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Football Manager, i fenomeni del virtuale e i bidoni del reale

Football Manager, i fenomeni del virtuale e i bidoni del reale

Redazione

8 luglio 2015

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Fidato amico di pomeriggi afosi, tenero compagno di nottate passate in bianco, crudele nemico dello studio e del lavoro. Chi non ha mai sognato di portare l'Alzano Virescit in Serie A o l'Atletico Catania alla finale di Champions League? Chi non ha mai gioito per l'espressione "sarebbe un fiore all'occhiello" quando si visionava la punta di riserva di una squadra che arrancava nelle ultime posizioni della terza divisione uzbeka? Il successo che in questo decennio ha ottenuto Football Manager - serie di videogiochi dove si ha la possibilità di diventare allenatori di calcio - ha portato con sé anche il peso dell'inevitabile paragone con la realtà. Gente che nel virtuale dispensava fútbol, facendo sentire in imbarazzo il Ronaldinho del Pallone d'Oro 2005, e che poi, invece, è finita a giocare a bocce su spiagge invernali al riparo da sguardi curiosi. Sì, perché c'era Maxim Tsigalko, il bielorusso che era capace di vincere la classifica marcatori dei maggiori campionati europei pur giocando 3 partite e manco intere. Una bella cantonata da parte degli sviluppatori, considerando che il ragazzo ha smesso con il calcio nel 2009, a soli 26 anni. Quando poi si riusciva a chiudere la trattativa per Freddy Adu o per Anthony Vanden Borre, beh, lì era l'Estasi di Santa Teresa. Lo statunitense ha dimostrato, nel corso del tempo, tutto il proprio attaccamento alla maglia, giocando in territori inesplorati e per 174 squadre diverse mentre il belga, di cui si rammentano sporadiche apparizioni divine anche in Italia con le maglie di Fiorentina e Genoa, è tornato a casa, all'Anderlecht, dopo essere finito per più di una volta nelle liste di svincolo e dopo aver riavvolto il nastro delle VHS con i provini andati male, che non tiene più nemmeno lo zio sullo scaffale dello studio accanto a quelle della prima comunione. Il ballottaggio della domenica era sulla fascia sinistra tra Emiliano Insúa e Paolo De Ceglie, con l'argentino che la spuntava nel 99% dei casi. Emozionante, invece, leggere che Alessandro Tuia ha appena rinnovato per altri tre anni con la Salernitana, neopromossa in Serie B. L'ultima notizia su Alessandro Simonetta, gemma delle giovanili della Roma, è datata 2009 e parla di un suo trasferimento dal Südtirol all'Isola Liri. Cartellino giallo ai sempre ottimi osservatori dell'Udinese per l'operazione Federico Laurito. Capocannoniere del Campionato Primavera 2008, belva dell'area di rigore a Football Manager, attaccante in Ecuador al giorno d'oggi. Menzione speciale, infine, e pubblicazione dello screenshot che non ho per Alan Smith, l'antesignano del Rooney vangaaliano. Ruoli naturali CC/P, centrocampista centrale e punta. Provavi a metterlo dovunque e ti garantiva una prestazione da 11 in pagella. Adriano Lo Monaco @damorirne

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