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Spunti di Sport Amarcord: Atletico Madrid - Bayern (1974)

Redazione

11.04.2014 ( Aggiornata il 11.04.2014 17:23 )

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Corsi e ricorsi storici. Come abbiamo appreso nel corso della serata di mercoledì, grazie alla vittoria casalinga contro il Barcellona sarà dunque l'Atletico Madrid guidato da Diego Pablo Simeone a disputare le semifinali di Champions League. Per i Colchoneros questa qualificazione ha un sapore piuttosto speciale: consente infatti di spezzare un tabu che ormai stava andando avanti da ben 40 anni. Era infatti dalla stagione 1973/74 che l'Atletico non si era più qualificato alle semifinali dell'allora coppa dei Campioni, l'attuale Champions League. Singolare poi il fatto che la qualificazione degli uomini di Simeone sia avvenuta in contemporanea con la qualficazione del Bayern Monaco, che, lo ricordiamo, ha battuto in casa il Manchester United per 3-1. Atletico Madrid e Bayern Monaco furono infatti i protagonisti della finale di Coppa dei Campioni proprio della stagione 1973/74: una finale che passerà alla storia sia perchè dopo 18 edizione per la prima volta fu necessario ripetere la finale per via del risultato di parità al termine dei tempi supplementari; sia perchè per la prima volta la Coppa sarebbe stata vinta da una formazione tedesca. Bruxelles, 15 Maggio 1974. Allo stadio Heysel, davanti a 49.000 spettatori si gioca la finale della Coppa dei Campioni. Da una parte il fortissimo Bayern Monaco, guidato da Udo Lattek con una squadra assolutamente micidiale che vedeva tra gli altri in porta il mitico Sepp Maier, autore peraltro di ben 473 presenze consecutive con la maglia della formazione bavarese; in campo tra gli altri Franz Beckenbauer, capitano e regista della squadra di Lattek nonché fresco vincitore del Pallone d'Oro; Uli Hoeness e poi il leggendario Gerd Mueller; dall'altra parte l'Atletico Madrid, con numerosi stranieri tra le sue fila, e con un grandissimo Luis Aragones capace di realizzare in 265 presenze ben 123 reti. Adirigere l'incontro l'arbitro belga Vital Loraux. Il Bayern Monaco si era qualificato alla finalissima pareggiando prima la gara di andata per 1-1, e poi battendo in casa per 3-0 gli ungheresi dell'Ujpest grazie alla rete segnata al 35° da Torstensson, all'autorete segnata al 70° da Horwath, e alla rete segnata all'80° minuto da Gerd Muller ; l'Atl.Madrid aveva invece affrontato gli scozzesi del Celtic Glasgow pareggiando a reti bianche la gara di andata, e aggiudicandosi poi la gara di ritorno per 2-0 grazie alle reti segnate da Adelardo e da Garate. Il Bayern si presenta alla finalissima con i favori dei pronostici, vista la rosa di assoluto livello, eppure finisce per risentire di questa cosa. La squadra che si presenta in finale non è la stessa di sempre; sembra quasi fare fatica a impostare una manovra di gioco, i giocatori sembrano quasi contratti. I tempi regolamentari si chiudono così a sorpresa a reti bianche, sul punteggio di 0-0. si va così ai tempi supplementari. Al 114° minuto di gioco, a sei minuti dal termine dei supplementari, a ulteriore conferma dei problemi avvertiti quella sera dal Bayern, è proprio la formazione spagnola, guidata dal tecnico argentino Juan Carlos Lorenzo a passare in vantaggio, grazie a un contropiede di Luis Aragones, che beffa sia la difesa bavarese, che il portiere Maier. Sembra fatta per la formazione madrilena, ma è proprio in questo momento così difficile che, con la forza della disperazione, il Bayern cerca almeno il pareggio. Un pareggio che si concretizza a un minuto dal termine del secondo tempo supplementare grazie a un lancio dai trenta metri del difensore bavarese Schwarzenbeck, che beffa il portiere spagnolo Reina (padre, peraltro dell'attuale portiere del Napoli, Pepe Reina). I supplementari si chiudono così sul punteggio di 1-1. Non essendo all'epoca previsti dal regolamento i calci di rigore, viene fissata la data della ripetizione della finale, in programma due giorni dopo, il 17 Maggio, sempre allo stadio Heysel di Bruxelles. Per la coppa dei Campioni si tratta sicuramente di una novità: nelle precedenti 18 edizioni, non era infatti mai capitato venisse ripetuta la finale per via di un pareggio al termine dei supplementari! Diverso l'approccio con cui le due squadre si presentano alla ripetizione della finale. Se da una parte l'Atletico Madrid si presenta con i giocatori affaticati fisicamente per via dei tempi supplementari (cosa che costringerà il tecnico dei Colchoneros, Lorenzo, a fare a meno di Irureta e di Ufarte) e al contempo demoralizati per via del pareggio subito a un minuto dal termine, dall'altra il Bayern si presenta alla finale di ripetizione molto più motivato rispetto alla prima finale per via del pareggio conseguito in extremis che ha ulteriormente rinfrancato gli uomini di Udo Lattek, il quale riproporrà la stessa formazione schierata nella prima finale. Non c'è quindi da stupirsi, se la finale di ripetizione, diretta dall'arbitro belga Alfred Delcourt si concluderà con il netto dominio del Bayern, che batterà l'Atletico Madrid per 4-0, davanti a 49.000 spettatori, grazie alle doppiette di Uli Hoeness, con le reti segnate al 38° e all'83° minuto di gioco, e di Gerd Müller, con le reti segnate al 58° e al 71° minuto di gioco. Per il Bayern e per il calcio tedesco si tratta di una vittoria storica: mai una formazione tedesca aveva vinto la Coppa dei Campioni. A beneficio degli appassionati, andiamo ora a pubblicare le immagini di quella storica finale di ripetizione in versione rigorosamente integrale. Un dominio,quello del Bayern in ambito europeo, che proseguirà anche nelle due edizioni immediatamente successive del torneo, che vedranno i bavaresi battere il Leeds per 2-0 e il Saint Etienne per 1-0, con le redini della squadra affidate a Dettmar Cramer. Per quanto riguarda, invece, l'Atletico Madrid, i Colchoneros non riuscirono più, dopo quella forte delusione, a qualificarsi per le semifinali della coppa dei Campioni, divenuta poi Champions League, fino a questa stagione. Mentre scrivo questa puntata di Spunti di Sport, si è svolto il sorteggio delle semifinali di Champions League, che ha visto abbinare l'Atletico Madrid al Chelsea di Mourinho e il Bayern Monaco al Real Madrid guidato da Carlo Ancelotti: sarebbe piuttosto intrigante, senza voler togliere nulla al valore delle altre due squadre, a 40 anni da quella storica finale una finalissima tra l'Atletico Madrid di Simeone, e il Bayern Monaco di Pep Guardiola. Due ottime squadre che nei loro rispettivi campionati stanno facendo molto bene, con il Bayern che si è aggiudicato la Bundesliga con 7 turni di anticipo, e l'Atletico Madrid attualmente in testa nella Liga spagnola. Ai posteri l'ardua sentenza! Rüdiger Franz Gaetano Herberhold foto di: picture-alliance dpa

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