IL TABELLINO
GRUPPO H
Rio de Janeiro, 22 giugno
BELGIO-RUSSIA 1-0
42’ st Origi.
BELGIO (4-2-3-1): Curtois; Alderweireld, Van Buyten, Kompany, Vermaelen (31’ pt Vertonghen); Witsel, Fellaini; Mertens (30’ st Mirallas), De Bruyne, Hazard; Lukaku (12’ st Origi). Ct: Wilmots.
RUSSIA (4-2-3-1): Akinfeev; Kozlov (17’ st Eshchenko), Berezoutski, Ignashevitch, Kombarov; Glushakov, Faizulin; Samedov (45’ st Kerzhakov), Shatov (38’ st Dzagoev), Kanunnikov; Kokorin. Ct: Capello.
ARBITRO: Brych (Germania).
NOTE: ammoniti Glushakov, Witsel e Alderweireld; recupero: 1’ pt, 3’ st.
LA PARTITA
I Diavoli Rossi trovano una vittoria ormai insperata proprio nel finale: il gol segnato all’87’ da Origi vale al Belgio l’accesso agli ottavi con novanta minuti d’anticipo e inguaia la Russia, ferma ancora a un punto. La gara del Maracaña è stata piuttosto mediocre e lo spettacolo non è stato all’altezza di quella che era la gara più attesa del girone. Ritmo lento e paura di perdere l'hanno fatta da padroni. Quasi naturale che uscisse lo 0-0, come sembrava più giusto per i primi ottanta minuti. Poi, all’improvviso il Belgio si è acceso e ha premuto sull’acceleratore cogliendo i russi impreparati. Hazard ha offerto qualche fiammata e Mirallas ha colpito un palo su punizione. Da un altro guizzo di Hazard infine, ecco il gol di Origi, fattosi trovare pronto a centro area e lesto a freddare l'incolpevole Akinfeev. Sia Mirallas sia Origi sono dunque partiti dalla panchina e qui sta il merito di Wilmots, che per la seconda gara di fila indovina le sostituzioni: il primo ha dato una sterzata al gioco del Belgio e ha fatto più lui in quarto d’ora che Mertens in settantacinque minuti; il secondo scalpitava e si è visto nei movimenti e nella fame, ben diversi da quelli di Lukaku, impalpabile e mai pericoloso. Il Ct belga si gode il successo e la qualificazione e spera in un pareggio in Corea del Sud-Algeria, che gli darebbe pure la garanzia del primo posto. Anche Capello dovrà seguire interessato la sfida tra asiatici e africani per capire se all’ultima giornata gli “basterà” la vittoria o se dovrà fare inoltre i conti con quanto avverrà sull’altro campo. Certo è che la Russia di queste prime due uscite è sembrata piuttosto piatta e senza molte soluzioni. Con i coreani il gol subito aveva stimolato una reazione d'orgoglio; contro i belgi non c’è stato nemmeno il tempo e l’ingresso di Kerzhakov, salvatore del primo turno, questa volta ha avuto solo una valenza statistica.
I PIÙ E I MENO
+ Origi: rileva un Lukaku inguardabile e trova il gol-qualificazione. Niente male davvero, il classe '95.
+ Hazard: si ravviva nel finale di gara quando le sue accelerazioni e il suo cambio di passo mettono in crisi la retroguardia russa. Da una bella giocata sulla sinistra partorisce l’assist per Origi.
+ Wilmots: si conferma abile a leggere le partite in corsa. Tutti e tre i gol segnati dal Belgio finora arrivano dalla panchina.
- Lukaku: incredibile che abbia il coraggio di lamentarsi per la sostituzione. Un fantasma mai nel vivo dell’azione.
- Fellaini: contro l’Algeria aveva cambiato la gara con il suo ingresso in campo. Questa volta gira a vuoto.
- Kokorin: nel primo tempo l’attaccante della Dinamo Mosca spreca un gol da posizione privilegiata. Nel secondo, sparisce.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco