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La storia dei Mondiali / I successi di Zidane e Ronaldo

Le edizioni del 1998 e del 2002.

Redazione

18 giugno 2014

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La storia dei Mondiali: sesta parte 1998 Nazione Ospitante: Francia Vincitore: Francia Edizione 1998. La Coppa del Mondo fa tappa in Francia, si allarga a 32 partecipanti e fa capolino una nuova regola: il golden gol. In parole povere: se si arriva ai tempi supplementari il primo che segna vince. Al Mondiale partecipa per la prima volta la “neonata” Croazia e si qualifica anche la Jugoslavia (o quel che ne resta) mentre manca la Svezia, terza a Usa '94 ed eliminata nelle qualificazioni da Austria e Scozia. Le favorite: la Francia padrona di casa vuole giocare un ruolo da protagonista, il Brasile campione in carica ha un Ronaldo maturo in più nel motore, l'Italia è sapientemente guidata da Cesare Maldini e conta su un Vieri all'apice della forma e su un Roberto Baggio letteralmente rinato a Bologna, l'Olanda appare squadra concreta, quadrata e piena di ottimi giocatori. Ci sono poi l'Inghilterra e l'Argentina che, come nel 1986, daranno vita a una sfida intensa e spettacolare. Tutte le grandi superano agevolmente il girone: le uniche sorprese arrivano dal gruppo D, dove la Spagna e la Bulgaria (semifinalista 4 anni prima) vengono fatte fuori da Paraguay e Nigeria. L'Italia soffre contro il Cile di Zamorano e Salas (2-2 nella partita di esordio), ma poi passeggia contro il Camerun e stende l'Austria, qualificandosi senza troppi patemi d'animo. Da segnalare l'incontro tra Stati Uniti e Iran, che si affrontano a Lione il 21 giugno: è una partita storica, tra due azioni discretamente avverse sul piano politico e culturale. Finirà 2-1 per gli asiatici, ma entrambe le nazionali verranno eliminate. Agli ottavi l'Italia affronta la Norvegia e vince 1-0 (gol di Bobo Vieri dopo una magnifica progressione); il Brasile e la Danimarca superano agevolmente Cile e Nigeria; la Germania batte il Messico in rimonta (segnano due conoscenze del calcio italiano come Bierhoff e Klinsmann); la sempre più sorprendente Croazia stende la Romania con un rigore di Suker; un gol di Davids allo scadere permette all'Olanda di superare la Jugoslavia. Ci sono altre due partite: la prima è Francia-Paraguay. I padroni di casa, senza Zidane squalificato causa fallo di reazione contro l'Arabia Saudita, soffrono contro i sudamericani e serve un golden gol (che entra nella storia del calcio con benevolenza verso chi è di casa) di capitan Blanc per superare il turno. La seconda partita è Argentina-Inghilterra: rivincita attesa da lungo tempo. Tempi regolamentari e supplementari terminano sul 2-2, ma l'attenzione è stata richiamata da Beckham, stella degli inglesi, espulso e preso di mira dai tabloid del giorno dopo: ai rigori, infatti, si qualificherà l'Argentina, che si conferma vera bestia nera dei sudditi di sua Maestà. Ai quarti, la Croazia sale nell'olimpo del calcio grazie ad un roboante 3-0 sulla Germania (non manca la firma di Suker, miglior marcatore del torneo), il Brasile ha la meglio, non senza soffrire, sulla Danimarca, l'Olanda ha bisogno ancora di un gol nel finale (stavolta è di Bergkamp il sigillo decisivo) per superare l'Argentina. E poi c'è Italia-Francia: squadre contratte e timorose di farsi male, qualche buona occasione (Baggio, per esempio, con la palla che esce “di tanto così”), e la lotteria dei rigori. Gli errori di Albertini e Lizarazu si pareggiano, poi segnano tutti. Di Biagio, centrocampista della Roma, va sul dischetto per riportarci in parità: il tiro è forte, centrale, ma sulla traversa. Il sogno dell'Italia tramonta ancora ai calci di rigore. In semifinale saranno ancora i rigori a decidere la prima finalista: è il Brasile, che sconfigge un'Olanda mai doma (Kluivert, ancora nei minuti finali, aveva pareggiato il sigillo di Ronaldo). La sfida tra Francia e Croazia è di quelle che fanno storia: gli esordienti balcani si portano in vantaggio con Davor Suker, ma poi è una doppietta di Thuram, un difensore, a regalare ai francesi una finale che sognavano da sempre. Ultimo atto. Ronaldo è malconcio a dir poco: ha avuto convulsioni e malori mai chiariti, ma gioca imbottito di medicinali o chissà che. La Francia è carica: non ha Blanc (squalificato), ma non manca il bacio portafortuna alla pelata di Barthez. Porterà bene ancora una volta: due reti di Zidane e una di Petit regalano ai “Galletti” il primo alloro mondiale. Era dal 1978 che una nazione ospitante non vinceva il titolo. Ronaldo scenderà dal trono mondiale e dalle scalette dell'aereo più paralizzato che calciatore. L'immagine di un campione distrutto e sconfitto è tutta lì. 2002 Nazione Ospitante: Corea del Sud/Giappone Vincitore: Brasile Primo Mondiale asiatico, primo Mondiale co-organizzato: nel 2002, infatti, si gioca tra Giappone e Corea del Sud, dopo che per lungo tempo si era ipotizzata una candidatura congiunta tra le due Coree (poi sfumata per intuibili motivi politico-culturali). Sono ben 20 gli stadi (record assoluto) che ospitano almeno una partita della Coppa del Mondo e molti di questi vengono costruiti da zero proprio per l'evento. È la prima volta per 4 nazionali: Cina, Slovenia, Ecuador e Senegal. Proprio gli africani regalano la prima sorpresa della manifestazione: nella gara inaugurale sgambettano i francesi campioni in carica, che chiuderanno il girone con un punto e verranno eliminati. Per l'Italia, affidata alla guida del Trap, è un Mondiale sfortunato: vittoria facile contro l'Ecuador, sconfitta con la Croazia, pari in rimonta col Messico. Agli ottavi ci tocca la Corea del Sud: protagonista dell'incontro è il famigerato arbitro Moreno, che espelle Totti, annulla un gol a Tommasi e ci butta fuori dal torneo unitamente al gol del perugino Ahn nei supplementari (Gaucci, patron del Perugia, dirà di non volerlo mai più vedere). Un nuovo golden goal dopo quello di Trezeguet ad Euro2000: dopo la maledizione dei rigori, la malasorte sembra aver trovato un nuovo modo di far male agli azzurri. La corsa della sorprendente Sud Corea proseguirà con la Spagna (anche qui polemiche arbitrali infinite), ma si interromperà contro la Germania in semifinale. Dall'altro lato del tabellone è il Brasile a farla da padrona: anche l'avversaria dei verde-oro in semifinale è una sorpresa. Si tratta della Turchia di Hakan Sukur, che vedrà svanire il sogno della finale solo per un gol di Ronaldo. Per la nazionale sudamericana è la terza finale consecutiva in un Mondiale. L'ultimo atto vede da un lato la Germania di Oliver Kahn (nominato miglior giocatore del Mondiale) e dall'altro proprio il Fenomeno, che ha ritrovato il sorriso dopo il terribile 5 maggio vissuto con l'Inter. Ad avere la meglio è il Brasile, che vince 2-0 con due gol di un Ronaldo che può così dimenticare la tragica notte di 4 anni prima in Francia. Curiosità: nella finale per il 3° posto tra Turchia e Corea del Sud viene siglato il gol più veloce della storia dei Campionati Mondiali di calcio. La firma è di Hakan Sukur, il cronometro segna solo 11 secondi. Edoardo Cozza @edocozza

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