tra i migliori centrocampisti dell'ultima stagione, quando vestiva la maglia dell'Udinese. Ha pagato il primissimo avvio un po' timido e adesso è impossibile farne a meno. Straordinario nelle due fasi - quanti come lui in Italia? -, ha imparato anche a trovare la via della rete, superando già il record di marcature nei tre anni passati in Friuli. Che aspetta Dunga? Leggere la lista delle convocazioni per i prossimi impegni del Brasile (Cile e Venezuela) provoca l'orticaria. Menzione speciale anche per Jorginho, in attesa del rientro a pieno regime di Valdifiori. Ottimo a Verona, spaesato con Benitez. E probabilmente se fosse rimasto Rafa, ora il regista sarebbe in un altro paese, magari sgomitando nei bassifondi della classifica. INSIGNE: pare che ormai non ci siano dubbi. Siamo tutti d'accordo nel ritenere il Magnifico il talento più interessante - insieme a Verratti - delle ultime generazioni italiane? Il più delle volte prevedibile, sempre lo stesso movimento, ma non per questo limitato. Robben campa da quindici anni con un unico repertorio, eppure... HIGUAIN: di un altro pianeta, la lezione più interessante del maestro Sarri. Ruba applausi anche quando non segna, attaccante mentalmente rinato - sul piano del gioco non l'avevamo mai messo in discussione -, ride e abbraccia il suo nuovo mentore al momento della sostituzione. Del Pipita, che ha tutte le ragioni per guadagnarsi le copertine del nuovo Napoli, ne avevamo parlato qui. @damorirne

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