Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

In ginocchio da Banchero

In ginocchio da Banchero

Il viaggio di Petrucci e Pozzecco, lo status di Tortona e le distanze dalla NBA.

Stefano Olivari

31.10.2022 ( Aggiornata il 31.10.2022 17:57 )

  • Link copiato

Paolo Banchero sta negli Orlando Magic andando oltre ogni aspettativa: nelle 7 partite finora giocate in NBA 22,7 punti, 7,6 rimbalzi e 3,9 assist di media, ma soprattutto una confidenza notevole con una realtà comunque per lui nuova. Certo è un contesto perdente, ma questo non toglie che il suo impatto stia cambiando gli scenari anche a livello di nazionale. In parole povere: lui le Olimpiadi 2024 potrebbe anche pensare di giocarle da statunitense, come ha intuito Petrucci, al di là del piccolo particolare che la qualificazione per Parigi 2024 dell’Italia di Pozzecco, anche con Banchero, sarebbe piuttosto difficile. Il viaggio a Orlando che Petrucci, Pozzecco e il direttore delle nazionali Trainotti, viaggio un po’ triste e un po’ comico, rischia di essere ricordato come ‘Vacanze in America’. Bisogna sempre ricordare che Banchero di italiano ha soltanto il passaporto, grazie al nonno, ma non la formazione cestistica, non la cultura, non la lingua. Non è una critica, essendo lui al 100% statunitense è giusto che, avendone la possibilità, voglia giocare nella nazionale del suo paese. Ancora pochi giorni fa ha ribadito di voler giocare per l’Italia, in maniera generica, ma non sarebbe un crimine aver cambiato idea anche perché dal 2019, inizio dell’operazione passaporto, tante cose sono cambiate.

Virtus Bologna e Tortona proseguono imbattute dopo la quinta giornata della Serie A 2022-23, la squadra di Scariolo passando a Sassari e quella di Ramondino asfaltando Venezia grazie soprattutto alla difesa e a Christon, leader in una squadra senza leader: due vittorie dal grande peso specifico, che unite alla passeggiata di Milano su Verona dicono che Tortona ha cambiato status, anche se in una serie di playoff le sue possibilità contro le due corazzate sono zero. Dietro questo terzetto vale un po’ tutto, ma non c’è dubbio che chi sta facendo più del suo siano Pesaro, grossa impresa a Brescia e Varese che con Brase ha pescato un altro bravo allenatore: grossa prova di Jaron Johnson. Prima vittoria per Trieste, che a Napoli è stata trascinata oltre i suoi limiti da Gaines e Bartley, sulla carta sembra sempre una delle due retrocesse ma ha dato un bel segnale di vita.

Quanto vale una franchigia NBA? Secondo la classifica stilata da Forbes quella che attualmente vale meno, i New Orleans Pelicans, ad un eventuale acquirente costerebbe 1,6 miliardi di dollari. 400 milioni più di quanto pochi mesi fa sarebbe costato il Milan ai suoi nuovi proprietari. La più cara? I Golden State Warriors con una valutazione di 7 miliardi ed un monte ingaggi che per il 2022-23 è di 193 milioni… È anche per questo che la pallacanestro non è paragonabile al calcio, dove esistono campionati ricchi ma anche una robusta classe media. Nella pallacanestro, invece, c’è la NBA e staccatissimi ci sono gli altri, al di là delle cifre, che devono inventarsi qualcosa per essere riconoscibili e avere un’identità. Qualsiasi riferimento al festival degli sconosciuti che è diventata la nostra Serie A non è casuale: poi ci si offende se il volley fa più ascolti sia in chiaro sia in criptato, anche se il volley ha nazionali trainanti che permettono di uscire dal ghetto delle brevi.

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi