Piccola antologia di bufale nella storia del calcio professionistico
Agosto 1979, festa per il 15° compleanno di Tokyo Channel. L’emittente ha organizzato un torneo amichevole e, tra le varie nazionali, ha invitato anche i vice-campioni del mondo in carica: l’Olanda. La Federcalcio oranje accetta, venendo subissata da critiche da parte di giocatori e club: che senso ha - dicono - affrontare un massacrante viaggio in Giappone a poche settimane dall’inizio della nuova stagione calcistica? Ma la Federcalcio ci ha ormai messo la faccia. Tocca al presidente del Fc Amsterdam, il secondo club cittadino, a risolvere l’impasse: datemi le maglie arancioni – propone – e in Oriente ci porto i miei. Così per la festa di Tokyo Channel scende in campo una finta Olanda, in realtà semplicemente una squadra di Seconda Divisione del campionato oranje. Ciliegina sulla torta, la presenza dell’ex Ajax Heinz Stuy, aggregatosi alla spedizione pur sprovvisto di contratto con l’Amsterdam. Non giocherà nemmeno un minuto a causa di un “provvidenziale” infortunio rimediato in allenamento.
Estate 1980, campionato brasiliano, Ponte Preta-Comercial 2-0. Decide una doppietta dell’attaccante Luis Silvio Danuello. In tribuna l’allenatore in seconda della Pistoiese, Giuseppe Malavasi. E’ forte quella prima punta, portiamola in Italia. Ma Luis Silvio è un’ala, schierata quel giorno da centravanti solo per impressionare favorevolmente l’osservatore italiano. Gli avversari lo lasciano fare, ed ecco pronto un biglietto per la Serie A. Risultato: bidone epocale. Luis Silvio però non ci sta. “L’equivoco sul ruolo nacque all’aeroporto di Roma, quando incontrai un dirigente della Pistoiese mi chiese: "Sei una punta?". Risposi di sì, perché avevo capito "ponta", con la o, che in portoghese vuol dire ala. Io quello ero: un’ala destra, uma ponta direita. Firmai e mi ritrovai centravanti. Un disastro. Da me si aspettavano tanti gol, peccato fossi uno specialista del cross. E quel Ponte Preta-Comercial non fu una partita concordata”. Chissà allora perché, proprio quando c’era Malavasi in tribuna, venne schierato fuori ruolo e non fu ci alcuno scambio di consonanti.
Settembre 2010, amichevole internazionale tra Togo e Bahrein. Il ct della compagine mediorientale Josef Hickersberger non crede ai suoi occhi. Possibile che gli avversari siano così ridicolmente scarsi? Neanche a livello fisico c’è partita. Eppure si tratta di una nazionale presente a Germania 2006. Ma contro il Bahrein non c’è in campo un solo vero nazionale togolese, bensì un’accozzaglia di dilettanti allestita dal tecnico Tchanile Bana. Il quale un giorno ha deciso di rubare dalla Federcalcio togolese un modulo su carta intestata per la richiesta di un’amichevole, e di spedirlo a Manama. Poi ha cercato le comparse: 2mila euro di rimborso spese per una gita fuori porta di 3500 chilometri. Ma qualcuno ai vertici della Federcalcio togolese si è intascato molto di più.
Estate 1996, Southampton. “Pronto, sono George Weah”. Inizia così la telefonata al tecnico dei Saints Graeme Souness che porterà all’ingaggio del senegalese Ali Dia, 30enne cugino del noto fuoriclasse liberiano. Ma al telefono non c’è l’ex milanista, bensì il procuratore di Dia. Souness ci casca. Il millantato cugino d’arte scende in campo una sola volta, il 21 novembre contro il Leeds. Gioca 21 minuti, sufficienti per essere considerato il peggior giocatore mai visto su un terreno di gioco inglese. A Harry Redknapp bastano un paio di telefonata per mettere Ali Dia alla porta. Il senegalese ci riprova con i dilettanti del Fc Gateshead, ma lo cacciano anche lì.
2009, i 50 migliori talenti emergenti sul calcio mondiale secondo il Times. Tra questi c’è il moldavo Masal Bugduv, “16enne centrocampista di enormi qualità tecniche nel mirino di tutti i grandi club europei”. Il sito Goal.com e il mensile When Saturday Comes riprendono la segnalazione. E’ nata una stella? Purtroppo no, perché Masal Bugduv non è mai esistito, se non nella fantasia di un gruppo di bloggers anarchici intenzionati a farsi beffe della “febbre da calcio-mercato”.
La pazza storia di Ali Dia
http://www.youtube.com/watch?v=PyI-OfT7zYM