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Gli ultimi saranno i primi? Anche i proverbi appartengono alla cultura e in quella citazione che sembra quasi una sfida c’è tutta la carriera europea di Carlo Ancelotti, l’uomo che potrebbe regalare al Real Madrid l’agognata decima. E festeggiare dunque nel migliore dei modi le "nozze d’argento" con quella Coppa dei Campioni alzata nel cielo di Barcellona il 24 maggio del 1989, la prima conquistata dal Milan (e quindi anche dal tecnico di Reggiolo) sotto la gestione berlusconiana in un Camp Nou (quasi) totalmente rossonero, a causa delle impostazioni sull’espatrio da parte del regime rumeno. Ma quella grande squadra era troppo forte non solo per lo Steaua Bucarest: in semifinale il Diavolo umiliò le Merengues con una "manita" che ancora oggi rappresenta la peggior sconfitta continentale nella storia dei Blancos. E se consideriamo che la "Quinta del Buitre" ha dominato la Liga per cinque stagioni di fila, si capisce quanto fosse dominante il calcio italiano in quegli anni. Ironia della sorte, con una botta dal limite, fu proprio Ancelotti ad aprire le marcature: chissà se all’arrivo a Valdebebas - il centro sportivo - Florentino Perez non abbia imposto a Carletto l’obbligo morale di rimuovere dalla storia madridista quel pesante ko. Anche i fedelissimi del Bernabéu potrebbero festeggiare un anniversario importante, perché il 24 maggio di quattordici anni fa il Real conquistò l’ottava Champions sconfiggendo nella finale tutta spagnola il Valencia: un altro precedente benaugurante. E L’Atletico Madrid? Ha conquistato la decima… Liga.
Antonio Capotosto
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