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Nani con la moviola

Redazione

6 marzo 2013

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L'ultimo lascito di Josef Blatter al mondo del calcio non sarà per fortuna l'orrido Mondiale 2022 in Qatar, ma la moviola in campo. Senza squilli di tromba per non fa arrabbiare i tradizionalisti, cioè quegli stessi che nel 1992 gridavano alla fine di questo sport, dopo l'introduzione del divieto per il portiere di raccogliere con le mani il passaggio di piede di un compagno. Però l'ultima riunione dell'International Board a Edimburgo ha in pratica aperto una strada che va in un'unica direzione. Il tema era sulla carta la solita ingigantita questione del gol-non gol, con l'analisi dei quattro costosissimi sistemi tecnici (due basati su chip posti nei palloni e due solo su telecamere) che dovrebbero permettere di risolvere per sempre la questione. Ancora non si è deciso il sistema che sarà usato alla Confederations Cup di giugno (e quindi presumibilmente al Mondiale dell'anno prossimo), però si è dato il via libera alle immagini di queste telecamere ipertecnologiche sugli schermi degli stadi. In altre parole, il pubblico 'fisico' vedrà in tempo reale le stesse cose che vede il pubblico televisivo, con evidenti effetti sul clima in campo. Un errore clamoroso renderebbe infatti ingestibile il prosieguo della partita. E' quindi evidente che anche gli arbitri in campo saranno condizionati da questa liberalizzazione, così come è evidente che dal gol-non gol ad altre situazioni il passo non sarà lungo. Non c'è bisogno di grandi retroscenisti per scoprire che già da qualche anno (almeno dal caso Elizondo in Italia-Francia finale del Mondiale 2006, quando Zidane fu espulso per la testata a Materazzi solo dopo un replay sbirciato dal quarto uomo Medina Cantalejo) nell'auricolare degli arbitri arrivano le segnalazioni più varie, quindi almeno nelle grandi manifestazioni l'arbitro non potrà più decidere contro l'evidenza delle immagini. Tutto meraviglioso, quando le situazionis sono chiare. Un po' meno nella realtà, al 90% fatta di situazioni al confine. Poi è chiaro che nel corso degli anni quella che adesso è una prassi, soprattutto nel grande calcio, diventerà una regola, per il momento è stata solo aperta una strada (e ufficialmente solo per i gol-non gol). Strada aperta alla tecnologia ma anche a un altro supposto nemico di Blatter, il cosiddetto calcio a due velocità. I supporti tecnologici infatti potranno essere adottati in certi tornei, cioé i più ricchi, e non in altri, perché la Manchester United-Real Madrid muove interessi diversi rispetto a una partita dilettantistica del Burkina Faso. Non solo, ma all'interno dello stesso torneo certe partite potranno giocarsi con il pallone 'chippato' della situazione e la supertelecamera, mentre altre no. Non c'è da gridare allo scandalo, visto che sul piano culturale è la stesa cosa che designare gli arbitri più bravi per le partite più importanti, come avviene da decenni. E quindi? Già fra pochi mesi il calcio potrebbe cambiare di tantissimo, non nel gioco (bisognerebbe agire su fuorigioco, tempo effettivo, eccetera: speriamo lo si faccia) ma nella sua credibilità. Detto questo, visto che abbiamo citato Manchester United-Real Madrid, dopo il decimo replay, ancora non abbiamo capito se il fallo di Nani su Arbeloa fosse da espulsione o solo da cartellino giallo. Non è comunque un motivo sufficiente per rifiutare il progresso.

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