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La sassata di Avellino

Redazione

04.11.2014 ( Aggiornata il 04.11.2014 16:13 )

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Quarta giornata, si entra nel vivo del campionato: Virtus Roma e Dinamo Sassari si ritrovano nella capitale per la rivincita della Supercoppa. Venezia ospita Varese: occhi puntati sulle panchine. Per il posticipo Avellino attende in casa Milano, per quella che viene definita una vera e propria “missione da lupi”. Acea Virtus Roma-Banco di Sardegna Sassari 75-84 Posticipo di gran lusso al PalaTiziano dove Roma attende la Dinamo Sassari da cui è stata letteralmente spazzata via quattro settimane prima nella (semi)finale di Supercoppa. Roma dopo una partita così deve fare un bell’esame di coscienza. Dalmonte ha parlato di musi lunghi sia per chi gioca molto sia per chi gioca pochi minuti. A Roma sono mancati i punti delle guardie Triche (alla prima “stecca” stagionale) e Stiptevic che nella capitale pare aver iniziato una sua personale guerra contro il canestro. La squadra è rimasta in partita fino a 5 minuti da termine, in particolar modo grazie a una difesa molto reattiva e ai rimbalzi offensivi (20) che le hanno permesso di costruire secondi e terzi tiri. Non è stato il bombardamento da tre a demolire i virtussini, ma è mancato quel guizzo in più, la convinzione e la concentrazione necessarie per chiudere quando era il momento. Bene Gibson e Morgan, sprecone Jones, male De Zeeuw. Menzione per D’Ercole, che realizza il primo tiro da 3 della stagione (e questo la dice lunga) al primo tentativo e poi non tira più (forse per non sporcarsi la media). Dietro la lavagna! Sassari mette subito in campo il proprio gioco: contropiede devastanti, atletismo, difesa e tiro da fuori. Ed è proprio il tiro da fuori a fare la differenza nella rima metà della partita, quando gli isolani raggiungono l’89% di media (8 su 9), media … siderale, addirittura migliore di quella che hanno dalla linea della carità. Il solco scavato arriva a +16 che rimane +12 all’intervallo lungo. Nella ripresa qualcosa cambia e dalla lunga le medie calano improvvisamente. Sassari non riesce a evitare il rientro di Roma, mantenendo però sempre il vantaggio (anche di un punto solo) statistico e psicologico sugli avversari. Il vero  capolavoro però è nell’ultimo quarto, quando Sassari si trasforma e non spreca più un pallone in attacco, capitalizzando al massimo ogni possesso e recuperando anche qualche rimbalzo in più in difesa e in attacco. La vittoria viene da lì dalla solidità che il gruppo dimostra nei confronti di Roma, sfinita dal continuo rincorrere. Buonissimi Dyson (21) e Logan (17), l’atletismo e la concretezza di Lawal ma la prestazione è davvero corale. Si vola a Madrid (da primi in classifica … ma in serie A) Umana Reyer Venezia - Openjobmetis Varese 98-95 C’è tutto quel che serve per fare di Venezia – Varese una partita importante: scontro tra due squadre che puntano al vertice, l’esperto e posato Recalcati contro il giovane e istrionico Pozzecco, ma più di tutto l’incontro tra l’allievo e il maestro che si abbracciano prima della partita e anche (e soprattutto) dopo, quando Recalcati consola il suo ex playmaker in una di quelle immagini che a guardarle fanno solo bene. Venezia si sta costruendo un passo alla volta. Vuole una identità solida e consapevole dei propri mezzi e tutti i suoi uomini stanno crescendo in questa direzione. Esempio per tutti Peric che sta trovando una buona continuità in attacco e solidità in difesa e che porta Venezia sulle spalle per la prima parte della gara. Strepitoso Viggiano con 27 punti e Goss, sogno di ogni allenatore, che ai 18 punti realizzati in precedenza aggiunge gli ultimi 3, realizzati a 0’’ e 55 centesimi dalla fine, sul 95 pari e dopo aver tenuto palla in mano per 6 secondi. Capitano e coraggioso! Varese arriva a Venezia dopo la maratona della precedente partita (3 overtime contro Reggio Emilila) e senza Kangur alle prese con problemi