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Frecciarossa Final Eight Basket 2025 - Virtus Segafredo Bologna Vs EA7 Emporio Armani Milano 

Segafredo Virtus Bologna Marco Belinelli during the Frecciarossa Final Eight 2025 Basket between Virtus Segafredo Bologna Vs EA7 Emporio Armani Milano in Turin northern Italy - February 12, 2025. Sport - Basket (Photo by Fabio Ferrari/LaPresse)© LAPRESSE

Il vantaggio di Belinelli

Il quinto Virtus-Olimpia di stagione, il miracolo di Pistoia, il mercato di Pleiss e l'università di Sarr

3 marzo

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La vittoria della Virtus Bologna nel quinto scontro stagionale con l’Olimpia dopo la finale di Supercoppa, il quarto di Coppa Italia, l’andata di campionato e l’andata della stagione regolare di Eurolega, ha portato il bilancio stagionale sul 3-2 per la squadra di Ettore Messina, con le due vittorie bolognesi però arrivate entrambe nel campionato. Questo significa che in qualsiasi punto dei playoff le due squadre si incontreranno la Virtus adesso capolista insieme a Trento e Brescia avrà il vantaggio del fattore campo. Il ‘vinceremo lo scudetto’ di Ivanovic dopo la Coppa Italia era una frase motivazionale, ma qualche speranza in più adesso c’è anche se è difficile trarre grandi indicazioni da due squadre quasi dimezzate, la Virtus senza Clyburn e Polonara, l’Olimpia senza Shields o come al solito Nebo, oltre a Dmitrijevic per scelta. Senza contare il fatto che l’Olimpia sta ancora giocando l’Eurolega sul serio, mentre la Virtus si sta trascinando. Insomma, una partita da valutare nel suo presente, con Belinelli e Morgan on fire nei momenti decisivi.

Quella dell’Estra Pistoia sul campo di Napoli è stata una delle più incredibili imprese di questa stagione di Serie A. Perché la squadra di Okorn si è presentata alla sfida salvezza, che probabilmente non salverà nessuno, con 3 soli stranieri e 10 giocatori in totale solo grazie al tesseramento in extremis di Ceron: Pistoia è infatti allo sbando, con Ron Rowan che dirige (si fa per dire) tutto dall’America, e i migliori già altrove, da Christon a Silins. Se ne è andato anche Maverick, il figlio del presidente… Il punto è che questa vittoria potrebbe valere zero, nel caso Pistoia non concludesse la stagione tutte le sue partite precedenti sarebbero azzerate e la classifica diventerebbe quella di una ipotetica Serie A a 15 squadre. Ma c’è uno scenario ancora peggiore, e cioè che si vada avanti in qualche modo solo per finire la stagione e ripartire l’anno prossimo dalla A2, invece che sparire. Non dovrebbe essere possibile, ricordando il precedente proprio di Napoli, giocare soltanto con gli Under 19, ma non si sa mai. Comunque vada a finire, ennesima figuraccia per la Lega di Gandini, che gestisce un torneo che secondo i sondaggi (da essa stessa commissionati) interessa a 16,7 milioni di italiani: purtroppo non è uno scherzo, come non lo è la situazione di Pistoia. Inutile ricordare il peccato originale della pallacanestro italiana ed europea, cioè che a nessun livello i conti tornino a meno che i proprietari abbiano altri interessi.

Tibor Pleiss non è adatto a giocare a Trapani ma può farlo al Panathinaikos in Eurolega. Nessuno ha davvero capito perché Repesa non vedesse bene, fin dall’inizio, il lungo tedesco amato invece da Ataman, che con lui ha vinto due euroleghe all’Efes e adesso lo ha rivoluto al Pana. Si potrebbe fare un confronto fra il basket fisico e cerebrale di Eurolega e quello meno schematico e più in mano alle guardie che si gioca in Italia, ma il discorso non varrebbe soltanto per le caratteristiche di Pleiss, uno che anche nelle sue peggiori versioni allarga il campo portando il centro avversario a difendere molto fuori. Certo è che fin dall’inizio Pleiss è stato un colpo mediatico di Antonini, come a dire ‘Vedete, ho portato a Trapani un giocatore non chiesto da Repesa ma da Eurolega’. Ce ne saranno altri, più o meno utili alla causa, fino a quanto le ambizioni saranno trasferite a Roma, vedremo in quale forma.

Quale futuro per Dame Sarr? Il nemmeno diciannovenne azzurro con 21 punti ha segnato il suo massimo di punti in ACB, in una partita in cui per il Barcellona è partito in quintetto base un po’ a sorpresa visto che né in Eurolega (tre giorni prima con il Real Madrid aveva giocato 14 secondi…) né in campionato il suo impiego è continuo, anzi, e del resto un mese e mezzo fa stavano quasi per prestarlo a Trapani, prima che tutto saltasse per motivi allora non chiari (il raggiungimento della ‘formazione’ spagnola è sembrata subito una spiegazione strampalata) ma adesso un po’ di più. La novità del NIL, cioè i college statunitensi che ora possono pagare i giocatori quasi (formalmente cedono i diritti di sfruttamento dell’immagine) alla luce del sole, fa sì che un diciannovenne ancora non pronto per la NBA ma con la NBA nei sogni possa a parità di soldi trovare più interessante due o tre anni pagati a, mettiamo, Duke, che la panchina fissa al Barcellona o un ruolo da protagonista in una squadra italiana. È uno scenario nuovo per tanti italiani anche inferiori a Sarr e non è detto che sia un male.   

stefano@indiscreto.net

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