Pagine Olimpiche: l'ultimo volo di Menichelli

Pagine Olimpiche: l'ultimo volo di Menichelli

Pubblicato il 18 luglio 2016, 18:27

Provare ad agguantare la gloria, ancora una volta, con un'acrobazia leggera ed elegante. Quel tendine urla, ma Franco Menichelli riesce a spingersi quasi fino al termine dell'esercizio. Poi, in un attimo, il sogno svanisce. Città del Messico, Olimpiadi 1968. Il romano Franco Menichelli è la punta di diamante della ginnastica italiana. Classe 1941, è riuscito a diventare più famoso del fratello maggiore Giampaolo, calciatore della Juventus e della Nazionale azzurra. Per ribaltare le "gerarchie familiari" Franco si è dato parecchio da fare: ai Giochi Olimpici 1960, proprio nella sua Roma, ha portato a casa due bronzi nel corpo libero - la sua specialità - e nel concorso generale a squadre. Quattro anni dopo, a Tokyo, l'apoteosi con altre tre medaglie, una per ciascun metallo. L'oro arriva con un' impeccabile prova da 9.80 nel corpo libero. Menichelli entra così nella storia dello sport azzurro quale ginnasta più decorato alle Olimpiadi, più dei leggendari Alberto Braglia e Romeo Neri. Quest'ultimo fu proprio colui che fece debuttare Franco appena sedicenne in Nazionale, nel 1957. Menichelli giunse in Messico dopo un quadriennio in cui si era mantenuto ai vertici internazionali, ma in realtà a quei Giochi non avrebbe dovuto partecipare: si era procurato un'infiammazione al tendine d'Achille in allenamento e non era neppure in grado di poggiare il piede. Ma i risultati di Tokyo, l'insistenza dei compagni e le pressioni della federazione lo portarono a prendere l'aereo per Città del Messico. Franco è impegnato nel suo esercizio a corpo libero. Sta andando tutto per il meglio e gli resta solo da eseguire l'ultima diagonale in uscita. Ma quando atterra, il tendine cede. Quella drammatica uscita di scena sarà purtroppo definitiva e l'ingiusta conclusione di una formidabile carriera d'atleta. Fabio Ornano @fabio_ornano

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