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Il record di LeBron James

Il record di LeBron James

La stella dei Lakers ha superato Jabbar come miglior marcatore di tutti i tempi nella NBA. Ma sono statistiche che vanno asteriscate...

Stefano Olivari

08.02.2023 ( Aggiornata il 08.02.2023 13:02 )

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LeBron James è diventato, con i 36 punti segnati contro gli Oklahoma City Thunder, il miglior marcatore nella storia della NBA, superando Kareem Abdul-Jabbar: 38.390 punti della stella dei Lakers di oggi (oltre che di Cavs e Heat) contro i 38.387 della stella dei Lakers di ieri (oltre che dei Milwaukee Bucks). Nella marea di statistiche insulse che arrivano dalla NBA, ed in generale dalla pallacanestro di oggi, questa merita una celebrazione perché nella classifica all time ci sono solo fenomeni: terzo Karl Malone, quarto Kobe Bryant, quinto Michael Jordan, sesto Dirk Nowitzki, settimo Wilt Chamberlain, ottavo Shaquille O’Neal, nono Carmelo Anthony, decimo Moses Malone e così via.

Celebrazione ma anche asterisco, perché Jabbar diventò il miglior marcatore nella storia NBA il 5 aprile 1984, superando Chamberlain, alla sua quindicesima stagione nella lega: ne avrebbe disputate 20, come 20 sono quelle di James che oltretutto dovrebbe giocare almeno un altro paio d’anni con il sogno di giocare insieme al figlio Bronny, che sta facendo l'ultimo anno di high school e che quindi dopo la monostagione al college (che ai tempi del draft del padre non era obbligatorio) sarebbe nella lega dal 2024.

Jabbar fu un grande realizzatore in un ruolo come quello di centro in cui non si ha sempre il pallone in mano, in una NBA fisica oltre il confine dell’intimidazione (con regole che permettevano al difensore di mettere le mani addosso, il cosiddetto hand checking, durate fino a tutta l‘era Jordan), in cui il quinto tempo non era ammesso, in cui c’erano meno squadre e quindi anche meno squadre materasso su cui maramaldeggiare. Scontato il discorso sul tiro da tre punti: per buona parte della carriera di Jabbar nella NBA non è esistito (fu introdotto nel 1979, prendendo spunto dalla defunta ABA) ma in ogni caso lui non era un grande tiratore frontale, nemmeno dalla media distanza. Per farla breve, James ha segnato in carriera, mentre stiamo scrivendo queste righe, 2.237 canestri da tre punti e Jabbar… uno. Tecnicamente è interessante notare il numero di tiri liberi: 8.047 James e 6.712 Jabbar, giocatore elegante e intelligente, uno che dai centri fisici di una volta veniva a volte brutalizzato.

Diciamo tutto questo non per sminuire LeBron James, il più grande di questo secolo, ma per dire che le statistiche recenti sono dopate dal fatto che si voglia proporre soprattutto la pallacanestro degli attacchi, anzi degli attaccanti, con l’idea che sia più interessante per il grande pubblico. Non è una colpa di LBJ, che è semplicemente nato nell’epoca giusta e che di questa epoca di giocatori senza ruolo (e quindi con il pallone sempre in mano al giocatore di riferimento) è l’icona indiscutibile, con Bryant a rappresentare la generazione di mezzo fra quella di Jordan e la sua. Sintetizzando, la domanda da bar è questa: tenendo conto anche dell'extrabasket, meglio James o Jabbar? Jabbar.

stefano@indiscreto.net

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