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La pallacanestro giorno per giorno alla Sardara

La pallacanestro giorno per giorno alla Sardara

Redazione

15.03.2016 ( Aggiornata il 15.03.2016 18:21 )

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Con il posticipo tra Brindisi e Avellino si chiude l’ottava giornata di ritorno. A dettare legge sono Milano e Avellino, con Reggio Emilia che si aggrappa a una prova super del suo uomo più imprevedibile. In crisi Torino, Sassari e per risultati anche Venezia. Con Trento che pare aver dimenticato come si fa a vincere. Venezia perde in casa contro i primi della classe al termine di una partita equilibrata che avrebbe meritato un pubblico più numeroso. De Raffaele parte buttando nella mischia Tonut, cui viene chiesto di arginare Gentile. Un po’ troppo per il giovane della Reyer, che paga la maggiore esperienza e la propensione all’uno contro uno del capitano dell’Olimpia. Fuori dai primi cinque Ress, che porta a casa solo 4 punti e 5 rimbalzi. Bene Goss che realizza 19 punti alzandosi dalla panchina, mentre Viggiano si ferma a 11. La sconfitta ci può stare: Milano è di una categoria superiore e lo dimostra vincendo anche senza Simon e con Jenkins a mezzo servizio. Preoccupa però la classifica che ora vede al settimo posto Sassari, Trento e Venezia, le tre sorprese dello scorso anno, in compagnia di Brindisi con Cantù a inseguire due punti dietro. L’Olimpia continua con la messa a punto e vince anche quando non gioca bene. Un segnale di forza difficile da non cogliere. Bene Gentile e Lafayette, con Batista che chiude con 8 su 10 da 2 punti e assieme a Macvan domina in area, dove la Reyer è più debole. Bologna vince su Varese e stacca il biglietto per la salvezza. Valli finalmente vede un po’ di luce e può giocare un finale di stagione tranquillo ma non rilassato con i playoff a 4 punti e la retrocessione a 6. Continua senza acuti e sotto la sufficienza la stagione di Varese, mai in partita contro Bologna, dominata a rimbalzo e capace di soli 67 punti in attacco. Finire il campionato in maniera dignitosa l’obiettivo di Moretti: ci sarebbe ancora la possibilità di giocarsi un posto ai playoff, ma non con questo spirito. A Pistoia va in scena la partita tra le due sorprese del campionato con Cremona che, più concreta in attacco e attenta in difesa, riesce a far sua la posta. Cremona si consolida al terzo posto, mentre Pistoia al momento vive in un solitario quinto posto. Capo d’Orlando vince la partita della vita, quella che apre la porta della salvezza e pianta l’ennesimo chiodo sulla bara di Torino. La squadra di Vitucci (chissà che il coach non si sia pentito di non aver aspettato la chiamata di Venezia) non è condannata matematicamente, ma al momento non sembra dare segnali di ripresa. Troppo discontinui i giocatori e troppe vicende extra cestistiche hanno impedito alla Manital di avere un rendimento costante. Provarci in ogni caso è obbligatorio, se non altro per capire con quale spirito si giocherà la prossima stagione. Cantù distrugge Caserta con una grande prestazione del quintetto base e una prova mostruosa del suo pivot Fesenko che segna 19 punti con 8 su 10 da due e cattura 15 rimbalzi di cui 6 offensivi. Troppo forte fisicamente Cantù, in particolar modo vicino al canestro dove il duo HuntSlokar non riesce ad arginare la forza dei centri avversari. La rivoluzione Russa sta portando dei risultati, presto o tardi che sia, Bazarevich inizia a raccogliere i frutti del suo lavoro, con la speranza che Sassari, Trento e Venezia siano davvero in crisi. Reggio Emilia vince sul campo di Trento, con una prestazione incredibile di Della Valle, capace di 31 punti complessivi di cui 18 – tutti da 3 – nel quarto e decisivo periodo. Trento ha la sfortuna di incontrare Reggio Emilia in una serata in cui la media complessiva da 3 punti degli ospiti è del 57% (più di Steph Curry, per fare un esempio, sia pure a una distanza diversa). D’altro canto però la squadra di Buscaglia ha il demerito di essersi più volte disunita sotto il bombardamento nemico, finendo sotto nel periodo decisivo e dimostrandosi incapace di reagire di squadra. Avellino vince con Brindisi