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Eurorivali: la Bulgaria di Petev

Redazione

26 marzo 2015

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Il calcio bulgaro ha vissuto a livello di nazionale due ondate felici: la prima arrivò negli anni Sessanta, quando ottenne la qualificazione per quattro edizioni consecutive dei Mondiali (da Cile 1962 a Germania Ovest 1974, con il picco raggiunto nella campagna d’avvicinamento a Messico ‘70, dove estromise dalla rassegna iridiata l’Olanda e la Polonia, ovvero le compagini che quattro anni più tardi sarebbero state la seconda e la terza forza del torneo). Furono però apparizioni fugaci, che non portarono neppure una vittoria. Vittoria che non arrivò nemmeno a Messico ‘86, partecipazione che ruppe un periodo di digiuno. Per veder vincere una partita dei “leoni” ai Mondiali si dovette attendere Usa ‘94. L’inizio della seconda ondata, quella più celebre. Guidati da Dimitar Penev in panchina e da Hristo Stoichkov - il più forte giocatore della storia del calcio bulgaro - in campo, i biancoverdi si qualificarono negli States eliminando la Francia con uno storico gol a tempo scaduto (qua c’è il video) e una volta raggiunto il continente americano, non si fermarono più fino alla semifinale, cogliendo un incredibile quarto posto finale. Lungo il cammino caddero l’Argentina di Batistuta ai gironi, il Messico agli ottavi e la Germania detentrice del titolo ai quarti. Poi fu una doppietta di Baggio in semifinale a spezzare il sogno di quella bella squadra, che oltre a Stoichkov, premiato nel 1994 con il Pallone d’oro, aveva altri talenti in rosa, come Balakov, Letchkov e Kostadinov (suo il gol che mandò a casa i francesi). Dopo il Mondiale ‘94, seguirono tre qualificazioni nei successivi cinque tornei: Euro ‘96, prima partecipazione continentale, anche grazie alla formula allargata a sedici squadre, Francia ‘98, Euro 2004. La Bulgaria pareva ormai una realtà consolidata, ma dopo l’Europeo portoghese, ha sempre fallito gli approcci alle grandi manifestazioni, perdendo via via sempre più appeal. Non solo, la Federazione bulgara è stata travolta da uno scandlo legato a un giro illegale di scommesse. A livello di club, la storia è più scarna: quest’anno si è segnalato il Ludogorets, arrivato fino ai gironi di Champions (l’ultimo club a riuscirvi fu il Levski Sofia nel 2006-07), senza sfigurare troppo: ha vinto un match contro il Basilea, ha perso di misura il confronto interno con il Real Madrid e con il Liverpool è riuscito ad ottenere un 2-2 interno e una sconfitta subita solamente per un rigore al 93’ nel tempio di Anfield. In precedenza, ai preliminari, i bulgari avevano eliminato i romeni della Steaua ai rigori, con il difensore Cosmin Moti riuscito nell’impresa di pararne due (era subentrato al proprio portiere, espulso alla fine dei supplementari). Proprio al Ludogorets è legato il nuovo tecnico della nazionale, il giovane Ivaylo Petev, in sella dallo scorso dicembre e atteso dunque dalle prime partite ufficiali: Petev ha vinto con il club di Razgrad due campionati (2012 e 2013), i primi della storia biancoverde, prima di tentare l’avventura cipriota con l’Ael Limassol, e questa, più stimolante, con la “luvovete”, come è soprannominata la Bulgaria. A 39 anni, Petev è diventato Ct al posto dell’esonerato Liuboslav Penev. Il compito non è dei più semplici, perché la Bulgaria ha già accumulato un discreto ritardo dalle prime tre: Italia e Croazia sono a quota dieci punti, la Norvegia a nove, i bulgari a quattro, e il match contro gli azzurri segna il “giro di boa” del girone.  Per rientrare in corsa, la Bulgaria deve approfittare di questo turno casalingo, cercando di approfittare del confronto diretto tra Croazia e Norvegia. Nella squadra che dovrà affrontare l’Italia, molti sono i calciatori che militano in patria. Le eccezioni  più significative sono rappresentate da Bodurov e Slavchev, che giocano in Inghilterra, e dai “nostri” Chochev e Bojinov, centrocampista del Palermo il primo, punta della Ternana il secondo. L’eredità di Stoickhov, ma anche quella di Berbatov, al momento è lungi dall’essere raccolta. Giovanni Del Bianco L’elenco dei convocati per la sfida contro l’Italia: portieri: Nikolay Mihaylov (Mersin), Vladislav Stoyanov (Ludogorets), Bozhidar Mitrev (Lokomotiv Sofia); difensori: Ventzislav Vasilev (Cska Sofia), Ilija Milanov (Litex Lovech), Aleksandar Aleksandrov (Ludogorets), Georgi Terziev (Ludogorets), Yordan Minev (Ludogorets), Nikolay Bodurov (Fulham), Petar Zanev (Amkar Perm), Ivan Bandalovski (Partizan); centrocampisti: Stanislav Manolev (Kuban Krasnodar), Ivajlo Chochev (Palermo), Simeon Slavchev (Bolton), Georgi Milanov (Cska Mosca), Svetoslav Dyakov (Ludogorets), Vladimir Gadzhev (Levski Sofia), Mihail Aleksandrov (Ludogorets), Kristiyan Malinov (Litex Lovech); attaccanti: Aleksandar Tonev (Celtic), Ivelin Popov (Kuban Krasnodar), Ilijan Micanski (Karlsruhe), Valeri Bojinov (Ternana).

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