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Ajax-Barcellona-Cruijff, l’ABC del calcio

Redazione

17 settembre 2013

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“Dedicato a Johan e Charly, dai quali tutto ha avuto inizio”. Così Pep Guardiola al termine della sua strepitosa parabola al Barcellona. Un omaggio all’uomo, Cruijff, arrivato negli anni 70 dall’Olanda per piantare il primo seme del Tiqui Taca, e al suo fedele scudiero, Rexach, che ne ha curato la crescita, prima in campo e poi in panchina. Senza dimenticare Michels, Van Gaal e il sottovalutato Rijkaard. Schegge di Calcio Totale, quello originale made in Holland. “Siamo attaccanti che difendono, siamo difensori che attaccano” sembra il motto dell’Ajax di Cruijff, invece è la frase che campeggia all’ingresso della Cantera blaugrana. Guardiola ha chiuso il cerchio, rielaborando la filosofia del Calcio Totale (ben lungi dall’essere mai stato solo un semplice modulo tattico) in chiave attuale. Scrive Sandro Modeo nel suo fondamentale libro Il Barca: ““Lui [Guardiola] sembra aver prelevato da ognuno dei suoi allenatori un concetto o un segmento della propria orchestrazione: da Van Gaal la possibilità di contrarre/espandere lo spazio e il tempo, utilizzando ogni partizione di campo, fino a usare il portiere come «sponda» finale dell’estrema distensione; dallo stesso Cruijff l’ossessione per la tecnica e le dinamiche affilate del tridente offensivo”. L’allievo Barcellona ha superato il maestro Ajax. Per uno strano scherzo del destino, questi due club uniti per lungo tempo da un legame osmotico non si sono mai incontrati in una coppa europea. Stasera al Camp Nou andrà in scena una prima assoluta. Ma anche assolutamente squilibrata. Con i soldi spesi per Neymar si può comprare quasi l’intero Ajax, mentre lungo la tratta Amsterdam-Barcellona, un tempo percorsa da fior di campioni (da Neeskens a Litmanen fino ai fratelli De Boer) oggi si muovono - in direzione opposta - solo gli scarti (Gabri, Cuenca e, attualmente, Bojan). Scarti nel senso di giocatori non (più) ritenuti da Barcellona, il che non significa mediocri pedatori in senso assoluto. Oggi l’Ajax può competere con i catalani solo a livello giovanile; nel febbraio 2012, alle NextGen Series (torneo internazionale under 19 simile alla Champions League), gli olandesi vinsero 3-0. Oggi due di loro (Fischer e Denswil) saranno in campo, e altrettanti (Ligeon e Veltman) in panchina. Allievi nel tempio dei maestri. Fonte: Il Giornale

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