Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Basket: Germania campione del mondo© Getty Images

Basket: Germania campione del mondo

La squadra tedesca, che ha in Schröder il suo uomo di riferimento, dopo l'impresa in semifinale con gli Stati Uniti ha battuto anche la Serbia e scritto la storia trent'anni dopo l'Europeo. Bilancio finale del torneo, Italia compresa...

Stefano Olivari

10.09.2023 18:51

  • Link copiato

La Germania è campione del mondo di palllacanestro e nessuno può affermare ‘Io lo avevo detto’ nonostante la squadra di Herbert abbia fra le sue fila quattro giocatori NBA (l’MVP Schröder ai Raptors, i fratelli Wagner ai Magic, Theis ai Pacers) e quasi tutti gli altri siano da alta Eurolega, compresi Voigtmann e Lô dell’Olimpia Milano. Perché questo bellissimo Mondiale disputato in più paesi, ma con il marchio delle Filippine e della storica passione di questo paese per il gioco, è stato soprattutto perso da Stati Uniti e Canada, con la loro finale per il terzo posto che è sembrata una partita NBA di stagione regolare per i nomi dei protagonisti e per la relativa intensità, se non nel quarto quarto e nel supplementare a cui si è arrivati con una supergiocata di Bridges. La Germania era nella sostanza al completo, la Serbia no e per lei essere arrivata in finale senza Jokic, Micic, Kalinic e con il drammatico (ha perso un rene) incidente occorso a Simanic contro il Sud Sudan è un enorme merito: tanto più che anche a partita chiusa la squadra di Pesic ci ha provato, trascinata da Avramovic, ed ha anche avuto con Guduric il tiro del pareggio. Livello del Mondiale abbassato da tante assenze, ma anche da una Francia in vacanza e da una Spagna in una situazione in cui non si trovava da decenni.

Per i tedeschi un trionfo che si affianca a quello dell’Europeo 1993, quando il loro allenatore era proprio Pesic, ai buoni piazzamenti della lunga e decisiva era Nowitki (fra cui un terzo posto mondiale nel 2002, con in campo anche Pesic figlio, attuale dirigente del Bayern Monaco, che è tedesco, e un secondo posto europeo) e al bronzo europeo dell’anno scorso, con lo stesso gruppo attuale. Ma come al solito addetti ai lavori e appassionati occasionali si chiedono come gli americani siano riusciti nell’impresa di non vincere suicidandosi contro la Germania, come già era avvenuto con la Lituania ma in tutt’altra situazione (perdendo avevano scelto l’Italia nei quarti), accettando la gara di tiro. Certo per loro contano soltanto le Olimpiadi e ai Giochi potrebbero esserci Curry, James, Durant, Tatum, Lillard, Morant, Mitchell, Brown, Kawhi Leonard, Butler, Anthony Davis e ci fermiamo perché siamo arrivati a 12. La scommessa di Kerr e del suo magastaff, da Spoelstra in giù, schierando la nazionale C, è stata quella di una squadra relativamente giovane ma comunque tutta di giocatori NBA affermati. Ma non hanno creato gerarchie nonostante fosse evidente la forma di Edwards e Bridges, e nemmeno una grande compattezza. Senza guizzi il torneo di Banchero, in una squadra dove i lunghi il pallone lo hanno visto poco: Wannabe Warriors, viene da dire. E così si è materializzato il quinto fallimento americano nell’era post Dream Team, uno solo olimpico (nel 2004) e quattro Mondiali (2002, 2006, 2019 e 2023, il 1998 non conta perché non c’erano giocatori NBA). Quindi o noi al bar capiamo di pallacanestro più di Kerr oppure, come crediamo, sotto al livello dei superman in tanti se la giocano.

Gli azzurri di Pozzecco dopo la sconfitta con gli Stati Uniti nei quarti potevano chiudere il loro buon Mondiale bene o male. Ecco, l’hanno chiuso davvero male, non per le sconfitte contro la quadratissima Lettonia di Banchi e contro la Slovenia di Doncic ma per l’atteggiamento di chi considera un quinto posto in un Mondiale uguale ad un ottavo: nella prima partita Pozzecco quasi non ha allenato, regalando qualche argomento ai suoi detrattori ed un facile confronto con Banchi (che poi ha portato i suoi all’ennesima impresa, battendo la Lituania per il quinto posto), nella seconda si è passati dall’ennesimo Datome Day ad una corrente riaccesa troppo tardi. Atteggiamento inaccettabile, sia per il ranking FIBA che per i tornei preolimpici avrà un peso, sia perché da quasi 20 anni, dall’argento olimpico di Atene, l’Italia non è entrata nelle prime quattro in nessun torneo, nemmeno con squadre di  qualità media superiore rispetto a quella attuale. Su cui abbiamo già scritto tutto, e non essendo negli ultimi giorni esplosi nuovi campioni ci fermiamo qui. Considerando qualità e quantità di chi non è ancora qualificato per Parigi 2024 (Spagna, Grecia, Lituania, Montenegro, Brasile, le stesse Repubblica Dominicana, Lettonia e Slovenia, senza dimenticare la Croazia che al Mondiale non c’era ma trascinata da Dario Saric è uscita viva dalle qualificazioni preolimpiche in Turchia) e che i tornei preolimopici saranno quattro, la facile previsione è che sarà durissima anche sognando un Gallinari di lusso.

In ogni caso non sarà alle Olimpiadi Gigi Datome: con la partita contro la Slovenia ha chiuso una carriera bellissima e al netto della retorica, pensiamo insopportabile anche per lui, del genere ‘Grande campione ma soprattutto grande uomo’ (Gli altri sono piccoli? I valori di Cinciarini e Vitali sono mneno nobili?), si può dire con certezza una cosa: della generazione dei fenomeni, per talento puro anche se non per risultati la migliore mai avuta dalla pallacanestro italiana, il classe 1987 Datome è l’unico ad aver dato il 100% di ciò che poteva dare, nei club e in Nazionale. Non si può dire la stessa cosa di Bargnani (1985), Belinelli (1986) e Gallinari (1988), che pure hanno guadagnato moltissimo di più di Datome, o di Hackett (1987) che ha avuto una carriera simile ma senza NBA e partendo da aspettative molto più alte, senza contare i tanti (primo fra tutti Aradori, 1988) che nel corso degli anni si sono ridimensionati o arrivare a generazioni successive come quella di Gentile, Melli e Polonara. La grande lezione di Datome è stata questa: puntare ai massimi traguardi possibili, rinunciando a sventolare asciugamani nella NBA per fare il protagonista in Europa.

stefano@indiscreto.net

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi