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Oggi avvenne: 18 giugno

Redazione

18 giugno 2014

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È nella decima edizione che i Mondiali incontrano per la prima volta il 18 giugno, quando i padroni di casa della Germania Ovest superano senza difficoltà la matricola Australia. Ma quel giorno fa notizia soprattutto la Germania Est, perché la seconda partita del Gruppo 1 li indirizza a Berlino Ovest, di fronte al Cile (per la cronaca finì 1-1). Ma le attenzioni si spostarono poi a Gelsenkirchen, dove la Jugoslavia sommerse il malcapitato Zaire: in caso di un’altra pesante sconfitta, ci sarebbero state (da parte del governo) gravi conseguenze per tutta la spedizione. Nello stesso girone finì a reti bianche il match tra la Seleçao campione in carica e la Scozia. Quattro anni dopo riecco il Brasile per la seconda gara del girone B, contro i rivali di sempre dell’Argentina: finì 0-0, e tutto si sarebbe deciso all’ultima giornata (quella della “Marmelada peruana”), mentre la Polonia superò di misura il Perù. Non c’è due senza tre e dunque riecco i  verdeoro in campo il 18 giugno per il terzo Mondiale di fila, quando a Siviglia superano la Scozia; ad Alicante invece l’Argentina liquidò l’Ungheria, nella partita che vide Maradona a segno per la prima volta in una kermesse iridata, mentre in Galizia l’Italia venne raggiunta dal Perù dopo un gran gol di Bruno Conti. Accadde oggi: nella tredicesima edizione si chiusero gli ottavi di finale con il passaggio di Inghilterra e Spagna: se quattro anni dopo Michel fu il primo calciatore delle Furie Rosse a siglare una tripletta in un Campionato del Mondo, in Messico “El Buitre” calò addirittura il poker di fronte alla Danimarca. Torniamo in Italia e accendiamo le luci per le “Notti Magiche”: a Bari il Camerun venne trafitto dai sovietici, ma complice il pari dell’Albiceleste si aggiudica il gruppo B: una specie di omaggio all’Unione Sovietica, all’ultima grande manifestazione prima della disgregazione. In quella stessa data l’Argentina non andò oltre l’1-1 con la Romania, la quale esattamente quattro anni dopo sconfisse la Colombia al Rose Bowl di Pasaneda, mentre nello stesso gruppo la Svizzera e i padroni di casa divisero la posta; il Mondiale americano non iniziò nel migliore dei modi per l’Italia, sconfitta al Giant Stadium dall’Irlanda, la quale vendicò l’eliminazione ai quarti di quattro anni prima: segnò Houghton, titolare in entrambe le occasioni. La kermesse statunitense ha rappresentato l’ultima assenza della Francia in un Campionato del mondo: il 18 giugno 1998 liquidarono l’Arabia Saudita, con Trezeguet che realizzò la prima rete ufficiale con la maglia dei Galletti. Una vittoria schiacciante che venne - almeno in parte - macchiata dall’espulsione di Zidane, mentre a Tolosa il match tra Sudafrica e Danimarca si concluse con una rete per parte. Tra passato, futuro e di nuovo il passato, perché il copione della rassegna asiatica strutturava le battute di sedici anni prima; cambiarono solo i protagonisti, con la Turchia che superò il Giappone e la Corea del Sud lesta a rispedire in Italia gli Azzurri, sfruttando gli assist arbitrali. Diciotto mesi più tardi le “Tigri Asiatiche” strapparono il pari alla Francia, mentre nel girone F il Brasile superò l’ostacolo australiano e Giappone-Croazia si concluse a reti bianche. Nel 2010 infine, troviamo il 2-2 tra Slovenia e Stati Uniti e lo 0-0 in Inghilterra-Algeria. Da quando si sono conosciuti, il Mondiale e il 18 giugno non si sono più lasciati. Antonio Capotosto

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