Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Eurorivali: Wolfsburg, l’anti-Inter

Eurorivali: Wolfsburg, l’anti-Inter

Redazione

12 marzo 2015

  • Link copiato

Il sorteggio che ha riservato all’Inter la seconda forza del campionato tedesco non è stato certamente dei più teneri. Il Wolfsburg è un cliente molto scomodo e sullo stato di forma della squadra non inganni la sconfitta per 1-0 nell’ultimo turno di campionato, patita in casa dell’Augsburg: il k.o. precedente i “lupi” lo avevano incassato addirittura a novembre, quando persero contro lo Schalke 04. Da lì in poi, avevano dato via a un filotto di risultati utili, che avrebbe potuto persino far sognare in grande, se la squadra da rincorrere non fosse stata l’inarrestabile Bayern Monaco, che di rado toppa un match. Troppo grande il distacco dalla vetta, ma d’altro canto è anche confortante il vantaggio sulla terza, che permette di concentrare le energie sull’impegno di Coppa. Quella che dovrà affrontare Mancini è dunque una squadra organizzata e piena di entusiasmo: pressing, difesa alta e ritmo veloce sono le armi dei biancoverdi, che segnano con grande continuità (con 53 gol ha il secondo attacco della Bundesliga, dietro al solito Bayern Monaco. La media è di 2,2 reti a partita), ma che concedono anche parecchio. La difesa è probabilmente il punto debole della squadra: il centrale Naldo (alto 1,98) dà più garanzie nell’area avversaria (ha fatto sei gol in questa stagione) che nella propria e come il compagno di reparto Knoche, è forte sul gioco aereo, ma non è molto rapido. Anche il resto della linea a quattro non offre troppe garanzie, con terzini più bravi a spingere che a contenere, come il portoghese Vieirinha. Elemento chiave per l’equilibrio della squadra è Luiz Gustavo, considerato imprescindibile anche da Scolari sia nella vittoriosa Confederations Cup sia al Mondiale. Il modo in cui è finita la rassegna iridata ha creato molti sorrisini e ironie su questo giocatore, con meno appeal di tanti intoccabili del Brasile e quindi ideale elemento su cui scaricare colpe che non ha. L’ex Bayern Monaco è schierato in mediana insieme a Guilavogui, è il suo lavoro, specialmente in squadre così sbilanciate come sono appunto la Seleçao e il Wolfsburg, è fondamentale. In attacco c’è Bas Dost, gigante di 1,96 metri che ha iniziato alla grande il 2015 (tra Germania ed Europa, è già andato in gol dieci volte su tredici match giocati): l’olandese, prelevato nel 2012 dall’Heerenveen, darà dei grattacapi alla coppia Ranocchia-Juan Jesus. Dietro di lui poi, militano gli elementi di maggior qualità della formazione tedesca: il Campione del Mondo André Schürrle e la stellina belga Kevin De Bruyne. Il primo è stato il miglior “dodicesimo” di Brasile 2014 (entrava spesso dalla panchina e puntualmente rispondeva presente: suo tra le altre cose l’assist a Götze nella finale contro l’Argentina) ed è stato pagato 32 milioni nel mercato di gennaio per acquistarlo dal Chelsea; il secondo si fa valere in zona gol (ne ha già segnati undici in questa stagione), ma soprattutto in zona assist (diciotto). Sono loro che dovranno rifornire Dost, capace comunque di “sdebitarsi” dei tanti assist creando a sua volta molti spazi per i suoi abituali rifinitori. Dost e De Bruyne sono i due marcatori principali: il loro apice lo hanno raggiunto il 30 gennaio, quando entrambi hanno marcato una doppietta al Bayern Monaco, infliggendo all’undici di Guardiola un fragoroso 4-1, unico k.o. dei bavaresi nel campionato in corso. C’è molto entusiasmo attorno alla squadra di Hecking, da molti considerata nel lotto delle favorite dell’Europa League: ai gironi, i “lupi” sono passati come secondi, ma la cosa non ha impedito di ottenere dei punteggi reboanti, anche grazie alla già citata prestanza offensiva: 4-2 e 5-1 ai russi del Krasnodar, 3-0 ai francesi al Lilla i risultati più netti. Ai sedicesimi invece, il Wolfsburg ha fatto fuori lo Sporting: forte del 2-0 casalingo, ha pareggiato 0-0 a Lisbona, estromettendo dalla competizione una squadra proveniente dalla Champions. Quella Champions che salvo inattesi crolli finali, il Wolfsburg tornerà a giocare l’anno prossimo, dopo la prima esperienza del 2009-10, stagione seguita all’incredibile campionato vinto da Felix Magath nel 2009. Giovanni Del Bianco

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...





















Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi