Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Napoli e De Laurentiis a metà del guado

Napoli e De Laurentiis a metà del guado

Redazione

02.09.2015 ( Aggiornata il 02.09.2015 10:54 )

  • Link copiato

L'incredibile caso Soriano, incredibile considerando che siamo nel 2015 e non nel 1975 quando il Napoli fece sensazione pagando al Bologna due miliardi di lire per Beppe Savoldi, ha messo Aurelio De Laurentiis nel mirino dei tifosi partenopei più di quanto già non fosse da un anno a questa parte: dall'eliminazione con l'Athletic Bilbao ad oggi la sensazione generale è quella di un ridimensionamento, anche se i nomi e le cifre darebbero altre indicazioni. Partiamo proprio da queste indicazioni, quindi. In più rispetto all'anno scorso, parlando di chi possa fare almeno una minima differenza in serie A, ci sono Allan, Reina e Chiriches, oltre ai pupilli di Sarri Valdifiori e Hysaj. In meno, sempre stando su uno standard decente, Inler, Gargano, Britos e Zapata: tutti giocatori che Benitez aveva utilizzato a malapena in metà delle partite, nessuno di sicuro per cui scendere in piazza a manifestare. Questo se vogliamo parlare di calcio, perché le cifre del calciomercato andrebbero sempre asteriscate soprattutto nel magico mondo dei pagamenti estero su estero: comunque il Napoli senza Soriano ha chiuso questa sessione di calciomercato con un rosso di quasi 20 milioni di euro. Stroncando sul nascere il comprensibile malumore di Higuain, che sarebbe il centravanti titolare in almeno 28 delle 32 partecipanti alla Champions League, non ascoltando le offerte per Callejon e quelle per Hamsik. Insomma, parlare di ridimensionamento si scontra con i fatti ma nonostante questo la sensazione generale (anche nostra, non ci nascondiamo) è proprio quella del ridimensionamento. Perché da Bigon si è passati a Giuntoli? Può essere, una credibilità con gli interlocutori di una trattativa non si inventa in un'estate. Quando si lavora per un grande club si è assaliti da un numero di furbi impensabile quando si tratta per conto del Carpi, per una pura questione di cifre in campo: questione di esperienza. E va detto che il nuovo direttore sportivo ha più di una colpa nei ritardi per Soriano, anche se l'operazione era diventata possibile soltanto dopo il passo indietro del Milan. Perché da Benitez, che potrà non piacere ma è uno di quei pochi allenatori con altissimo profilo internazionale a prescindere dalla squadra, si è passati a Sarri? Anche questo può essere: questione di come si porta la giacca o al limite la camicia bianca (ma allora Inzaghi e Stramaccioni dovrebbero allenare il Barcellona, invece sono a Formentera e a Fox), di storia da predestinati, ma soprattutto di considerazione da parte della società. Sarri non voleva Chiriches, ma soprattutto aveva dato indicazioni precise soprattutto per la difesa: poi per ragioni diverse sono saltati Rugani, Astori, Maksimovic, eccetera, ma se nell'ultimo mese Giuntoli ha messo le mani soltanto su Chalobah, mediano che in tre stagioni il Chelsea ha già prestato a sei (!) squadre diverse, non certo una bella referenza, significa che non c'erano idee così forti. Nota a margine: il contratto dell'allenatore è di fatto di un solo anno. Probabilmente Soriano arriverà a gennaio, ma le premesse non sono buone e soprattutto il capro espiatorio è già stato scritto anche se la gente è meno stupida di quanto dirigenti e giornalisti credano. L'ufficio dietrologia del Guerino ci chiede di indicare che progetti abbia in mente De Laurentiis per il futuro del Napoli, ma non lo sappiamo noi (potremmo inventare, certo) e forse non lo sa nemmeno lui. Di certo rimanere a metà del guado e la situazione peggiore e produce soltanto scontenti, in campo e sulle tribune. Twitter @StefanoOlivari

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi