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Il Natale di Gentile

Il Natale di Gentile

Il colpo di Udine, l'Eurolega a Dubai, il disastro italiano in coppa e i Suns decuplicati. 

Stefano Olivari

23.12.2022 ( Aggiornata il 23.12.2022 16:44 )

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Auguri di Buon Natale a tutta la pallacanestro italiana ed in particolare ad uno dei suoi più grandi talenti sprecati, Alessandro Gentile, da poche ore arrivato a Udine con cui ha firmato un contratto fino al termine della stagione. Gentile riparte quindi a 30 anni dalla Serie A2 e da un coach che lo stima come Matteo Boniciolli, il resto si vedrà anche se le ultime stagioni fra Estudiantes, Varese e Brindisi non sono state esaltanti. Certo è che un Gentile sano e centrato psicologicamente non c’entra niente con la A2, anche per questo la curiosità è tanta. La APU Old Wild West Udine attualmente è quarta nel girone Rosso, a 2 vittorie da Forlì, Cento e Pistoia: squadra interessante, in mano alle due guardie americane e con anziani italiani, Antonutti e Cusin, come lunghi, senza dimenticare Pellegrino. In pratica Gentile dovrebbe contendere minuti ad un emergente come Ethan Esposito, visto anche nella Nazionale sperimentale di Ramondino, uno che fra l’altro il meglio lo dà in avvicinamento al canestro proprio come Gentile. Auguri a tutti.

La tremenda Eurolega che Olimpia Milano e Virtus Bologna stanno giocando rischia di trasformarsi in un lungo supplizio, ma verrà un giorno in cui le 34 partite di stagione regolare ci sembreranno anche poche, visto che Marshall Glickman, il CEO dell’Eurolega, ha rivelato che si sta valutando un’espansione a 24 squadre. Per il momento soltanto uno scenario, ma in futuro sarà in ogni caso impossibile stare dentro le 18: il CSKA Mosca, titolare di licenza pluriennale, prima o poi finite le sanzioni alla Russia tornerà e così le intoccabili diventeranno 13. Inoltre premono Londra, Parigi e addirittura paesi arabi, in testa Dubai. Volendo evitare 46 partite più i playoff lo scenario più verosimile quello della divisione in conference, giocando di meno (ma non meno di una volta per avversario) contro avversarie dell’altra conference. La certezza è che le squadre di Eurolega, anche quelle in fondo alla classifica come Olimpia e Virtus, saranno sempre più slegate da realtà nazionali.

Grandi scenari e piccoli risultate: i club italiani in Europa stanno facendo pena e non soltanto Milano e Bologna. Dopo la Dinamo Sassari, anche Reggio Emilia è uscita al primo turno della cosiddetta Champions League. Già fuori anche Brindisi dalla FIBA Europe Cup, così come Trento dall’Eurocup, dove Brescia va malino e la Reyer Venezia benino. Una tragedia? No, perché solo la Reyer è forse attrezzata per il doppio impegno e quindi uscire presto da queste coppette, nemmeno minimamente paragonabili per importanza alle vecchia Coppa delle Coppe e Coppa Korac, non è un grande danno. Eurocup a parte, visto che la sua ragion d’essere è quella di essere una sorta di Serie B dell’Eurolega, in generale non si capisce quale sia il mercato di queste manifestazioni. Certo una FIBA ringalluzzita (in maniera infondata, leggendo bene il testo) dal parere dell’avvocato generale dell’Unione Europea, in merito al caso Superlega, non mollerà l’osso.

I Phoenix Suns sono stati acquistati da Mat Ishbia, finanziere che si occupa soprattutto di mutui, che al vecchio proprietario Robert Sarver verserà 4 miliardi di dollari: nuovo record per una franchigia NBA superando i 3,3 di Joe Tsai per i Brooklyn Nets nel 2019. La particolarità di Ishbia non è quella di essere ricco, cosa ovvia per un proprietario, ma di avere un passato da giocatore: panchinaro nella Michigan State di Tom Izzo, campione NCAA nel 2000, prima di lavorare anche un po’ da assistente allenatore ed infine di tornare agli affari di famiglia. Per Sarver, sospeso dalla NBA in omaggio al politicamente corretto, comunque un bell’affare, visto che nel 2004 aveva acquistato i Suns per 401 milioni di dollari. In meno di vent’anni il valore della NBA si è decuplicato? Gli ascolti televisivi dicono di no, anzi, il mercato invece di sì.

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