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Oggi avvenne: 29 giugno

Redazione

29 giugno 2014

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Pelè e Maradona. Maradona e Pelè. Chi è meglio tra i due? Questa domanda ci accompagnerà per sempre e anche il calendario si è divertito a tenere uniti insieme (seppur metaforicamente) questi due fuoriclasse, poiché sono saliti sul tetto del mondo entrambi il 29 giugno: trascinata (soprattutto) da ‘O Rei’, la Seleçao salì per la prima volta sul tetto del mondo nella rassegna svedese, grazie al successo in rimonta sui padroni di casa; ad accompagnare la Perla Nera nel tabellino dei marcatori (anche) la doppietta di Vavà e Zagallo, mentre tra gli scandinavi andarono a segno Liedholm e Simonsson. E Diego? La macchina del tempo iridata è pronta ad intraprendere un lungo viaggio di ventotto anni per portarci in Messico, per la finalissima della tredicesima edizione: El Pibe de oro aveva portato da solo la Seleccion all’appuntamento decisivo, nel quale però lasciò spazio ai compagni di squadra: dopo il doppio vantaggio argentino, Rummenigge e Voeller rimisero in corsa la Germania Ovest, ma a sette minuti dalla fine Burruchaga, su lancio al bacio proprio di Maradona, infilò Schumacher e regalò il secondo titolo all’Albiceleste. Torniamo indietro con gli anni, precisamente all’edizione del 1950, quando nella fase a gironi gli Stati Uniti superarono di misura l’Inghilterra: per il calcio britannico, fu un risultato scioccante, e in generale rimane una delle più grandi sorprese dei Mondiali. Le favole di Pelè e Maradona? Quella Azzurra iniziò esattamente trentadue anni fa, quando l’Italia arrivò al match con l’Argentina accompagnata da tante polemiche: a sorpresa e con il cuore vinsero gli uomini di Bearzot grazie a Tardelli e Cabrini, ma per passare il turno bisognava ancora battere il Brasile (e sappiamo tutti come andò), mentre nel secondo gruppo terminò a reti bianche Germania Ovest-Inghilterra. Un viaggio lungo dodici anni ci porta Oltreoceano per l’ultima giornata del primo capitolo, quando l’Arabia Saudita sconfisse a sorpresa il Belgio e l’Olanda superò a fatica il Marocco. Arancioni in campo anche quarantotto mesi dopo per gli ottavi di finale, quando beffarono la Jugoslavia all’ultimo respiro, mentre a Montpellier la Germania superò in rimonta in Messico. Nella rassegna orientale la Turchia si aggiudicò il terzo posto a discapito della Corea del Sud. Facciamo scalo in Sudafrica , quando il Paraguay eliminò il Giappone ai calci di rigore e la Spagna ebbe la meglio sul Portogallo. Antonio Capotosto Nella foto, Maradona con la Coppa del Mondo vinta il 29 giugno 1986 da assoluto protagonista.

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