Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Auguri Guerino

Auguri Guerino

Il Guerin Sportivo compie 108 anni, continuando ad attraversare la storia e rimanendo fedele all'ispirazione originaria: un guerriero, un cavaliere, un italiano...

Stefano Olivari

04.01.2020 14:40

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Il Guerin Sportivo compie 108 anni, essendo nato il 4 gennaio 1912. Non è una cifra tonda, certo, ma fa lo stesso impressione che una realtà giornalistica abbia attraversato 108 anni della storia d’Italia resistendo nella versione cartacea, pur cambiando peridodicità, e da una decina di anni allargandosi sul web. Rimane la pubblicazione sportiva più longeva del mondo e non può essere un caso.

Molti lettori viventi ricordano il Guerino quando la redazione aveva sede a Milano, molti altri un po' più giovani gli si sono avvicinati negli anni Settanta dopo il trasferimento a Bologna. In pochi sanno però che la sua avventura è iniziata a Torino, per merito di Corrado Corradini, giornalista del settimanale torinese La Stampa Sportiva, che prendendo spunto da alcune riviste francesi volle con un gruppo di amici fondare un giornale di critica sportiva, con articoli polemici. Un’idea modernissima, visto che oggi le notizie le dà la rete ed il giornale deve per forza andare oltre. 

Perché Guerin Sportivo? L’ispirazione fu il Guerin Meschino (conosciuto anche con due erre, Guerrin), titolo di un romanzo cavalleresco italiano scritto nel 1410: un po’ un sottolineare l’indole battagliera del giornale, che a dire il vero dovrebbe essere la caratteristica di tutti i giornali. Corradini la guerra vera la fece anche, da ufficiale, e per quattro anni le pubblicazioni del Guerino furono sospese. Tornato vivo, fece ripartire questa grande storia rimanendo direttore fino al 1936.

Suo successore fu Emilio Colombo, passato dalla direzione della Gazzetta dello Sport a quella del Guerino: quasi in contemporeanea divenne anche presidente del Milan… Fu con lui che nel 1945 avvenne il trasferimento a Milano, seguito da un altro cambio di direzione (Bruno Slawitz) e dall’acquisto nel 1953 da parte del Conte Alberto Rognoni, uno dei personaggi più interessanti della storia del nostro calcio. Con la direzione di Gianni Brera iniziò l’età dell’oro, come vendite e prestigio, in un’Italia dove si leggeva sempre di più (altri tempi). Dalla direzione di Italo Cucci a quella di Ivan Zazzaroni, passando per Adalberto Bortolotti, Marino Bartoletti, Domenico Morace e Matteo Marani, il Guerin Sportivo è rimasto un marchio riconoscibilissimo anche fuori dall’Italia, al punto che viene citato anche da chi non ne ha mai acquistato una copia. Ogni compleanno è un buon compleanno, per un giornale anche di più. 

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