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43/64. Honduras-Svizzera 0-3

La Svizzera travolge l'Honduras con una tripletta di Shaqiri e stacca l'Ecuador. Elvetici agli ottavi contro l'Argentina. Tabellino e commento della partita.

Redazione

26 giugno 2014

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IL TABELLINO GRUPPO E Manaus, 25 giugno HONDURAS-SVIZZERA 0-3 6’ pt Shaqiri, 31’ pt Shaqiri; 26’ st Shaqiri. HONDURAS (4-4-2): Valladares; Beckeles, Bernardez, Figueroa, J. C. Garcia; O. Garcia (32’ st Najar), W. Palacios, Claros, Espinoza (1’ st Chavez); Bengtson, Costly (40’ pt J. Palacios). Ct: Suarez. SVIZZERA (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Schär, Djorou, Rodriguez; Behrami, Inler; Xhaka (32’ st Lang), Shaqiri (42’ st Dzemaili), Mehmedi; Drmic (23’ st Seferovic). Ct: Hitzfeld. ARBITRO: Pitana (Argentina). NOTE: ammonito J. Palacios; recupero: 2’ pt, 3’ st. LA PARTITA Missione compiuta per la Svizzera, che dimentica il 5-1 incassato dalla Francia e guadagna gli ottavi di finale con il 3-0 rifilato all’Honduras. Gli ultimi gol mondiali della discussa Arena de Amazonia di Manaus li firma Shaqiri: il talento del Bayern Monaco segna tutte e tre le reti elvetiche e praticamente da solo stende la formazione centroamericana, che saluta il torneo con zero punti, in compagnia di Camerun e Australia. Eppure la formazione del tecnico colombiano Suarez (dimessosi dopo la sconfitta) aveva ancora chance minime di qualificazione in caso di vittoria. In campo però c’è stata una sola squadra ed era ovviamente quella di Hitzfeld, attesa ora al varco dall’Argentina di Lionel Messi (che ha chiuso il suo girone a punteggio pieno). I rossocrociati hanno attaccato sin dal fischio d'inizio perché era importante rimediare alla pessima differenza reti maturata dopo il k.o. contro la Francia. È stato il gol del 3-0 a far rilassare Hitzfeld: a quel punto, anche un eventuale gol dell’Ecuador contro la Francia non avrebbe cambiato le sorti della classifica. In ogni caso,  a Rio sudamericani e francesi hanno pareggiato 0-0, lasciando la Tricolor dietro alla Svizzera di due lunghezze, rendendo inutile il ricorso alla differenza reti. Solo a situazione compromessa, l’Honduras ha mostrato qualcosa di buono, soprattutto con Bengtson, fermato prima da Rodriguez e poi da Benaglio. Bengston si è ritrovato a fare da unico terminale perché il partner Costly aveva dovuto abbandonare la partita per infortunio a fine primo tempo, ma anche quest’ultimo - firmatario dell’unico gol honduregno in Brasile - non aveva combinato niente di interessante nei quaranta minuti in cui era stato impiegato. Idem Jerry Palacios (sostituto di Costly), che come il suo omonimo Wilson, non si è visto quasi per niente. L'Honduras torna dunque a casa e deve rimandare l'appuntamento con la prima vittoria in un Mondiale. E pensare che nelle qualificazioni si era persino comportato meglio del Messico. I PIÙ E I MENO + Shaqiri: l’eroe della serata è lui. Segna un gol da antologia in apertura di match (tiro sotto l’incrocio), poi deve ai passaggi illuminanti di Drmic le altre due reti. Era dal ‘54 che uno svizzero non segnava una tripletta in un Mondiale. Ai tempi fu Hügi nei quarti di finale contro l’Austria. + Drmic: dovrebbe essere il contrario, Shaqiri a inventare e lui a finalizzare, ma contro l’Honduras i due hanno deciso di invertirsi i ruoli. È l’autore degli assist per il compagno nel secondo e nel terzo gol. + Rodriguez: è uno dei migliori difensori di questa prima fase e lo fa vedere quando salva un gol sulla riga di porta. + Lichtsteiner: lo avevamo visto timido nelle prime due partite. Questa volta osa di più e partecipa alla fase di spinta. + Bengtson: è l’unico dell’Honduras a provarci davvero. Ha due occasioni: nella prima Rodriguez salva il suo tiro sulla linea, nell'altra è Benaglio a negargli la soddisfazione del gol. - Djorou: rischia anche in una gara tutto sommato tranquilla come questa. Ci sarebbe un fallo da rigore, ma Pitana gli ha concesso la grazia. - Bernardez e Figueroa: Drmic e Shaqiri fanno quello che vogliono e il duo di centrali è costantemente in bambola di fronte all’indemoniata coppia biancorossa. - W. Palacios: è il giocatore che dovrebbe far girare il centrocampo, ma è lento lui e sono lenti i compagni attorno. Naturale che la spuntino i dinamici centrocampisti svizzeri. Giovanni Del Bianco @g_delbianco

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