Banchero prima scelta NBA come Bargnani

Il grande sogno della Nazionale di Pozzecco è stato la chiamata numero 1 al draft e giocherà negli Orlando Magic. Notevoli anche Procida alla 36 e Spagnolo alla 50...

Banchero prima scelta NBA come Bargnani

Stefano OlivariStefano Olivari

Pubblicato il 24 giugno 2022, 11:18

Paolo Banchero è stato la prima scelta assoluta del draft NBA 2022, chiamato dagli Orlando Magic davanti a Chet Holmgren (Thunder) e Jabari Smith (Rockets). È la seconda volta nella storia che la stella del draft NBA è un italiano, 16 anni dopo Andrea Bargnani chiamato dai Toronto Raptors. Abbiamo scritto 'italiano' ma sarebbe meglio dire 'che potrebbe teoricamente giocare nella nazionale italiana'.

Sì, perché Banchero è statunitense in tutto e per tutto, ma ha anche il passaporto italiano grazie al nonno e all'interessamento della FIP: non parla una parola di italiano, non è mai stato in Italia neppure da turista e, cosa più importante di tutte visto che l'argomento è la pallacanestro, non è un prodotto della pallacanestro italiana come lo era Bargnani, cresciuto a Roma prima in SAM e Stella Azzurra e poi esploso nella Benetton Treviso. La pallacanestro italiana, intesa come movimento, può essere più orgogliosa di Gabriele Procida chiamato con il numero 36 (Blazers, ma diretto ai Pistons) e di Matteo Spagnolo con il 50 (Timberwolves), anche se nella crescita di Spagnolo è stato importante anche il Real Madrid.

Quali sono le prospettive di Banchero ai Magic, nella stagione appena terminata la seconda peggior squadra della NBA? Si tratta di una squadra giovane e con contratti relativamente leggeri, e ha senz'altro margine, al di là di Banchero, per un salto di qualità. Il quasi ventenne appena uscito dallo one and done a Duke avrà come concorrenti principali Wendell Carter, 23 anni e anche lui ex Duke, ed il venticinquenne Jonathan Isaac, giocatori con caratteristiche più definite di quelle di Banchero, ancora in evoluzione anche se di lui piace soprattutto il gioco in post. Le potenzialità per fare meglio di Bargnani, arrivato già con anni di professionismo alle spalle e la cui carriera NBA è stata comunque buona, ci sono, poi il contesto e ciò che Banchero ha dentro faranno la differenza.

Tornando all'Italia, è sicuro che Banchero non farà parte quest'anno della Nazionale di Pozzecco agli Europei, così come l'anno scorso non avrebbe risposto ad una eventuale chiamata di Sacchetti per il torneo preolimpico di Belgrado e nemmeno aveva discusso del viaggio a Tokyo: nel 2021 c'era da lavorare per farsi trovare pronto da Coach K, nel 2022 per essere competitivo ai Magic, ma nel 2023? La semplice realtà è che il ragazzo di Seattle, oltre a non essere particolarmente interessato all'Italia (si è lasciato una porta aperta, ma niente di più), potrebbe diventare troppo forte per la maglia azzurra e quindi sperare in Parigi 2024 con la maglia del suo vero paese. Se rimanesse a metà strada, come è probabile, allora l'Italia potrebbe trovare quel lungo del quale ha disperato bisogno, posto che lui abbia voglia di passare le sue estati con la maglia azzurra, cosa che Petrucci vende quasi come una certezza ma che certezza non è.

Per il momento complimenti a Banchero ed una domanda al presidente federale: se fosse cresciuto in Italia negli ultimi 15 anni Banchero sarebbe arrivato al livello attuale? Non è una domanda tendenziosa, visto che Procida e Spagnolo sono di scuola italiana, ma riferita al reclutamento di ragazzi con certi standard fisici. 

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