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Blaterate e Blatterate

Mondiali a 40 squadre, time-out ed espulsioni temporanee: le proposte degli ultimi mesi.

Redazione

5 dicembre 2013

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In attesa del sorteggio del Mondiale, ecco un riassunto delle proposte fatte dai vertici calcistici o dagli addetti ai lavori per cambiare la Coppa del Mondo. Idee più o meno strampalate, e con più o meno possibilità di venir varate. Vediamole: - Mondiale a 40 squadre. La proposta arriva dal presidente dell’Uefa Michel Platini, che, non contento di aver ideato l’Europeo itinerante (2020) e di averlo portato a 24 squadre (ripristinando la terribile formula salva-terze di Messico ’86, Italia ’90 e Usa ’94, che credevamo ormai dimenticata), vorrebbe incrementare il numero di nazionali anche ai Mondiali. Con le quaranta squadre, avremmo otto gironi da cinque squadre, e nella prima fase verrebbe inserito un turno di riposo, con le squadre che avrebbero solo alla fine, lo stesso numero di partite giocate. - “Sin bin” al posto del cartellino giallo. Altra idea “platiniana”. Introdurre, cioè, come nel rugby, espulsioni temporanee, da dieci o quindici minuti. La “sin bin” è infatti la “panca delle penalità”. Le Roi vorrebbe questa norma per far sì che la punizione entri in vigore subito e non, contro avversari successivi. Un esperimento che ovviamente andrebbe provato prima nelle coppe europee, e non direttamente nella Coppa del Mondo. Vista la portata di una simile rivoluzione nelle regole, non sembra un'ipotesi praticabile. - Time-out. Questa invece viene dal Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli, preoccupato da caldo e umidità delle città brasiliane, su tutte, Manaus e Fortaleza. Il time-out, già presente in una marea di sport (pallavolo, basket, football americano, pallamano, calcio a 5) servirebbe più per dissetare i calciatori, che a dare istruzioni tecniche. La Fifa vaglia l'ipotesi, anche se è piuttosto strambo creare regole ad hoc per una singola competizione. - Mondiale in tre Paesi. La Fifa si è detta contraria a un Mondiale organizzato congiuntamente da due stati, soprattutto dopo il non esaltante Corea/Giappone del 2002. Eppure, c’è stato un momento in cui Blatter aveva proposto di allargare l’edizione del 2022, ad altre due nazioni, oltre al Qatar, temendo che un Paese di soli 11.000 km2 non sarebbe stato in grado di organizzare un evento così grande. Blatter aveva già individuato nell'Iran un Paese papabile: «Alcune partite si potrebbero giocare a Teheran. Sono appena stato là e, anche a livello politico, mi hanno detto che sarebbero felici di ospitare alcune partite». Questa idea, però pare rientrata, per voce dello stesso Blatter che ha detto di aver rassicurato l’emiro del Qatar. «Non ci saranno altri Paesi coinvolti nell’organizzazione del Mondiale 2022» ha dichiarato il numero 1 della Fifa, a novembre, facendo marcia indietro sulle sue stesse parole. Giovanni Del Bianco twitter: @g_delbianco

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