Non c’è due senza tre? E’ quello che si augura la ‘Mannschaft’, perché l’8 luglio è una data che porta fortuna ai tedeschi. Fece irruzione sul palcoscenico iridato nel Mundial spagnolo e la Germania Ovest non solo recuperò due reti alla Francia nei supplementari, ma ebbe la meglio ai calci di rigore dopo che Stielike si fece parare il rigore da Jean-Luc Ettori. Qualche ora prima invece l’Italia di Bearzot arginò la Polonia grazie alla doppietta di Pablito Rossi e staccò il pass per Madrid: inaspettatamente, se pensiamo a quella Nazionale scialba della prima fase a gironi. La macchina del tempo iridato ci porta poi alla kermesse delle ‘Notti Magiche’, quando nella finalissima dell’Olimpico Brehme consegnò alla Germania (Ovest) il terzo titolo iridato: un mancino che calciò di destro, di fronte a quel Goycoechea che qualche settimana prima era solo uno sconosciuto… Il portiere argentino fu la vera sorpresa di quel Mondiale, oltre (ovviamente) a Totò Schillaci. Come la Croazia della sedicesima edizione, che in quel mercoledì a Saint Denis si vide negare la finalissima da Lilian Thuram, che siglò la rimonta dei Bleus. L’8 luglio e la ‘Mannschaft’? Una data che in realtà ha sorriso già tre volte ai tedeschi, i quali nel 2006 superarono il Portogallo nella finalina e si aggiudicarono il terzo posto.