IL TABELLINO
Ottavi di finale
Recife, 29 giugno
COSTA RICA-GRECIA 1-1, 6-4 dcr
7’ st Ruiz, 47’ st Papastathopoulos.
COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa (31’ st Acosta), Duarte, Gonzalez, Umaña, Junior Diaz; Ruiz, Tejeda (20’ st Cubero), Borges, Bolaños (38’ st Brenes); Campbell. Ct: Pinto.
GRECIA (4-2-3-1): Karnezis; Torosidis, Manolas, Papastathopoulos, Holebas; Maniatis (32’ st Katsouranis), Samaris (13’ st Mitroglou); Salpingidis (24’ st Gekas), Karagounis, Christodoulopoulos; Samaras. Ct: Santos.
ARBITRO: Williams (Australia).
SEQUENZA RIGORI: Borges gol, Mitroglou gol, Ruiz gol, Christodoulopoulos gol, Gonzalez gol, Holebas gol, Campbell gol, Gekas parato, Umaña gol.
NOTE: espulsi al 21’ st Duarte per doppia ammonizione e prima dei rigori il Ct della Grecia Santos; ammoniti Samaris, Duarte, Tejeda, Granados (non dal campo), Ruiz, Manolas, Navas; recupero: 2’ pt, 5’ st, 0’ pts, 2’ sts.
LA PARTITA
Non sappiamo se questo è davvero il “Mondiale dei Mondiali” (perché dovrebbe esserlo, in effetti?), ma sicuramente quella che sta andando in scena in Brasile è un’edizione indimenticabile, se è vero che anche da una partita mediocre come Costa Rica-Grecia escono fuori emozioni fortissime, e che con dodici gare da giocare, abbiamo già raggiunto quota 145 gol, gli stessi di tutto Sudafrica 2010. Il dramma dei tifosi greci e l’esultanza dei tifosi costaricani a fine partita racconta perfettamente il contenuto emotivo di quanto avvenuto all’Arena Pernambuco di Recife. I centroamericani raggiungono per la prima volta nella loro storia i quarti di finale, migliorando il risultato di Italia ‘90, dove si fermarono agli ottavi. Il tiro lento lento di Bryan Ruiz dopo sette minuti della ripresa pareva mandare in archivio una gara dimenticabile, perché la Grecia ha poi provato a reagire, senza però nemmeno sfiorare il pareggio. Ma con la squadra balcanica, mai cantare vittoria e infatti, la formazione di Santos ha dato ancora una volta dimostrazione di carattere, trovando con la forza della disperazione il gol del pareggio nei minuti di recupero, proprio come aveva fatto contro la Costa d’Avorio pochi giorni fa. Il sigillo di Papastathopoulos, il primo in nazionale, ha prolungato la sfida ai supplementari e ha dato vita a un nuovo miscuglio di sentimenti e sensazioni. Tutto a quel punto sembrava pendere dalla parte di Samaras&co., visto anche l’uomo in più guadagnato al 66’ (al minuto cioè del secondo cartellino giallo sventolato in faccia a Duarte). Ma all’overtime, i greci hanno sprecato il loro bonus della superiorità numerica, prima fallendo un contropiede cinque contro due (parata di Navas su Christodoulopoulos), poi incappando nell’ennesima grande parata del portiere avversario, che ha respinto proprio al 120’, una conclusione di Mitroglou. Ai calci di rigore, l’inerzia è passata di nuovo dalla parte della Costa Rica, conscia di avere un pararigori in squadra e felice di aver raggiunto l’obiettivo della serie finale dal dischetto, obiettivo nato ovviamente una volta subito il gol del pari a tempo scaduto. L’errore di Gekas, proprio lui che aveva propiziato l’1-1 di Papastathopoulos, ha spianato la strada alla selezione di Pinto: la trasformazione successiva di Umaña ha fatto partire la festa per le strade e le piazze di San José. La Costa Rica ha scritto la storia. La Grecia esce con onore, ma sa di aver perso un treno che chissà quando ripasserà. Per Karagounis e Katsouranis, unici reduci dell’Europeo del 2004, la pazza idea di firmare una nuova impresa finisce qui. Questa volta gli dèi faranno esultare qualcun altro.
I PIÙ E I MENO
+ Navas: salva su Salpingidis nel primo tempo, poi risponde a Mitroglou nel recupero della ripresa (un minuto dopo l’1-1) e nei supplementari. In più ferma anche un tiro di Christodoulopoulos, sempre nei supplementari e respinge il rigore di Gekas. Migliore in campo. Piccola annotazione: quello incassato da Papastathopoulos, è il primo gol su azione subito dalla Costa Rica in tutto il Mondiale.
+ Ruiz: il gol beffardo con cui il giustiziere dell'Italia sblocca la gara (tiro debolissimo ma a fil di palo) è un ulteriore gesto tecnico da consegnare all’estate meravigliosa che stanno vivendo i tifosi costaricani.
+ Bolaños: l’assist per Ruiz è già il terzo di questo Mondiale. Sulla fascia è un giocatore notevole.
+ Campbell: non va vicino al gol, ma il lavoro che fa è prezioso. Ha voglia di rincorrere i difensori e va sempre in pressing. Chiude coi crampi, ma trasforma lo stesso il suo rigore.
+ Pinto: la Costa Rica è tra le prime otto del mondo. C’è altro da aggiungere?
+ Holebas: il terzino greco ha ancora la forza di premere sull’acceleratore al 117’. Un vero atleta. Duarte viene espulso per un fallo su di lui.
+ Manolas: il difensore dell’Olympiacos ha il compito di tenere a bada Campbell, suo compagno di club. È il duello più bello della partita.
- Duarte: il difensore rischia di rovinare tutto, lasciando i suoi compagni in dieci per quasi un’ora di gioco. Il secondo giallo poi lo prende in una zona di campo dalla quale non sarebbero mai sorti pericoli.
- Salpingidis: si vede solo nell’occasione del primo tempo, poi scompare.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco