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Eurobasket 2022, una grande Italia eliminata dalla Francia© Getty Images

Eurobasket 2022, una grande Italia eliminata dalla Francia

Il cammino della nazionale di Pozzecco si è interrotto ai quarti di finale, con un secondo miracolo sfiorato e tanti rimpianti. Una squadra che ha un'anima, peccato che tanti italiani non l'abbiano potuta vedere...

Stefano Olivari

14.09.2022 ( Aggiornata il 14.09.2022 20:42 )

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Francia 93-Italia 85: per l'Italia di Pozzecco Eurobasket 2022 finisce qui, ai quarti di finale, dopo una partita di intensità clamorosa ed una seconda impresa sfiorata dopo quella compiuta con la Serbia domenica. Finisce al supplementare e sarebbe ingiusto ridurre tutto ai due tiri liberi sbagliati da Simone Fontecchio nel finale dei 40', che se segnati avrebbero mandato l'Italia sul più 4 e la Francia verso una meritata eliminazione. Dopo il pareggio di Heurtel ed il tiro della vittoria che non è andato dentro, ancora a Fontecchio, non c'era più scampo: con i riflessi annebbiati dalla fatica la superiore stazza fisica della squadra di Collet è venuta fuori e così la Francia ottiene la sua seconda vittoria di fila, dopo quella con la Turchia, per il suicidio degli avversari nel finale. Certo chi vince le partite punto a punto è più bravo di chi le perde, ma questo non toglie che la prestazione dell'Italia sia stata enorme, senza nemmeno quell'effetto sorpresa che con la Serbia aveva funzionato. Melli ha tenuto botta contro un Gobert cavalcato tantissimo dai compagni: la sua fisicità sottocanestro, unita a quella di Yabusele e alle buone difese della sorpresa Tarpey, hanno tenuto a galla i francesi fino alla fine, nonostante un attacco che non funzionava. Poi la partita l'hanno presa in mano le guardie: il solito Fournier che inventa canestri dal nulla ed un Heurtel lucidissimo nel penetrare al momento giusto, sempre sotto controllo. Nell'Italia il sempre grande Fontecchio, miglior azzurro del torneo, fino a quei tiri liberi che l'hanno poi tolto emotivamente dalla partita, bravo Polonara ma nell'occasione solo in difesa (un suo sfondamento preso da Gobert è da manifesto dello spirito azzurro), ancora eroico Spissu, il cui tandem con Pajola ha funzionato bene anche se lui contro guardie aggressive come Heurtel non può difendere e Pajola il canestro non lo guarda nemmeno (un po' come il francese Albicy). Datome in quei pochi minuti che ormai ha in canna ha fatto il suo e Mannion ha dato molto fastidio ai francesi, ma nella sostanza ha continuato a tirare male e questo per uno con le sue caratteristiche è un problema. In definitiva in pochi avrebbero scommesso sull'Italia contro Serbia e Francia, eppure gli azzurri se la sono giocata alla pari. Per certi versi, con un Pozzecco molto controllato e meno tiri ignoranti entrati, se la sono giocata meglio proprio con la Francia. Bisogna ribadire che questa è la squadra del preolimpico dell'anno scorso, o se vogliamo quella delle Olimpiadi meno Gallinari e meno Sacchetti, quindi è un gruppo che va con il pilota automatico, che davanti ha il Mondiale asiatico dell'anno prossimo e nel 2024 i Giochi di Parigi. Lo sport non si gioca in teoria, quindi è soltanto in teoria che potremmo dire che l'aggiunta di Banchero a questa squadra potrebbe renderla da medaglia. Con mille asterischi, primo fra tutti la volontà del giocatore degli Orlando Magic ed il futuro di Gallinari, per non dire anche di Datome. Ci sarà un anno per parlarne, adesso bisogna fare i complimenti ad un'Italia che ha fatto emozionare i tanti che non l'hanno potuta seguire sulla RAI. Se non fanno promozione alla pallacanestro partite come quelle con Serbia e Francia, allora niente può fare promozione alla pallacanestro. Bravo Pozzecco, scelta giusta (un players' coach per una squadra già formata) di Petrucci ma per i motivi sbagliati, l'antipatia del presidente nei confronti di Sacchetti. Bravi tutti a fare la loro parte: un'estate di sacrifici (Polonara non ha potuto nemmeno essere presente alla nascita del figlio), il cui ricordo però fra tanti anni scalderà a tutti il cuore. A chi l'ha giocata e a chi l'ha guardata. 

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