Tokyo 2020, i Giochi di Gallinari e Fontecchio

L'Italia allenata da Sacchetti ha battuto 92-82 la Germania nella prima partita dell'Olimpiade, mostrando un atteggiamento simile a quello di Belgrado. E un campione in più...

Tokyo 2020, i Giochi di Gallinari e Fontecchio
© Getty Images

Stefano OlivariStefano Olivari

Pubblicato il 25 luglio 2021, 23:57 (Aggiornato il 3 ago 2021 alle 18:05)

L’Italia di Sacchetti ha subito dimostrato di non essere appagata dall’impresa di Belgrado ed ha iniziato la sua avventura olimpica battendo 92-82 una Germania che aveva iniziato la partita in maniera strepitosa, trascinata dai canestri da tre punti di Obst e dalle invenzioni di Lo. Non diciamo che gli azzurri siano già ai quarti di finale, visto che una delle terze dei tre gironi ne rimarrà fuori, ma poco ci manca. E l’ottimo inserimento di Danilo Gallinari in questo gruppo induce all’ottimismo, in attesa della partita di mercoledì (10.20 l’orario italiano) contro l’Australia e di sabato con la Nigeria-NBA, che hanno giocato fra di loro con vittoria clamorosa della squadra di Patty Mills contro gli africani, un 84-67 maturato soprattutto nella fase finale.

L’azzurro degli Atlanta Hawks è entrato in punta di piedi, partendo addirittura dalla panchina, ma poi è stato decisivo almeno al pari di Fontecchio, ottimo al tiro /5 su 5 da tre...) e con la solita fisicità devastante, e di Tonut con le sue entrate a testa bassa. Per Gallinari in 25 minuti di gioco 18 punti, una buona difesa e un plus/minus di 19. Bene anche Mannion, pur essendo meno preciso del solito, per una volta negativo Polonara su entrambi i lati del campo. Melli si è tolto un po’ di ruggine e sta tornando Melli, mentre minuti di grande qualità, in una fase delicata, sono stati quelli giocati da Moraschini.

La Germania non aveva Schröder, certo, ma questo discorso degli assenti possono farlo in tanti: ha comunque trovato un ottimo Lo e un Giffey consistente, mentre ha abbastanza deluso l’attesisimo Moritz Wagner, a riprova che di per sé giocare nella NBA significa poco quando si è chiamati a fare la differenza. Sacchetti può essere contento di un gruppo con chiari limiti ma che sa reagire alle situazioni negative e ha digerito la fusione con i giocatori NBA (tali sono Gallinari, Mannion e fino a poco fa anche Melli, che da settmbre tornerà a Milano), cosa che negli ultimi 15 anni (da Bargnani prima scelta assoluta in poi) raramente è riuscita, sia in senso sportivo sia in quello umano, facendo perdere tantissimi treni. Su tutti quello di Rio 2016...

Dove può arrivare questa Italia? Dipende ovviamente da contro chi verranno giocati i quarti di finale. Che verranno sì sorteggiati, ma con le migliori in un'urna (le tre prime e la migliore delle tre seconde) e le altre in un'altra. In altre parole, qualificarsi da terzi significhereebbe molto probabilmente trovare Stati Uniti o Spagna, visto che nei quarti non si possono trovare squadre del proprio girone. Dare il massimo quindi conviene sempre, ma questo Sacchetti l'ha sempre saputo anche senza entrare nei dettagli della formula. 

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