IL TABELLINO
GRUPPO H
Curitiba, 26 giugno
ALGERIA-RUSSIA 1-1
6’ pt Kokorin; 15’ st Slimani.
ALGERIA (4-2-3-1): M’Bolhi; Mandi, Belkalem, Halliche, Mesbah; Medjani, Bentaleb; Feghouli, Brahimi (26’ st Yebda), Djabou (32’ st Ghilas); Slimani (45’ st Soudani). Ct: Halilhodzic.
RUSSIA (4-2-3-1): Akinfeev; Kozlov, Berezoutski, Ignashevitch, Kombarov; Faizulin, Glushakov (1’ st Denisov); Kerzhakov (36’ st Kanunnikov), Shatov (22’ st Dzagoev), Samedov; Kokorin. Ct: Capello.
ARBITRO: Cakir (Turchia).
NOTE: ammoniti Mesbah, Kombarov, Kozlov, Ghilas e Cadamuro (dalla panchina); recupero: 1’ pt, 4’ st.
LA PARTITA
La Bosnia è andata fuori, ma c’è un bosniaco che si prende tutta la scena e che si propone come uno dei volti-novità di questo Mondiale. È Vahid Halilhodzic, Ct dell’Algeria, sorprendentemente qualificata agli ottavi di finale ai danni della più quotata Russia di Fabio Capello. Le Volpi del deserto hanno ottenuto contro i russi quell’1-1 che garantiva loro il secondo posto. Un risultato storico per il calcio algerino, mai andato oltre la fase a gironi, e un risultato deludente per Fabio Capello, ultimo dei tre allenatori italiani presenti ai nastri di partenza che ancora poteva sperare nella qualificazione. Ha deluso le aspettative l’autarchica nazionale di Don Fabio: due pareggi e una sconfitta è il magro bottino della spedizione in Brasile. L’Algeria - contro cui Capello aveva sbattuto anche quattro anni fa, quando era alla guida dell’Inghilterra (finì 0-0) - dopo la sconfitta contro il Belgio (indolore, perché anche Russia e Corea del Sud hanno perso contro i Diavoli Rossi), ha dapprima travolto la Corea del Sud con una prestazione fenomenale di tutto il gruppo. E poi, dopo l’iniezione di fiducia data dal successo sugli asiatici, se l’è giocata senza paura contro la Russia, e non si è spaventata quando al sesto minuto Kokorin ha sbloccato il punteggio con un un colpo di testa, che faceva presagire tutt'altro tipo di partita. L’1-1 raggiunto nella ripresa da Slimani, nuovo eroe nazionale, è un premio meritato per i nordafricani. E francamente sembrano del tutto inappropriate le proteste di Capello contro la terna arbitrale a fine match, rea di non aver concesso un rigore ai suoi uomini. Sicuramente l’ex Ct della nazionale inglese farebbe bene a prendersela con Akinfeev, ancora una volta protagonista in negativo del match. Dopo l’erroraccio dell’esordio contro la Corea del Sud, per il portiere (uno degli uomini più esperti della squadra) è arrivata l’uscita a farfalle contro gli algerini, che ringraziano e scaldano i motori per la prossima partita, contro la Germania: una sfida sulla carta insuperabile, ma tanta sarà la voglia di vendicarsi del "biscotto" che i tedeschi (e gli austriaci) confezionarono ai loro danni nel lontano Spagna ‘82. La vendetta è un piatto che va servito freddo: trentadue anni di attesa possono essere un periodo sufficiente per servirlo.
I PIÙ E I MENO
+ Halilhodzic: il primo “più” lo regaliamo al Ct dell’Algeria. Qualificare i Fennec agli ottavi è un capolavoro sportivo. Già dal debutto col Belgio, nonostante la sconfitta, l’Algeria aveva fatto vedere buone cose.
+ Slimani: è lui il simbolo della grande serata algerina: la sua incornata (con la complicità del portiere) vale il passaggio del turno. Mai un algerino aveva segnato in due partite diverse ai Mondiali.
+ Djabou: l’ala sinistra dell’Algeria mette in difficoltà Kozlov e spinge con costanza.
- Akinfeev: se l’errore con la Corea (ancora più grave) era stato rimediato dai compagni, questa volta non c’è possibilità d’appello. Quell’uscita maldestra al 60’ condanna la Russia all’eliminazione. Il laser che gli hanno puntato addosso pochi secondi prima avrà influito?
- Kozlov: il terzino della Dinamo Mosca soffre dannatamente Djabou. Tira un sospiro di sollievo quando questi esce dal campo.
- Fayzulin: non riesce a dare ritmo al centrocampo e alla manovra, che rimane sempre lenta. Non è solo colpa sua ovviamente, ma dal regista ci si attende sempre qualcosa in più.
- Capello: fuori agli ottavi nel 2010, fuori ai gironi nel 2014. Il Capello in versione Ct non ha grande successo con i Mondiali. La sua Russia non ingrana mai ed esce giustamente dal torneo. Nel 2010, le proteste contro la terna ci stavano eccome. Oggi, no.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco