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Serie A, promossi e bocciati della 5ª giornata

Serie A, promossi e bocciati della 5ª giornata

Redazione

24.09.2015 ( Aggiornata il 24.09.2015 01:14 )

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PROMOSSI LEONARDO BLANCHARD Ha le sue colpe sulla rete di Zaza, ma queste si dissolvono con il gol segnato a tempo scaduto, su angolo calciato da Soddimo. Una rete che guasta i piani alla Juventus e che regala il primo storico punto in A al Frosinone. Non male per i ciociari scegliersi come luogo del battesimo lo Juventus Stadium. CITADIN MARTINS EDER L’oriundo allunga in classifica marcatori e si porta a quota sei reti. Altra prestazione da incorniciare per l’italobrasiliano della Sampdoria, che decide il match di Marassi contro la Roma. Prima segna con una punizione angolata imprendibile per De Sanctis. Poi propizia l’autorete di Manolas, valida per il definitivo 2-1 con cui l'undici di Zenga supera quello di Garcia. PEDRO PEREIRA Il portoghese gioca con grande personalità e non teme una maglia da titolare a 17 anni contro i vicecampioni d’Italia. Annulla le folate offensive di Digne e tiene benissimo la posizione. Aveva già fatto vedere qualità interessanti, si è confermato. SIMONE ROMAGNOLI Il centrale del Carpi si va valere contro un cliente scomodo come Gonzalo Higuain, prendendogli i tempi e neutralizzandolo per tutti i 90’. E gli emiliani guadagnano un prezioso 0-0 contro il Napoli, nel turno in cui le matricole hanno fermato le squadre più forti. PAULO SOUSA Altra affermazione della Fiorentina, che coglie la quarta vittoria del suo campionato e si insedia al secondo posto della graduatoria, a meno tre punti dall’Inter, con lo scontro diretto in programma a San Siro domenica sera. La Viola è un enigma e la formazione del portoghese è ogni volta imprevedibile: tolta la sconfitta di Torino, ha sempre avuto ragione l’ex tecnico di Swansea e Basilea, che sta tentando di abbinare piacevolezza e solidità. FELIPE MELO Ormai sta diventando un idolo della Milano neroazzurra. Il suo gol all’Hellas consente all’Inter di veleggiare in classifica e di festeggiare, quarantanove anni dopo, le cinque vittorie nelle prime cinque giornate di campionato. Con l’Inter così sparagnina e avara di reti (è il quarto successo per 1-0), il brasiliano decide di sdoppiarsi, presenziando in copertura e in zona-gol. Obiettivo dichiarato: tornare a vestire il verde-oro. SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC Cerca di ripetere il gol segnato al Dnipro, ma questa volta non gli va bene. Tiene in costante apprensione la retroguardia avversaria e perfeziona l’intesa con Felipe Anderson. Promette, promette… MARIO BALOTELLI Bellissima la punizione che apre l’anticipo del Friuli: una punizione che avrà fatto felice il suo tecnico Mihajlovic, specialista dei calci piazzati. Dopo l’incoraggiante scampolo di derby, non sbaglia la prima da titolare. Provvidenziale, anche perché a Udine il suo compagno di reparto Bacca non ha carburato. SERGIO FLOCCARI Il Sassuolo espugna il Barbera con una rete dell’attaccante calabrese, bravo a ricevere da Magnanelli e a disegnare una parabola imprendibile per il portiere Colombi. I neroverdi salgono a quota 11 punti, entrano in zona-podio e rimangono imbattuti in campionato, confermandosi una delle più belle realtà della nostra Serie A. BOCCIATI NETO L’ex portiere della Fiorentina sostituisce Buffon, a cui Allegri concede un turno di riposo. Rimane più o meno inoperativo per tutto il match, prima di farsi trovare impreparato sulla rete del Frosinone. Non esce sul calcio d’angolo, compiendo un passo avanti e uno indietro. Un’incertezza su uno dei rari tiri nello specchio da parte dei laziali. PAUL POGBA Appena tre giorni fa lo avevamo inserito tra i promossi, lodandolo per aver preso per mano la squadra nella trasferta di Genova. Questa volta si guadagna l’insufficienza per essersi fatto schiacciare da Blanchard in occasione dell’1-1 del Frosinone. IVAN PIRIS In difficoltà contro l’ispirato attacco del Milan del primo tempo, la sua gara dura solo 45’, poi Colantuono decide di lasciarlo negli spogliatoi e di giocarsi la carta-Zapata, arrivando quasi a sfiorare la rimonta. MIRKO VALDIFIORI Dove è finito il regista che lo scorso anno aveva incantato ad Empoli? Anche contro il Carpi è compassato avulso dal gioco. In questo avvio di stagione, il Napoli funziona solo quando in regia c’è Jorginho (Europa League e 5-0 alla Lazio); quando c’è il romagnolo, il ritmo non si alza. Va recuperato, perché una volta entrato in forma, sarà utile anche alla nazionale, c'è da scommetterci. ISSA CISSOKHO-GORAN PANDEV Il Genoa interrompe la striscia di successi contro la Lazio, dando vita a una prestazione incolore. Dalla capitale, la formazione di Gasperini rientra con la quarta sconfitta in cinque partite. Come contro la Juve, anche contro l’undici di Pioli, la squadra ligure non riesce a terminare la gara in undici. Contro la Juventus era stato espulso Izzo. A distanza di tre giorni, si registrano i rossi di Cissokho e Pandev. Per uscire dalla crisi di risultati, serve tenere i nervi saldi e KOSTAS MANOLAS La Roma produce molto al Ferraris, collezionando cross e calci d’angolo, ma a pochi minuti dal termine il risultato è di parità: a cinque minuti dal 90', il greco (già autore del fallo su Correa, dalla cui punizione era scaturito il primo gol doriano) cucina la frittata, svirgolando un tiro-cross di Eder e insaccando la sfera nella propria porta. E così, il pareggio, che già stava stretto a Rudi Garcia, si trasforma addirittura in un k.o., il primo della stagione giallorossa. Giovanni Del Bianco @g_delbianco

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