Il Cruzeiro ha conquistato il Brasileirão 2014: la "raposa" bissa così il titolo dello scorso anno, che era arrivato dopo dieci anni di digiuno. L’undici di Marcelo Oliveira - tecnico che a suon di trionfi sta facendo dimenticare il suo passato agli arcirivali dell’Atletico Mineiro - ha vinto il titolo con due giornate d’anticipo, riscattando un’annata amara per la città di Belo Horizonte, che in estate aveva ospitato ai Mondiali l’epocale 7-1 della Germania sul Brasile. Il torneo non è mai stato in bilico: i biancoazzurri si sono presi la testa della classifica alla sesta giornata e da lì non l’hanno più mollata, arrivando al momento della festa a sette punti di vantaggio sul São Paulo e dieci sul Corinthians, immediate inseguitrici. Per la prima volta, il club mineiro ha così potuto celebrare due titoli nazionali consecutivi.
La forza della squadra è stata nel reparto offensivo: con 64 gol segnati, è stato il miglior attacco del torneo. Bomber dei campioni del Brasile è stato ancora una volta Ricardo Goulart, talentuoso trequartista che giostra alle spalle dell’attacco, formato da Willian (classe 1986 e una toccata e fuga in Europa con gli ucraini del Metalist Kharkiv) e dal boliviano Marcelo Moreno, preso in prestito dal Gremio. Quest’ultimo è uno dei due stranieri della squadra; l’altro è il difensore paraguaiano Samudio, anch’egli in prestito (dal Libertad).
Con quindici reti segnate, Goulart, 23 anni, è al momento il capocannoniere del torneo, in compagnia di Henrique del Palmeiras e di Fred del Fluminense.
Altro elemento di grande fantasia è Everton Ribeiro, classe 1989, considerato il miglior giocatore del Brasileirão 2013 e candidato al bis per il torneo che va terminando (probabilmente se la giocherà proprio con Goulart). Il nuovo Ct della nazionale verdeoro, Dunga, lo ha già convocato per le prime partite della sua seconda gestione, facendolo esordire lo scorso 5 settembre nell’amichevole disputata a Miami contro la Colombia, terminata 1-0 per i brasiliani. In attacco c’è anche l’ex romanista Julio Baptista, autore di quattro reti in questo torneo ed elemento di grande esperienza visto il suo nobile passato appunto alla Roma, ma anche al Real Madrid e all’Arsenal.
Elementi fondamentali sono il portiere Fabio, simbolo della squadra, da cui milita nel 2005 (e già vi era passato per un breve periodo nel 1999), il terzino destro Mayke e la coppia di centrali Dedé-Léo. A centrocampo giostra il ventinovenne Henrique, rientrato al Cruzeiro dopo un anno al Santos. In teoria, quello di Marcelo Oliveira è un 4-4-2, ma visto che il gioco passa soprattutto per il centro, con due mediani a coprire il talento sulla trequarti, sarebbe più corretto “schierare” la squadra con un 4-2-2-2, modulo che in Brasile ha sempre trovato spazio, visto che permette di liberare la fantasia sulla trequarti e ai terzini di spingere fino in fondo.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco