IL TABELLINO
GRUPPO D
Manaus, 14 giugno
INGHILTERRA-ITALIA 1-2
35’ pt Marchisio, 37’ pt Sturridge; 5’ st Balotelli.
INGHILTERRA (4-2-3-1): Hart; Johnson, Cahill, Jagielka, Baines; Henderson (28’ st Wilshere), Gerrard; Welbeck (16’ st Barkley), Sterling, Rooney; Sturridge (34’ st Lallana). Ct: Hodgson.
ITALIA (4-1-4-1): Sirigu; Darmian, Barzagli, Paletta, Chiellini; De Rossi; Candreva (33’ st Parolo), Pirlo, Verratti (12’ st Thiago Motta), Marchisio; Balotelli (28’ st Immobile). Ct: Prandelli.
ARBITRO: Kuipers (Olanda).
NOTE: ammonito Sterling; recupero: 2’ pt, 5’ st.
LA PARTITA
Nell’umidità dell’Amazzonia, l’Italia supera l’Inghilterra e raggiunge la Costa Rica in vetta al girone D. I tre punti presi a Manaus permetteranno a Prandelli di
preparare con più tranquillità la prossima sfida con la Costa Rica: l’Italia potrà permettersi qualche cambio al fine di centellinare le energie. Poter dosare le forze negli ultimi due appuntamenti del girone, cosa che non potranno più fare Uruguay e Inghilterra, uscite sconfitte dai loro debutti, è un bonus da sfruttare. Se è vero che nell’82 fu decisivo il fresco di Vigo, questa volta siamo all’esatto opposto ed è vitale non disperdere le forze.
La prestigiosa vittoria sugli inglesi dà un’iniezione di fiducia all’Italia, specie dopo le ultime uscite non proprio esaltanti. Prandelli sapeva a cosa andava incontro, forse memore del clima della scorsa Confederations Cup, e ha dato particolare importanza alla condizione fisica (sia lodato il campo riscaldato di Coverciano!), mai come in questo Mondiale determinante: significativo che solo i calciatori inglesi siano stati colti da crampi negli ultimi minuti. Su questo, Prandelli ha battuto Hodgson. E anche nel centrocampo. Il tecnico azzurro ha deciso di intasare la zona mediana, riempendola con cinque uomini e proprio qui sono nate le cose migliori: le geometrie di Pirlo, i movimenti di Marchisio (non è un caso che dal velo del primo e dal tiro del secondo sia nato il gol che ha aperto la gara), i cross di Candreva.
Un plauso poi va fatto al carattere degli uomini di Prandelli, bravi a riprendere le redini del gioco dopo il pareggio subito e a guastare le iniziative di Gerrard e soci una volta ripreso il vantaggio. Gli inglesi hanno provato a reagire una seconda volta, ma con poca lucidità e sprecando parecchio (molti cross sul fondo, e addiritura un angolo calciato direttamente fuori da un pessimo Rooney). Ricapitolando: la partita è stata equilibrata, ma alla fine della fiera, l’Italia conta - oltre i due gol - anche un gol salvato sulla riga di porta, il palo di Candreva e la traversa di Pirlo; l’Inghilterra è stata volenterosa e le cose migliori le ha proposte con Sterling (schierato a sorpresa: fino al pomeriggio quel posto sembrava di Lallana) e Sturridge, ma la nazionale dei Tre Leoni ha trovato sulla sua via una squadra meno stanca. E in questo, hanno avuto un senso gli ingressi in campo di Parolo e Thiago Motta. Con il vantaggio da gestire e gli avversari sfiniti, sarebbe stato un peccato mortale non uscire con i tre punti.
I PIÙ E I MENO
+ Pirlo: prestazione fantastica per il capitano. Pregevole il velo in occasione del gol di Marchisio. Pazzesca l’uscita palla al piede sulla linea laterale in un fazzoletto di pochi centimetri. Nel finale, prende anche una traversa su punizione. Per ora detiene il record di passaggi del torneo: 108.
+ Sirigu: non fa rimpiangere Buffon e si fa trovare pronto. Nega il 2-2 a Barkley.
+ Darmian: e lui non fa rimpiangere De Sciglio. Buonissima partita: spinge con costanza nel primo tempo, più attento alla fase difensiva nel secondo. Una delle note più liete del match di Manaus.
+ Barzagli: con Chiellini dirottato sulla sinistra e Paletta non abituato a questo tipo di partite, spetta al bianconero guidare la difesa. E lo fa in modo autorevole. A metà primo tempo, una chiusura fondamentale.
+ Candreva: esce stremato ma la sua è una prova positiva, condita dall’assist per Balotelli. Colpisce un palo negli ultimi secondi della prima frazione.
+ Balotelli: si prende molti falli e fa salire la squadra. Quello che gli chiedeva Prandelli, avendo deciso di schierare una sola punta. E poi c’è ovviamente il gol-partita. Ad ogni modo, il Ct ritiene che “possa fare di più”.
+ Marchisio: la sua sassata spezza l’equilibrio. Corre tantissimo: giustificate dunque le “allucinazioni per il caldo” provate durante il match.
+ Sturridge: è il più pericoloso degli inglesi, e infatti è proprio lui ad andare a segno, sfruttando una dormita della nostra difesa.
+ Johnson: spinge molto sulla destra, diventando un centrocampista aggiunto, anche se i suoi cross sono spesso sballati.
- Rooney: finisce tra le insufficienze nonostante l’assist servito a Sturridge, che non basta a riscattare una partita storta. Molto meglio i compagni di reparto Sturridge e Sterling.
- Cahill: si perde Balotelli nel gol-partita.
- Paletta: soffre molto la velocità degli attaccanti inglesi, si fa sorprendere sul gol di Sturridge.
- Verratti: si vede poco. Lascia l’iniziativa a Pirlo e si prende poco la scena.
Giovanni Del Bianco
@g_delbianco