e segna la decima vittoria consecutiva. Solo Milano, ma in coppa, è riuscita recentemente a battere la squadra di Sacripanti, che con questa vittoria ha rinforzato il suo quarto posto. Il GM Alberani mette le mani avanti e dichiara che lui e il Coach saranno ad Avellino anche per la prossima stagione. Si vince quindi e probabilmente qualche sirena canta alle orecchie degli artefici di questa bella stagione. Tutto è da dimostrare e i playoff, per come sta giocando la squadra ora, non possono essere considerati un punto di arrivo. All’Adriatic Arena Pesaro cancella dal campo quel poco della Dinamo che era giunto dalla Sardegna e di fatto chiude il discorso salvezza portandosi nel gruppo a + 6 da Torino che, salvo miracoli, la prossima stagione la passerà in Lega 2. Ben 21 i punti di scarto tra le due squadre, inimmaginabile fino a qualche mese fa. Quasi infallibile Daye dalla lunetta che a fine partita porta a casa 17 punti, e 11 rimbalzi. Finalmente Paolini può tirare un sospiro di sollievo, ma non i remi in barca: la stagione non è finita e più di un giocatore deve far capire se il suo futuro sarà in quel di Pesaro o altrove e anche il coach sempre seduto, senza mai star comodo sulla panchina della Libertas, probabilmente qualcosa da dimostrare ancora ce l’ha. Sassari è allo sbando. L’idea di Sardara di responsabilizzare i giocatori mettendo in panchina il General Manager Pasquini a dirigere la truppa non ha dato i risultati sperati anzi, pare aver demotivato ancora di più il gruppo. I tifosi dal canto loro volevano e si aspettavano per questo finale di stagione una squadra che avesse lo spirito di quella che lo scorso anno, collezionando uno scalpo dopo l’altro, si era trovata a vincere il campionato. Tutti delusi quindi e a farne le spese Tony Mitchell, esonerato dopo la gara. Stanco delle critiche che piovono sulle sue scelte Sardara ha pubblicato su Facebook il CV di Pasquini, a voler ricordare che non è l’ultimo arrivato e, riferendosi ai giornalisti, ha rimproverato chi attacca la sua squadra, quasi per partito preso. Sardara è il presidente della Dinamo e può fare e farne ciò che vuole, ma chi scrive, tifa e segue la serie A è altrettanto libero di criticare e di esprimere la propria opinione. È molto difficile non notare che il presidente ha licenziato l’allenatore con cui ha vinto lo scudetto e l’MVP della passata stagione, ha lasciato andare e poi ripreso Kadji, uno dei migliori giocatori nella cavalcata scudetto e assunto e poi licenziato un allenatore (subentrato a Sacchetti) per mettere al suo posto un general manager. Con scelte così, non sorrette dai risultati, è facile esporsi al vento delle critiche. Quello che sta avvenendo a Sassari porta a chiedersi quanto conti al giorno d’oggi la figura del coach. Tramontati i giorni in cui alla corte del primo allenatore nascevano vere e proprie scuole caratterizzate da una identità di gioco, declinata in realtà diverse, si cerca ora una figura che piaccia ai giocatori, ne sfrutti le peculiarità e non pretenda di cambiare o migliorare nessuno. È il regolamento che permette, anzi, determina tutto questo: non si investe tempo su giocatori che generalmente finiscono la stagione con una maglia di versa da quella con cui l’hanno iniziata. Non c’è tempo e modo di costruire un gioco che non sia facile da mettere in pratica e se qualcuno non si sa adattare si manda via e si sostituisce. Hard discount degli stranieri, pick & roll in campo e tanto, tantissimo tiro da tre. Quindi Sardara, ma non solo lui, decide che può smantellare il suo “reparto tecnico” a vantaggio della squadra, che tanto troverà la sua strada. Forse. Al momento no. Twitter @luigi_ceccon 8° Giornata Umana Reyer Venezia - EA7 Emporio Armani Milano 81-85 Consultinvest Pesaro - Banco di Sardegna Sassari 86-65 Obiettivo Lavoro Bologna - Openjobmetis Varese 76-67             Giorgio Tesi Group Pistoia - Vanoli Cremona 72-79 Betaland Capo d'Orlando - Manital Torino 86-73 Acqua Vitasnella Cantù                 - Pasta Reggia Caserta 92-69 Dolomiti Energia Trentino - Grissin Bon Reggio Emilia 84-90 Enel Brindisi - Sidigas Avellino 82-89

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