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Il nuovo vecchio Della Valle

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Guerin Basket dopo la diciassettesima giornata della serie A: il dominio del Covid, le dimissioni di Pavani, l'impatto di Theodore, la crisi di Napoli, l'anticipo di Coppa Italia, gli attacchi di Brescia e Sassari

Redazione

24.01.2022 ( Aggiornata il 24.01.2022 12:38 )

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La diciassettesima giornata del campionato di basket di serie A va in archivio con due partite non giocate e il conseguente aggancio della Virtus Bologna sull’Olimpia Milano, in attesa che questa recuperi la partita sul campo di Treviso. Partite saltate a parte, il Covid-19 sta condizionando anche le partite giocate, con squadre che si presentano alla palla a due con pochissimi allenamenti fatti e spesso, complici anche gli infortuni, una panchina cortissima che finisce per mostrare i suoi limiti nel finale di partita (vedere Brindisi),

Recuperi a parte, a fare notizia è la sconfitta interna della Fortitudo, mai in partita contro Tortona, motivatissima e sicuramente ormai estranea alla definizione di matricola terribile. Gli uomini di Martino sono apparsi poco motivati e sono arrivati fino a -25 prima di avere un accenno di reazione facilitato, anche, dalla naturale rilassatezza degli avversari, probabilmente anche increduli di fronte a tanta arrendevolezza. Il risultato non toglie comunque meriti alla squadra di Ramondino, capace di 92 punti (di cui 75 dal quintetto base) fuori casa, affondando nella difesa avversaria con continuità e più in generale, ormai stabilmente nella parte sinistra della classifica. Pochi minuti dopo la partita, comunicate dalla società, sono arrivate le dimissioni del presidente Christian Pavani, che ha deciso di lasciare la Fortitudo. In attesa di conoscerne le motivazioni, non si può non rilevare che la Fortitudo stia vivendo una fase quantomeno delicata, in una stagione iniziata con le dimissioni di Repesa, e proseguita con una serie di decisioni scomposte, sembrate generate da improvvisate reazioni emotive più che una indispensabile programmazione. Così le dimissioni del presidente Pavani, invece di dare una scossa alla squadra, rischiano di indebolire ancora di più la posizione di una società che mai come ora dovrebbe essere solida.

Altra sconfitta pesante quella della Reyer sul campo di Cremona. A fare la differenza probabilmente la motivazione tra le due squadre, con i lagunari troppo molli e rinunciatari, di fronte a squadra bisognosa di punti per lasciare il fondo della classifica. Coach De Raffaele nel dopo partita ha salvato la reazione dei suoi nel secondo tempo e ha preferito guardare avanti parlando dell’inserimento e dell’impatto di Theodore, così come del prossimo recupero degli infortunati, ma per il breve periodo serve un repentino cambio di marcia, prima che la situazione diventi insostenibile.

Importante vittoria di Trieste, che si rialza subito dopo la sconfitta con Reggio Emilia e rimane agganciata alla terza posizione. Per gli uomini di Ciani, oltre al consueto marchio di fabbrica di una difesa solidissima, una prova in attacco con percentuali al tiro da prima della classe, tirando addirittura meglio da tre che dalla linea della carità. A Banchi invece non sono bastati 17 rimbalzi in attacco per correggere 28% al tiro da 3 cercato con ostinazione.

Continua il momento no di Napoli, alla quinta sconfitta consecutiva. Polveri bagnate in attacco e discontinuità nell’aggressività difensiva i peccati capitali identificati da Sacripanti alla base di questa appare come una vera e propria crisi. Pochi e mal distribuiti i punti prodotti da Napoli, con Parks unico in doppia cifra dei suoi, alla disperata ricerca di un coprotagonista della fase offensiva. L’esatto contrario di quel che succede a Trento, con gli 85 punti ben distribuiti tra i giocatori scesi in campo (se si esclude Ladurner), percentuali vicine al 50% al tiro, pur nei limiti di una rotazione a 8.

Anticipo di Coppa Italia quello tra Brindisi e Bologna sponda Virtus. Due squadre che attraversano uno stato di sofferenza tra infortuni e Covid, che hanno giocato una partita condizionata da break e passaggi a vuoto, dove alla fine ha vinto chi aveva la panchina più lunga e quindi un briciolo di lucidità in più negli ultimi dieci minuti di partita che, in questo periodo, stanno diventando sempre più determinanti. Per Vitucci buona la prestazione di Perkins & Perkins e del solito Chappel, per Scariolo invece bene Alibegovic, Weems, Cordinier e Sampson, mentre non c’è pace per Nico Mannion, fermo per l’ennesima volta ai box, questa volta a causa del Covid -19.

Una partita con meno difesa e tanto attacco quella tra Brescia e Sassari, che ha visto vincenti gli uomini di Magro, riusciti in un colpo di mano finale e mettere al sicuro la partita. Buona la prestazione di Mitrou-Long e soprattutto di Amedeo Della Valle, giocatore apparso maturo, non più succube del solo talento, ma capace di essere al servizio della squadra grazie alle sue doti di attacco, ma anche servendo palloni importanti ai suoi compagni di squadra, spesso cercati dentro il pitturato. Una riscoperta per il nostro campionato e, forse, anche per la Nazionale. Sassari paga sicuramente lo sforzo di essere spesso a inseguire e, più nello specifico, paga anche l’impalpabilità in campo di Burnell che, al di là ella pessima serata al tiro, si è dimostrato incapace di impattare in alcun modo sulla partita, nonostante i tanti minuti concessigli da coach Bucchi. Impressionante la partita di Logan, straripante a livello fisico alla soglia dei 40 anni e forse giunto affaticato nei minuti finali. Al termine dei 40 minuti Sassari si è mostrata come una squadra a trazione anteriore, capace di buone medie al tiro, ma con la necessità di portare l’attacco anche vicino a canestro, per far rifiatare l’attacco e cercare punti sicuri durante i break avversari.

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