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54/64. Germania-Algeria 0-0, 2-1 dts

Partita molto divertente a Porto Alegre: la Germania fatica ma passa ai quarti di finale. L'Africa perde la sua ultima rappresentante. Algeria fuori tra le lacrime del suo Ct. Tabellino, analisi e pagelle della partita.

Redazione

1 luglio 2014

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IL TABELLINO Ottavi di finale Porto Alegre, 30 giugno GERMANIA-ALGERIA 0-0, 2-1 dts 2’ pts Schürrle; 14’ sts Özil, 16’ sts Djabou. GERMANIA (4-3-3): Neuer; Mustafi (25’ st Khedira), Mertesacker, Boateng, Höwedes; Schweinsteiger (4’ sts Kramer), Lahm; Kroos, Özil, Müller, Götze (1’ st Schürrle). Ct: Löw. ALGERIA (4-2-3-1): M’Bolhi; Mandi, Belkalem, Halliche (7’ pts Bougherra), Ghoulam; Mostefa, Lacen; Feghouli, Taider (33’ st Brahimi), Soudani (5’ sts Djabou); Slimani. Ct: Halilhodzic. ARBITRO: Ricci (Brasile). NOTE: ammoniti Halliche e Lahm; recupero: 1’ pt, 4’ st, 1’ pts, 2’ sts. LA PARTITA A Porto Alegre la Germania supera a fatica l’Algeria, dovendo ricorrere ai tempi supplementari, ma alla fine si guadagna l’accesso alla supersfida contro la Francia fissata per venerdì al Maracanã. Esce a testa alta la nazionale maghrebina, ultima rappresentante del calcio africano, che non porterà nessuna squadra ai quarti. I 90’ terminano con lo 0-0 più divertente del torneo: la Germania fa la partita e più di una volta le sue azioni sbattono contro un M’Bolhi in stato di grazia, bravo a sventare un’occasione a Götze nel primo tempo e due conclusioni a Lahm e Müller nella ripresa. Dall’altra parte l’Algeria non è stata a guardare e spesso si è riversata in contropiede nella metà campo avversaria approfittando della velocità di Slimani, delle sortite di Ghoulam e della lentezza della retroguardia tedesca, priva del febbricitante Hummels. La Germania si è salvata spesso grazie a Neuer, che in pratica ha giocato da libero dietro al duo Mertesacker-Boateng (ben diciotto palloni toccati fuori dalla propria area). Ai supplementari, la formazione di Löw ha trovato subito la via del gol, con una combinazione tra Müller, questa volta in versione assist-man, e Schürrle (mossa indovinata dal Ct tedesco che lo ha inserito al posto di Götze dopo i primi 45’), che con un colpo di tacco ha sbloccato la partita. Il gol ha ovviamente obbligato l’Algeria a concedere qualcosa, ma le Volpi del deserto sono rimaste ugualmente aggrappate alla partita fino alla fine, nonostante i crampi che hanno colpito parecchi giocatori-chiave, tra cui Halliche e Slimani. Mostefa si è mangiato la palla del pareggio non inquadrando la porta, poi la Germania ha trovato il raddoppio in extremis con Özil, fino a quel momento tra i meno convincenti. Lo 0-2 sarebbe stato un risultato troppo bugiardo, e per quanto inutile il gol di Djabou (gettato nella mischia troppo tardi) è servito almeno a ripristinare le giuste distanze tra le due nazionali. Il Beira-Rio di Porto Alegre saluta il Mondiale con una bellissima partita: l’ultima istantanea è quella del Ct dell’Algeria, il bosniaco Halilhodzic, in lacrime a salutare i suoi giocatori. Un’immagine bella e crudele a conferma delle emozioni che questo Mondiale ci sta regalando. Algeria fuori e applaudita dallo stadio intero, che le ha riservato una standing ovation. Germania avanti e ai quarti per la diciassettesima volta nella sua storia. I PIÙ E I MENO + Neuer: il difensore più affidabile della Germania. Spesso davanti a lui si aprono dei buchi spaventosi, ma con dei tackle perfetti sventa tutti i pericoli. Un libero avanzato, forte tra i pali, coi piedi e fuori dalla porta. Grande prestazione. + Müller: questa volta non segna ma fa segnare, servendo l’assist a Schürrle. Sbaglia diverse occasioni, ma ha il merito di procurarsele. Il colpo di testa respinto dal portiere e il tiro a lato dopo uno strepitoso stop in area, sono le più nitide. + Schürrle: entra e risolve il match con un colpo di tacco che vale l’1-0. Nel 2-0, si fa respingere il tiro sulla linea da un difensore, ma poi la palla finisce a Özil, che insacca. Con la Francia meriterebbe di partire titolare. + Lahm: inizialmente gioca in mediana, ma poi con l’infortunio del sampdoriano Mustafi, si abbassa a terzino destro, offrendo un po’ di rapidità al reparto arretrato, dove inizialmente stazionavano quattro difensori centrali. Con il giallo preso entra in diffida. + M’Bolhi: para di tutto, salvando su Kroos, Götze, Lahm e Müller. Un partitone e insieme al collega Neuer è il migliore in campo. + Halliche: il capitano dell’Algeria è il trascinatore della difesa. È praticamente un muro invalicabile e alla fine è costretto a uscire per i crampi. + Belkalem: altro gigante della difesa algerina. Non ha paura degli attacchi tedeschi e tiene bene per tutto il match. Sul raddoppio, salva in un primo momento il tiro di Schürrle, capitolando poi sulla ribattuta di Özil. + Ghoulam: nel primo tempo specialmente affonda sulla sinistra, giocando più da ala che da terzino. Ci prova con un tiro a giro che termina a lato. + Slimani: ha una grande chance nel primo tempo, ma la scivolata di Neuer lo ferma sul più bello. Con la sua velocità mette in affanno perenne la difesa teutonica. Negli ultimi minuti avrebbe la palla dell’1-1, ma i crampi non gli permettono di arrivare a tu per tu col portiere. - Mustafi: soffre molto sulla destra, ma non è colpa sua se Löw lo schiera fuori ruolo. Nella ripresa va vicino al gol con un colpo di testa, prima di infortunarsi e venir sostituito da Khedira. - Boateng: forse sarebbe stato opportuno schierare lui a destra e Mustafi al centro, seguendo le caratteristiche dei giocatori. Sbanda tanto. - Özil: non basta il gol, per quanto decisivo, a giustificare 119 minuti di assenza. - Götze: avulso dal gioco, proprio nel finale di tempo non riesce a segnare il gol dell’1-0 sulla respinta di M’Bolhi alla conclusione da fuori di Kroos. Esce per Schürrle all’intervallo: è la mossa che cambia il match. - Mandi: perde una palla orribile e la Germania ne approfitta segnando il gol dell’1-0. Giovanni Del Bianco @g_delbianco

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