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Per DiVincenzo passaporto senza Italia

Per DiVincenzo passaporto senza Italia

La storia azzurra del giocatore dei Timberwolves finisce prima ancora di cominciare, ufficialmente per un problema fisico. Per la FIP di Petrucci una delusione sportiva e una brutta figura a livello di comunicazione...

8 giorni fa

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Donte DiVincenzo non giocherà per la Nazionale italiana né al prossimo Europeo né probabilmente mai, anche se nel breve video mandato alla FIP ha motivato la sua scelta con un infortunio dai contorni imprecisati (un problema all'alluce, ha detto Datome) e ha parlato di Mondiali (comunque nel 2027) e Olimpiadi (2028) da giocare con la maglia azzurra. Una figuraccia per la FIP di Petrucci, che per mesi ha venduto come una certezza il fatto che un giocatore NBA di prima fascia avesse voglia di passare mezza estate con l’Italia per una manifestazione che per uno statunitense conta zero, a meno di essere pagato tanto (e di base la FIP non paga, se non l'assicurazione) o che il passaporto italiano gli servisse per una carriera in Europa (e a DiVincenzo non serve). 

Avendo Guerin Basket scritto tante volte del caso DiVincenzo, non si può dire che la notizia fosse inaspettata: mai una dichiarazione chiara del giocatore fino appunto a questo video, mai una foto o un messaggio o una frase pro Italia come era stato per Banchero (tutt’altra storia, senza colpe della FIP, anche se poi finita allo stesso modo), soprattutto uno del calibro di Darius Thompson tenuto pronto quasi dando per certo il forfait dell’ultimo minuto di DiVincenzo. Dell'ultimo minuto? Insomma... Già la convocazione, con la formula 'DiVincenzo è stato invitato ad aggregarsi' diceva delle reali probabilità di vedere con la maglia azzurra l'ex campione NBA con i Bucks e NCAA con Villanova. E lo stesso istantaneo sì di Thompson spiega da solo che il piano B fosse in realtà il piano A. 

Pozzecco e Datome in conferenza stampa hanno messo la faccia su un fallimento più a livello di comunicazione che di sostanza, perché se DiVincenzo non è voluto venire, infortunio all'alluce o no, non è che Petrucci potesse costringerlo. Semmai il giocatore poteva/doveva essere più chiaro sulla reale situazione fisica e motivazionale, anche alla luce di come la FIP si era attivata per il passaporto, muovendosi con le più alte cariche dello Stato. In generale, dopo il trionfo europeo dell’Under 20 e i tanti italiani giovani che si stanno facendo strada all’estero il passaportato ha senso soltanto quando è del livello appunto di DiVincenzo o di Thompson, che dovrebbe raggiungere l'Italia a Trieste.

Chi conosce Pozzecco sa che dentro di sé è quasi contento di essersi tolto una grana, l’inserimento di un campione NBA in un gruppo in cui conosce, per averli incrociati nella NBA, i soli Fontecchio e Gallinari. Con Thompson, già passaportato autonomamente (per matrimonio), l'Italia avrà comunque un giocatore che in Europa sposta e che non avrà problemi di adattamento al basket FIBA. Si tratta in ogni caso di una buona Italia, con più scelte rispetto al passato, un'Italia che può almeno sognare l'ingresso in semifinale, forse l'ultima Italia di Pozzecco come lui stesso ha fatto capire con qualche battuta: sarebbe un peccato perdere un c.t. amato da pubblico e giocatori, che sul campo ha sempre ottenuto il possibile. Per chiudere con DiVincenzo, bisogna adesso capire a cosa gli serva il passaporto concessogli da Mattarella. 

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