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Goicoechea, una saponetta al posto di Stekelemburg

Redazione

14 novembre 2013

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Provenienza: Danubio (Uruguay) 2012-2013: Roma (Agosto 2012), 15 presenze, 24 reti subite 2013-2014: Danubio (Uruguay) Frase: «Posso ancora migliorare e sono qui per questo. Il mio modello è Buffon» Arriva nella sessione estiva del mercato per volontà del nuovo mister Zeman (che lo voleva già a Pescara l’anno precedente), nel suo ritorno alla Roma, nonostante la possibilità di avere a disposizione il portiere Vicecampione del Mondo, l'olandese Stekelemburg. Quest'ultimo, però, risultò sgradito al boemo semplicemente perché non adatto al suo gioco, che storicamente richiede un estremo difensore abile con i piedi e abituato a giocare alto, fuori dall'area di rigore. E allora «vai col liscio»! Presentato il giorno in cui si suicida la giornalista Francesca Bonfanti (tifosa giallorossa, che si rivolterà nella tomba), l’estremo difensore uruguayano è stato capace di retrocede nell'arco di una sola stagione di due posizioni, finendo come terzo: lo si ricorda per molta insicurezza e diverse "papere": su tutte, sono indelebili quelle nel Derby con la Lazio e contro il Bologna, ma soprattutto all'Olimpico contro il Cagliari, quando, da un cross assolutamente innocuo, esce in presa alta perdendo incredibilmente il pallone mettendolo nella propria porta. Il numero 13 da lui scelto non gli ha certo portato fortuna, e deve quindi arrendersi anche Zeman, che lo manda giocoforza a scaldare la panchina, mentre con Andreazzoli finisce pure alle spalle di Lobont. In tribuna. A fine stagione, naturalmente, il riscatto non viene esercitato e torna mestamente al Danubio. Non il fiume, però, nel quale avrebbe potuto lavarsi la coscienza. Saponetta. Cristian Vitali (Calciobidoni.it) Vota il calcio bidone! [poll id="59"]

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