fisici. Al suo posto Okoye risponde presente con una buona prestazione, ma anche accorciando la panchina. Bene come al solito Rautins (21) e Daniel (17), mentre tardivo (forse) il risveglio di Diawara, che realizza la maggior parte dei suoi 14 punti nella seconda metà della gara. Alla fine altra partita persa sul fil di lana, dopo aver condotto la gara per lungo tempo. Varese ha il pregio di affrontare gli avversari a viso aperto, predilige correre e sa rispondere colpo su colpo. Non ha paura e alla fine perde pur avendo segnato 95 punti. Dice il saggio: “se incontri il Buddha uccidilo” … sarà per la prossima Poz! Vanoli Cremona - Upea Capo d'Orlando 76-78 Al Palaradi si trovano di fronte Cremona, la sorpresa del campionato (fin qui) e la neopromossa Orlandina ancora a caccia dei primi due punti. La Vanoli in settimana ha tesserato Cusin, il pivot Friulano inamovibile in nazionale ma incapace di trovare una squadra di club con cui giocare in campionato. La Vanoli e il suo coach Pancotto non vogliono tenere un alto profilo e parlano di salvezza da raggiungere. In questo senso l’Orlandina è un avversario diretto ed è importantissimo vincere. Cremona però non riesce a essere continua, subisce molto i cambi di ritmo degli avversari e dopo aver recuperato lo svantaggio nel terzo e nell’ultimo quarto, fallisce l’appoggio a canestro del pareggio  con Vitali (autore di soli 3 punti).  Bene Cusin (12 punti) al suo esordio, capace di dare un apporto costante alla squadra e con ampi margini di miglioramento. Sugli scudi Hayes,  e Clark,  ancora poco da Mian che segna 3 punti nel primo quarto e poi sparisce. Serve continuità. L’Upea prende i primi due punti del campionato e lo fa su un campo di una diretta concorrente per la salvezza. Impressionante la grinta del gruppo che non cede mai, accelera quando possibile e recupera sempre quando va sotto. Griggioli può contare su un Freeman immarcabile (25 punti per lui), Archie che ne segna 21 e Hunt con 12. Niente invece da Basile e Soragna. L’Orlandina riesce a staccare il fondo della classifica, dove si fa buio per Pesaro e Caserta e può contare sul prossimo turno in casa dove riceverà Avellino, altra concorrente diretta. Sulla buona strada. Sidigas Avellino - EA7 Emporio Armani Milano 73-69 Facilissimo e poco originale: Davide tira una bella sassata e Golia va al tappeto. Finisce così la partita tra Avellino a caccia della seconda vittoria e Milano che invece inseguiva la quarta (quest’anno) consecutiva e la 23esima complessiva (con il riporto delle diciannove del campionato scorso). Avellino domina la partita dall’inizio alla fine. Mette Milano alle corde e picchia finché ne ha con una difesa aggressiva e un attacco ben bilanciato che morde il canestro da vicino nel primo quarto e poi prende a martellare da fuori nel secondo. L’inizio partita dice 15-0 e solo dopo la seconda sospensione di Banchi arriva il primo punto milanese. Haga e Cavalieri aprono la scatola da fuori nel secondo quarto e il divario aumenta fino a + 21 all’intervallo lungo. Il terzo quarto scivola via in equilibrio e alla fine Vitucci si trova a combattere nell’ultimo periodo per evitare il rientro di Milano. Bene Gaines con 16 punti, Anosike con 13 e 9 rimbalzi, Harper con 12 e 9 rimbalzi anche lui. Il calendario per la prossima dice Capo d’Orlando: in alto il morale! Milano non entra mai in partita. Banchi prova a scuotere i suoi ma non ottiene molto in cambio se non una tardiva reazione che non serve a recuperare lo svantaggio accumulato. Da incubo la media al tiro da 3 (15% totale). Evita la figuraccia oltre che la sconfitta grazie a una miglior difesa nell’ultimo quarto e a Capitan Gentile che segna (e spesso schiaccia) in faccia alla difesa e si danna l’anima in attacco, ma senza essere contagioso. Raggiungono la sufficienza anche Brooks e Ragland (rispettivamente 16 e 12 punti). Banchi deve tenere alta la concentrazione dei suoi, divisi tra un campionato da vincere a mani basse e una Eurolega che invece si dimostra