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Il campionato a parte di Messina© Getty Images

Il campionato a parte di Messina

Il punto sulla pallacanestro italiana dopo la seconda giornata di Serie A. Lo strapotere dell'Olimpia, la fatica della Virtus, l'attesa di Pozzecco, la sofferenza di Sacchetti e Repesa...

Redazione

06.10.2020 ( Aggiornata il 06.10.2020 14:23 )

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Seconda giornata della Setie A di pallacanestro in archivio, con poche sorprese e qualche certezza. Una giornata quasi anonima, con le squadre che diramano comunicati stampa per prendere le distanze dalle decisioni, qualsiasi esse siano, prese circa la presenza dei tifosi nei palazzi dello sport. Partite giocate davanti a poche centinaia di spettatori, con tagliandi che rimangono invenduti anche limitando la capienza, e tifosi che non vanno a vedere le partite perché vorrebbero ingressi per tutti. Una situazione confusa ma dove per fortuna, finora, si sono giocate tutte le partite, dove non si ha paura di fare brutte figure, perché per fortuna (sempre fino ad ora) c’è il calcio che fa peggio, anche se i fatti dimostrano che in termini di audience conta di più una partita non giocata (di calcio) che 8 giocate (di basket). Normale, è il calcio, si dirà. Ma qualche crepa inizia ad aprirsi, se è vero che anche Luca Baraldi, AD della Virtus Bologna, squadra in salute, in attesa del prossimo DPCM, si chiede se abbia senso giocare a porte chiuse un campionato dove non ci sarà modo di coprire le spese sostenute. E se forse la Lega non si debba far portavoce di richieste che tutelino quelle società che si trovano già in difficoltà e che difficilmente arriveranno alla fine della regular season se le cose non cambieranno.

Milano pare destinata a un campionato a parte, sul patrio suolo, dopo aver dato quaranta punti di distacco a una De Longhi in partita per una manciata di minuti, il tempo di un respiro. Impressionante la prova di forza dell’Olimpia che, galvanizzata dall’esordio (vincente) in Eurolega, ha mandato a referto tutti i suoi uomini (naturalmente quelli che non erano in tribuna per il turnover), perdendo contro Treviso solo nella statistica dei tiri liberi (peccato veniale? Forse, ma solo se stai vincendo di 40 punti) per una valutazione complessiva di 141 a 50.

Bene anche Venezia che a Cremona perde (e di un punto) solo il secondo quarto, ma di fatto non mette mai a rischio la vittoria contro gli uomini di coach Galbiati colpevoli un 4 su 21 al tiro da 3 e di una media sotto il 50% al tiro da 2. Venezia è una delle candidate alla lotta per il titolo ma, a onor del vero, Cremona non è mai sembrata in partita e in particolar modo negli ultimi due quarti è apparsa stanca e con poco ossigeno per organizzare il gioco. Qualche passo in più rispetto alla gara con Trieste, ma tantissima strada da fare.

Equilibrata e combattuta la partita tra la Germani Brescia e la Segafredo Bologna, con la Virtus che avrebbe potuto chiudere con minor affanno con una percentuale ai liberi appena superiore alla sufficienza. Sugli scudi Cherry – 24 punti con 6 su 8 da 3 – per i padroni di casa e Teodosic per gli ospiti, che sa essere realizzatore e uomo squadra, chiudendo con 19 punti e 7 assist. La Virtus Bologna continua a migliorare, anche se il margine sembra essere ancora molto, mentre Brescia resta a zero punti, ma con la consapevolezza di valere di più.

Sorprende, ma non tantissimo, la vittoria dell’Allianz Pallacanestro Trieste sul campo del Banco di Sardegna Sassari, con gli ospiti a inseguire, dopo un primo quarto al limite del disastroso, senza mai disunirsi, dimostrandosi duttili e capaci di replicare colpo su colpo e poi di imporre il proprio gioco, che parte dal dominio sotto i tabelloni, in una partita da 94 rimbalzi complessivi. Pozzecco nel post partita parla di una squadra che non ha rispettato le consegne, e che si è un po’ persa nel gioco, dopo la vittoria della scorsa settimana contro Pesaro. In arrivo in rosa Justin Tillman, basterà a ritrovare la strada?

Partita fin troppo facile per gli uomini di coach Vitucci che, tra le mura amiche, vincono largamente i primi tre quarti contro la Virtus Roma, lasciando agli ospiti un pareggio nell’ultimo quarto. Tutti a referto (tranne il diciottenne Alessandro Guido) i giocatori di Brindisi che ora sono attesi in casa di Reggio Emilia. Buio fitto per Roma, sicuramente penalizzata dall’assenza di Evans e dalle non buone condizioni di Campogrande e Hunt. Ma non è il caso di cercare scuse: la squadra dovrà cercare nuovi equilibri e (e nuovi giocatori) visto che di Evans dovrà fare a meno per tutta la stagione. In caso contrario, l’obiettivo salvezza non è più così scontato.

Resta a zero punti la Dolomiti Energia Trento, dopo una partita passata a giocarsela colpo su colpo con Reggio Emilia che nel finale ha dimostrato lucidità sufficiente a superare i padroni di casa. Notizie positive per Brienza vengono dal playmaker Browne e da Maye, mentre gli ospiti chiudono l’incontro con un inarrivabile 52% da tre punti che condiziona la partita e naturalmente il risultato.

Resta anche a zero punti la Fortitudo Bologna di Coach Sacchetti, che accusa la seconda sconfitta, la prima tra le mura amiche, contro Varese. A condizionare la partita sono i bombardieri di Varese (Douglas su tutti): con il solo Morse a non andare a bersaglio dalla lunga distanza e un complessivo 17 su 34 cui i bolognesi non riescono a replicare. Sacchetti parla di cattiveria che ancora non si vede, ma rispetto a Roma qualche passo in più è stato fatto. Domenica prossima primo spareggio in fondo alla classifica con Trento, servirà davvero la cattiveria del Coach, ma soprattutto dei suoi uomini.

A chiudere la giornata la partita tra Cantù e Pesaro, in posticipo serale su Rai Sport. Una gara sicuramente non da prima serata con Pesaro che gioca solo tra il secondo e il terzo quarto ma rimane a corto di carburante per il rush finale. E con Cantù che nonostante faccia di tutto per rimettere gli avversari in partita, riesce a riprendere il controllo della situazione nell’ultimo quarto. Nel complesso non una bella partita, con larghi tratti di basket – confusione, medie non proprio da prime della classe e l’espulsione di Jasmin Repesa, che è sembrato particolarmente sofferente sulla panchina della Vuelle.

Dolomiti Energia Trentino - UNAHOTELS Reggio Emilia 81 – 87

Vanoli Basket Cremona - Umana Reyer Venezia 66 - 83                 

A|X Armani Exchange Milano - De'Longhi Treviso 104 - 64                           

Germani Brescia - Virtus Segafredo Bologna 80 - 81                        

Banco di Sardegna Sassari - Allianz Pallacanestro Trieste 72 - 74               

Fortitudo Lavoropiù Bologna - Openjobmetis Varese 83 - 88                       

Happy Casa Brindisi - Virtus Roma 92 - 67                           

Acqua S.Bernardo Cantù - Carpegna Prosciutto Pesaro 81 - 72  

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