La Juventus del terzo scudetto consecutivo come quella degli anni Trenta? Certo, ma senza dimenticare l’Inter di Mancini (prima) e Mourinho (dopo). Come non ricordare i nerazzurri dominatori in Italia ma balbettanti fuori dai confini nazionali, a differenza del Milan di Capello? Dopo l’eliminazione dall’Old Trafford nell’annata del triplete blaugrana il Profeta di Setubal capì come rafforzare quella squadra, ovvero un innesto in ogni reparto per dare l’assalto al trofeo continentale più ambito. Sappiamo tutti come andò a finire. È quello che chiede Antonio Conte alla dirigenza bianconera, dopo aver riportato la Signora ai vertici del nostro calcio. Le italiane e le grandi d’Europea. Se il Real Madrid è ricordato da tutti per aver scritto quei capitoli iniziali del romanzo Champions, dalla stagione successiva al quinto successo arrivarono quattro campionati di fila, non corrisposti però da trofei del Vecchio Continente. I “blancos” si consolarono due decenni dopo, quando la ‘Quinta del Buitre’ accompagnò alla cinquina nazionale due Coppe Uefa consecutive (eliminando l’Inter in semifinale). Il Real pronto a raccogliere l’eredità di regina d’Europa dal Bayern? Quella squadra che nella grande Europa raccolse il testimone dall’Ajax vinse tre volte di fila la Bundesliga dalla stagione 1971-72, un trittico culminato dalla conquista della prima Coppa dei Campioni; a differenza dei tre campionati dominati dall’annata 1984-85, ma senza successi continentali. E i Lancieri? Solo l’ultimo attuale e quello degli anni Novanta hanno fatto registrare almeno un tris in patria; nel torneo successivo al Mondiale statunitense l’Ajax di Van Gaal conquistò (anche) la ‘Coppa dalle grandi orecchie’, sottraendola ad un Milan finalista per il terzo anno consecutivo. Dall’Europa centrale a quella del nord, con il Liverpool di Kenny Dalglish che esattamente trent’anni fa sollevò la Coppa dei Campioni e il trofeo della First Division, ancora una volta. E il Manchester United, “erede” dei Reds? Gli uomini di Ferguson vinsero tre Premier e una Champions tra le stagioni 1998-99 e 2000-01, come nelle annate 2006-07 e 2008-2009, lasciando a loro volta il testimone al Barcellona di Guardiola. Con Tito Vilanova al suo fianco.
Antonio Capotosto