ostica, con il rischio di restare a competere solo per il primo. Dietro la lavagna! Grissin Bon Reggio Emilia - Consultinvest Pesaro 91-73 Reggio Emilia sbriga la pratica Pesaro, vince la terza su quattro e si porta in alto in classifica. Troppo facile la partita per la squadra di Menetti che si porta subito in vantaggio e naviga sul più 20 senza dilagare ma anche senza mai sentirsi in pericolo. Ispiratissimo Polonara (17 per lui), Taylor con 15, Cervi (14)  e Kaukenas che ne segna 18. Aspettiamo altri esami. Pesaro perde di nuovo, ma la cosa grave è che non rischia mai di vincere. Sotto dall’inizio alla fine, non ha modo di arginare Reggio Emilia e 91 punti subiti sono davvero troppi per pensare di giocarsi la partita. LaQuinton Ross si conferma gran realizzatore, ma anche e forse soprattutto per mancanza di alternative con i soli Williams e Musso a cercare di … spingere la carretta. Dell’Agnello deve prendere urgenti provvedimenti. Enel Brindisi - Dolomiti Energia Trento 82 – 74 Brindisi difende il fattore campo e sfodera una buona prestazione nonostante la mancanza (pesante) di Mays che il buon Zerini (205 cm per 105 chili … ma ne dimostra di più!)  non ha fatto assolutamente rimpiangere. Buona la prova in difesa e ottimi gli apporti di Harper e Denmon entrambi autori di 18 punti e di Turner con 12. Bucchi alla fine ha potuto contare su qualche realizzazione pesante in più degli avversari, nei momenti topici e su una risposta vicino canestro. Solidi! Trento fa una buona gara, che per tre quarti riesce a tenere sul filo dell’equilibrio, chiudendo il primo periodo in vantaggio e il terzo sul 61 pari. Buscaglia è al suo primo anno in serie A ma sa ben mischiare le carte. Dirige e i suoi eseguono a puntino e nel secondo quarto manda in bambola Brindisi cambiando difesa tre volte di seguito (monotono il basket, vero?). Benissimo i soliti Mitchell (22) e Owens (19), nessun altro in doppia cifra, forse il coro deve cantare un po’ meglio e dare più appoggio ai solisti. E a Varese come la mettiamo? Pasta Reggia Caserta - Giorgio Tesi Group Pistoia 59-63 Caserta perde una buona occasione per portarsi a due punti e lasciare il fondo della classifica  che ora dice 0 su 4. Molin può contare su un immenso Young (26 punti in totale per lui) che da solo riprende Pistoia nei tentativi di fuga iniziale e su Howell che porta 12 punte in dote. Troppo poco dagli altri: nessuno in doppia cifra e a dirla tutta nessuno neanche vicino ad arrivarci.  Per il futuro c’è bisogno di maggiore apporto di tutti e (forse) di un rinforzo. Al lavoro!! Pistoia torna a essere la squadra aggressiva dello scorso anno. L’impronta del coach Moretti è sempre la stessa: si lotta fino alla fine. La partita di per se non è bella: punteggi bassi e una infinità di palloni buttati (più che persi) non fanno certo spettacolo. Ma nella bagarre, Pistoia si muove meglio e alla fine arriva più lucida agli ultimi 5 minuti che valgono la vittoria. Bene Gilbert, Ariel e Hall, solo 4 per Cinciarini e panca per Moretti jr. Pari avanti tutta! Acqua Vitasnella Cantù - Granarolo Bologna 89-67 Cantù svolge il suo compito con buona diligenza: alto il divario tra le due squadre, ha il pregio di non distrarsi mai e di non perdere il controllo della partita. Buona la difesa e gli apporti in attacco di Mbodj (15 per lui) Jones (13) e Gentile, 12 punti e una gestione attenta della squadra. Sacripanti sta raccogliendo i frutti di un ottimo lavoro per un campionato che potrà essere a ridosso delle prime. Bologna non deve recriminare molto. La differenza tra le due squadre c’è e la Mapooro Arena, pur se non gremita in ogni ordine di posti, è un campo davvero difficile su cui giocare. Valli prova a ruotare tutti i suoi uomini utili, ma non ha il consueto apporto da Mazzola che si ferma a 9 punti e solo White e Hazell superano quota 10. Si continua in Trasferta, questa volta in quel di Pistoia … brutto cliente! Luigi Ceccon, per Guerin Basket

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