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I Giochi di Aradori (Guerin Basket)

I Giochi di Aradori (Guerin Basket)

Redazione

04.04.2016 ( Aggiornata il 04.04.2016 19:03 )

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Il campionato di Serie A si avvia alla conclusione della stagione regolare con le otto squadre di testa che sembrano aver staccato il biglietto dei playoff, le successive tre – Varese, Brindisi e Capo d’Orlando – che matematicamente potrebbero ancora partecipare alla fase successiva ma rischiano di trovarsi invischiate nella lotta per la salvezza - e le successive 5 - Caserta, Cantù, Bologna e Pesaro a quota 20 e Torino a quota 18 punti – in piena lotta per non retrocedere. Milano perde a sorpresa contro Capo d’Orlando che, giocando la partita della vita, grazie anche a un parziale di 22 a 9 nell’ultimo periodo e a un Boatright da 20 punti, si porta a quota 22, in una zona che, oggi, vuol dire sicurezza. Oltre la partita Milano perde anche capitan Gentile, che nel primo periodo rimedia una lesione al legamento dell’indice della mano destra. Il nazionale probabilmente dovrà operarsi e non sarà in campo prima 40 giorni. Non una bella notizia per Repesa, che adesso - ma in questa stagione non è cosa nuova - dovrà dimostrare che la sua squadra è talmente solida da poter rinunciare alla stella attorno alla quale doveva girare. 21 giocatori in campo al PalaBigi, e se non è record poco ci manca. Reggio Emilia vince contro Brindisi, che ormai deve guardarsi le spalle dalle pretendenti alla salvezza, e consolida il suo secondo posto tra Milano – a due punti – e Cremona – idem ma a inseguire – che nel posticipo della sera ha messo nei guai Cantù. Per Menetti ancora una maiuscola prova di Aradori – 19 punti e 9 rimbalzi – che sembra ormai pronto per il preolimpico, ben supportato da Polonara e Kaukenas. Al netto degli infortuni e con Della Valle in forma, Reggio Emilia è al momento l’alternativa più valida all’Olimpia Milano. Moretti ritrova la sua Pistoia e anche una vittoria che vuol dire ossigeno puro, per una squadra che non ha mai avuto la continuità e la personalità necessarie per portarsi in zona playoff. Esposito non riconosce più la sua squadra, che si “perde alle prime difficoltà”, pur iniziando tutte le partite armata di tanta buona volontà. Ciò nonostante, Pistoia pare destinata a fare i playoff – ma più per quanto fatto che per quanto sta facendo – mentre Moretti deve trovare almeno altri 4 punti per salvarsi. Coach Vitucci, a quota 12 punti, dopo la sconfitta con Capo d’Orlando e ormai con le spalle ben attaccate al muro, aveva parlato di una squadra in salute che avrebbe detto la sua fino alla fine. Da allora l’Auxilium ha messo in riga Trento, Pistoia, e per ultima Avellino, che non perdeva (e quindi vinceva) da 101 giorni, dando ragione al proprio coach e prolungando la lotta per la salvezza che pareva invece chiusa. Avellino ferma la striscia vincente a 12 partite consecutive, perdendo contro l’avversaria che sembrava più abbordabile. Ci può stare, ma la sconfitta al momento le costa il terzo posto e magari anche qualche certezza. Dopo un supplementare, Pesaro risponde al colpo battuto da Capo d’Orlando e Torino e conquista due punti che valgono oro per avere una posizione privilegiata nella lotta per non retrocedere. Fondamentale Daye, che realizza 23 punti e cattura 11 rimbalzi in 40 minuti; accanto a lui Lydeka, che chiude con 21 punti e 12 rimbalzi, in 33 minuti di gioco. Venezia perde una buona occasione per tenera a distanza Sassari e assestarsi al settimo posto. Basse le percentuali al tiro per la squadra di De Raffaele che perde anche il confronto a rimbalzo e fatica (e molto) a ritrovarsi. Respira finalmente Sassari, che vince contro la Juve Caserta in una gara combattuta solo nel primo periodo e poco spettacolare. Pasquini va in campo con tutti i suoi giocatori, ad esclusione di Marconato. Che stia cercando ancora le rotazioni giuste o che voglia l’apporto di tutti, il risultato è arrivato e porta aria fresca in un ambiente che ha bisogno di ritrovare fiducia. Dell’Agnello deve di nuovo alzare bandiera bianca, in una stagione in cui la sfortuna non abbandona i bianconeri. Ora la Juve è a un passo dall’ultima posizione, i tifosi si apprestano a rivivere l’emozionante finale dello scorso anno, sperando che l’esito sia assolutamente diverso. Trento riprende la sua corsa e vince la seconda di seguito a spese di Bologna, che ora si trova in piena lotta per la retrocessione. Buscaglia si gode le prestazioni di Pascolo, in grande stato di forma e di Lockett, mentre, sulla panchina opposta, Valli paga una pessima serata al tiro da parte dei suoi, che non riescono ad andare oltre percentuali da prima divisione. Chiude la giornata la vittoria di Cremona, ancora priva di Luca Vitali, su Cantù. Come per Venezia, anche qui serve un supplementare per dirimere la contesa e alla fine la supremazia di Cremona passa anche per un predominio, non netto, ma significativo a rimbalzo – dove tutti in realtà si aspettavano un vantaggio per Cantù, tradita proprio dalla torre Fesenko – che ha concesso ai padroni di casa secondi tiri importanti. La squadra di Pancotto consolida il suo terzo posto, a Cantù invece si riprende a parlare di taglio per Bazarevich, chiamato a dirigere un’orchestra che ancora fatica a suonare assieme.

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